Georg Ratzinger (presbitero)

presbitero, musicista e direttore di coro tedesco (1924-2020)

Georg Ratzinger (Pleiskirchen, 15 gennaio 1924Ratisbona, 1º luglio 2020) è stato un presbitero, musicista e direttore di coro tedesco.

Mons. Georg Ratzinger nel 2019
Firma di mons. Georg Ratzinger

Era il fratello maggiore di Benedetto XVI (1927-2022) e pronipote dell'omonimo politico tedesco del XIX secolo Georg Ratzinger.

Biografia modifica

Georg Ratzinger nacque a Pleiskirchen, in Baviera, il 15 gennaio 1924. Aveva anche una sorella maggiore di nome Maria (1921-1991). Iniziò a suonare l'organo in chiesa già dall'età di undici anni. Nel 1935 entrò nel seminario minore di Traunstein, dove maturò la sua istruzione musicale. Nel 1935 fu aiutante in un negozio di pellicce. Nel 1942 Ratzinger venne coscritto nel Reichsarbeitsdienst e, in seguito, nella Wehrmacht, con la quale combatté anche in Italia. Catturato dagli Alleati nel marzo del 1945, venne detenuto come prigioniero militare a Napoli e rilasciato nel giugno seguente.

Nel 1947, assieme al fratello Joseph, entrò nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera, da dove uscirono entrambi nel 1951, ordinati sacerdoti. Ratzinger completò i suoi studi musicali nel 1957, divenendo maestro di cappella a Traunstein. In seguito, nel 1964, divenne direttore del coro della cattedrale di Ratisbona noto come Regensburger Domspatzen, che diresse fino al 1994.

Alla guida del coro di voci bianche e del coro a voci virili della cattedrale di Ratisbona, il maestro Ratzinger ha effettuato centinaia di concerti in tutto il mondo, partecipando a rassegne corali internazionali di musica sacra negli Stati Uniti, in Scandinavia, Canada, Taiwan, Giappone, Irlanda, Polonia, Ungheria, Italia e nella Città del Vaticano, oltre alle numerosissime esibizioni in tutta la Germania e nella vicina Austria. Alla guida dello stesso coro effettuò numerose incisioni per Deutsche Grammophon, Ars Musici ed altre importanti etichette discografiche con corpose produzioni dedicate a Bach, Mozart, Schütz, Mendelssohn e molti altri ancora.

Secondo l'inchiesta terminata nel 2017 – condotta dall'avvocato Ulrich Weber su incarico della Chiesa cattolica per fare luce sullo scandalo delle violenze sui minori del coro di Ratisbona, emerso dopo alcune denunce a partire dal 2010 – tra il 1945 e il 1992 furono almeno 547 i bambini vittime di violenze fisiche, di cui almeno 67 anche sessuali.[1][2][3] Il rapporto scaturito dall'inchiesta[4] ha identificato almeno 49 autori di violenze[2][3]; alla conferenza stampa di presentazione del rapporto, Weber attribuì al maestro Ratzinger delle corresponsabilità, poiché gli si può rimproverare di essersi voltato dall'altra parte e di non essere intervenuto in merito alle violenze corporali di cui era a conoscenza, accadute durante il trentennio in cui fu alla guida del coro,[5][3][1][6] mentre non esistono prove che fosse a conoscenza degli abusi sessuali.[1] Fin dal 2010, sia in un'intervista al Corriere della Sera sia rispondendo alla radio bavarese Bayerischer Rundfunk, Ratzinger dichiarò di non avere mai avuto notizia dei casi di abuso sessuale,[7][8][9] e anche in seguito, nell'ambito dell'inchiesta, affermò di non avere capito che c'erano degli abusi di carattere sessuale.[10][11] Inoltre in un'intervista del 2010 al giornale tedesco Passauer Neuen Presse, ammise di aver dato qualche schiaffo nei primi anni in cui fu direttore del coro, fino agli anni settanta,[2][12] e chiese pubblicamente perdono per le violenze fisiche.[10][13]

 
Georg Ratzinger in visita a suo fratello Benedetto XVI nel 2019.

Nel 1967 venne nominato monsignore e, nel 1993, protonotario apostolico soprannumerario. Diresse i Regensburger Domspatzen in numerose occasioni importanti: alla presa di possesso del titolo di arcivescovo di Monaco da parte del fratello Joseph, nelle visite della regina d'Inghilterra Elisabetta (1978), di papa Giovanni Paolo II (1980), in occasione del summit della NATO del 1982. Nel 1981 è stato insignito del titolo di Bundesverdienstkreuz della Repubblica Federale di Germania. Il 19 maggio 2005 fu insignito dell'onorificenza austriaca di Croce d'onore di prima classe per la scienza e l'arte.[14] Il 21 agosto 2008 il sindaco di Castel Gandolfo gli conferì, nel Palazzo Pontificio, la cittadinanza onoraria della piccola cittadina castellana.

