George Sudarshan

fisico indiano

Ennackal Chandy George Sudarshan, anche noto come E.C.G. Sudarshan (Pallom, 16 settembre 1931Texas, 14 maggio 2018), è stato un fisico indiano naturalizzato statunitense autore e professore presso l'University of Texas at Austin.

Nel 2010 ha vinto la medaglia Dirac insieme al fisico italiano Nicola Cabibbo, assegnata per il "loro fondamentale contributo alla comprensione delle interazioni elettrodeboli".[1]

La teoria V-A modifica

Nel 1956 iniziò sotto la supervisione di Robert Marshak ad occuparsi delle teorie di campo quantistiche in grado di descrivere i decadimenti nucleari. Egli osservò che fra le possibili interazioni ammesse fra quattro particelle, i decadimenti deboli dovevano combinare correnti vettoriali (V) - assiali (A) con la massima violazione di parità:

 

Questa proposta, chiamata teoria V-A, fu presentata da Sudarshan in varie conferenze e pubblicata su rivista peer-review da Gell-Mann e Feynman, che nel 1963 riconobbe il fisico indiano insieme a Marshak come unico scopritore della teoria.[2]

Il teorema di equivalenza ottico modifica

Nel 1963 Sudarshan dimostrò l'equivalenza fra la descrizione semiclassica e quella quantistica degli stati statistici di un campo ottico.[3] Dal punto di vista quantistico, la descrizione statistica di un campo ottico è basata sui valori di aspettazione rispetto ad un operatore densità  . È possibile quindi chiedersi esiste una mappa per cui valga:

 

dove   a destra dell'equazione denota la distribuzione di probabilità semiclassica e   un opportuno operatore.[4] Sudarshan mostrò che la mappa esiste a patto di considerare distribuzioni di quasi-probabilità, cioè a patto che   possa anche assumere valori negativi. Una distribuzione di densità con valori negativi è il segnale portato dalla natura quantistica del campo elettromagnetico.[5]

Studi sul tachione modifica

Negli anni '60 Sudarshan avanzò anche numerose proposte riguardo ai tachioni, particelle che si dovrebbero muovere a velocità costantemente superiori a quella della luce. Il fisico indiano studiò in particolare le conseguenze e le proprietà di particelle a massa immaginaria che potrebbero corrispondere a tachioni, senza per questo violare il principio di causalità nel contesto della relatività ristretta.[6] Questa possibilità è stata oggetto di numerose altre analisi e critiche.[7]

Controversia sul Premio Nobel modifica

Nel 2005 diversi fisici scrissero all'Accademia svedese, protestando che Sudarshan avrebbe dovuto ricevere una quota del Premio Nobel per la fisica.[8] Sudarshan e altri fisici hanno inviato una lettera al Comitato Nobel sostenendo che la rappresentazione P aveva più contributi di "Sudarshan" rispetto a "Glauber". La lettera continua dicendo che Glauber ha criticato la teoria di Sudarshan - prima di ribattezzarla "rappresentazione P" e incorporarla nel suo lavoro. In una lettera inedita a "The New York Times", Sudarshan definisce la "rappresentazione Glauber-Sudarshan" un termine improprio, aggiungendo che "letteralmente tutti gli sviluppi teorici successivi nel campo dell'ottica quantistica fanno uso del suo lavoro".[9]

Nel 2007, Sudarshan ha detto al "Hindustan Times", "Il premio Nobel per la fisica 2005 è stato attribuito per il mio lavoro, ma non sono stato io a ottenerlo. "[10] Sudarshan ha anche commentato di non essere stato selezionato per il Nobel del 1979, "Steven Weinberg, Sheldon Glashow e Abdus Salam sono stati premiati per un lavoro che avevo fatto da studente di 26 anni. Se si dà un premio per un edificio, non dovrebbe essere dato a chi ha costruito il primo piano prima che a quelli che hanno costruito il secondo piano? "[10]

Premi modifica

Onorificenze modifica

— 2007

Note modifica

  1. ^ (EN) Dirac Medallists 2010, su oea.ictp.it. URL consultato il 26 marzo 2013.
  2. ^ (EN) V-A: Universal Theory of Weak Interaction (PDF), su quest.ph.utexas.edu. URL consultato il 26 marzo 2013.
  3. ^ (EN) E. C. G. Sudarshan, "Equivalence of Semiclassical and Quantum Mechanical Descriptions of Statistical Light Beams", in Phys. Rev. Lett., vol. 10, 1963, pp. 277–279, DOI:10.1103/PhysRevLett.10.277.
  4. ^ (EN) C. L. Mehta, G. Sudarshan, Relation between Quantum and Semiclassical Descriptions of Optical Coherence (PDF), in Physical Review B, vol. 138, 1965, p. 274 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2012).
  5. ^ (EN) Quantum Optical Coherence: Light on Light The Story of Quantum Optics, su quest.ph.utexas.edu. URL consultato il 26 marzo 2013.
  6. ^ Causality and space-like signals (PDF), su wildcard.ph.utexas.edu (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2012).
  7. ^ D. J. THOULESS, Causality and Tachyons, su nature.com.
  8. ^ Lulu Zhou, Gli scienziati interrogano Nobel, in The Harvard Crimson, 6 dicembre 2005.
  9. ^ Copia archiviata, su seedmagazine.com. URL consultato il 17 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. ^ a b Neha Mehta, Fisico urla per la mancanza di Nobel, su hindustantimes.com, Hindustan Times , 4 aprile 2007. URL consultato il 22 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2008).
  11. ^ Padma Awards (PDF), su mha.nic.in, Ministry of Home Affairs, Government of India, 2015. URL consultato il 21 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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