Ganzak (greco: Gazaca, latino: Gaza, Ganzaga, arabo: Janza, Jaznaq) era un'antica città fondata dagli achemenidi nell'Iran nord-occidentale. Il suo nome è una forma meda adottata dalla lingua persiana (sia antica che nuova). La città si trovava da qualche parte a sud del lago di Urmia e Atropate "presumibilmente" scelse la città come sua capitale.[1]

Sull'esatta posizione, secondo Minorsky, Schippmann, Boyce, il suo sito viene identificato nei pressi di Laylān nella pianura di Miandoab.[1][2] L'identificazione (adesso non più proponibile) di Ganzak con Takht-e Suleiman è dovuta alle "fonti scadenti bizantine".[3]

La città fu saccheggiata da Eraclio nel 622 d.C. e anche il suo tempio del fuoco e il santuario di Adur Gushnasp vennero distrutti.

La città fu sede di una diocesi della Chiesa d'Oriente, attestata dal V al VII secolo.

Note modifica

  1. ^ a b M. Boyce, Ganzak, nell'Encyclopædia Iranica, vol. 10, 2001.
  2. ^ Peter Christensen, Il declino di Iranshahr, pp. 323-324, nota 10. URL consultato il 23 luglio 2008.
  3. ^ D. Huff, TAKT-e Solayman, in Enciclopedia Iranica (sup.), 2001.

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