Morì il 1º luglio 2020 a 96 anni a Ratisbona, dopo mesi di malattia.[15] Il precedente 18 giugno, visto l'aggravamento delle condizioni di salute, nonostante le difficoltà motorie, suo fratello Benedetto XVI aveva viaggiato da Roma per fargli visita per cinque giorni.[16] I solenni funerali furono celebrati l'8 luglio alle ore 10 nella cattedrale di Ratisbona dal vescovo Rudolf Voderholzer; successivamente la salma fu tumulata nella tomba dei canonici della cattedrale nel cimitero cattolico inferiore della città.

Ascendenza modifica

 
Tomba di Georg Ratzinger nel cimitero cattolico inferiore di Ratisbona
Genitori Nonni Bisnonni
Joseph Ratzinger Johann Georg Ratzinger  
 
Barbara Perlinger  
Joseph Ratzinger  
Katharina Schmied Johann Schmied  
 
Margaretha Fleck  
Georg Ratzinger  
Isidor Rieger Johann Reiß  
 
Maria Anna Rieger  
Maria Rieger  
Maria Tauber Anton Peter Peintner  
 
Elisabeth Maria Tauber  
 

Onorificenze modifica

Onorificenze tedesche modifica

«Per aver riparato più volte le linee telefoniche guaste»

Onorificenze pontificie modifica

Onorificenze straniere modifica

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 5 dicembre 2008[17]

Note modifica

  1. ^ a b c Giovanni Maria Del Re, Germania. La Chiesa: «Punizioni violente per più di 500 bambini del coro di Ratisbona», Avvenire.it, 19 luglio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2020).
  2. ^ a b c Coro Ratisbona: 547 bambini vittime di violenza. Legale, Georg Ratzinger sapeva, Repubblica.it, 18 luglio 2017.
  3. ^ a b c Coro di Ratisbona, almeno 547 bambini vittime di abusi, in Rai News, Roma, Rai − Radiotelevisione italiana S.p.A., 19 luglio 2017. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  4. ^ (DE) Vorfälle von Gewaltausübung an Schutzbefohlenen bei den Regensburger Domspatzen (PDF), su uw-recht.org, 18 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2017).
  5. ^ Alberto Bobbio, Scandalo del coro di Ratisbona: totale trasparenza dalla Chiesa, in Famiglia Cristiana, 19 luglio 2017. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  6. ^ (EN) Hundreds of German choir boys abused over six decades - report, BBC.com, 18 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  7. ^ Danilo Taino, «Coro di Ratisbona, Georg Ratzinger non crede alle accuse»: l’intervista del «Corriere della Sera» 2010, in Corriere della Sera, 7 marzo 2010. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  8. ^ I bambini abusati nel coro di Ratisbona furono almeno 547. Il legale: «Georg Ratzinger sapeva», in Corriere della Sera, 18 luglio 2017. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  9. ^ Scandalo preti pedofili in Germania: abusi nel coro diretto dal fratello del Papa, in Corriere della Sera, 5 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  10. ^ a b Andrea Tornielli, Georg Ratzinger: "Non avevo capito che c'erano abusi sessuali nel coro", in La Stampa, 28 luglio 2017. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  11. ^ (EN) David Charter, Georg Ratzinger, brother of Pope Benedict, admits abuse, in The Sunday Times, 19 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  12. ^ Georg Ratzinger si scusa per gli abusi nel coro, in Il Giornale, 9 marzo 2010. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
  13. ^ Andrea Tarquini, Ratisbona, padre Ratzinger si scusa: "Anch'io talvolta li ho picchiati", in la Repubblica, 9 marzo 2010. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2021).
  14. ^ Dal sito ufficiale del Vaticano[collegamento interrotto]
  15. ^ Redazione Ansa, Morto Georg Ratzinger, il fratello di Benedetto XVI, in Ansa.it, 1º luglio 2020. URL consultato il 1º luglio 2020.
  16. ^ Ratzinger è rientrato in Vaticano dopo i giorni in Germania accanto al fratello malato, in La stampa, 22 giugno 2020. URL consultato il 1º luglio 2020.
  17. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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Collegamenti esterni modifica

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