Ghironda

strumento a corde meccanico
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo torrente, vedi Ghironda (torrente).

La ghironda è un cordofono a corde strofinate da un disco, di origine medievale.

Ghironda
Una ghironda con corpo a liuto
Informazioni generali
OrigineEuropa occidentale
Invenzionemedioevo
Classificazione321.321-72
Cordofoni composti, con corde parallele alla cassa armonica, ad arco
Uso
Musica medievale
Musica rinascimentale
Musica barocca
Musica tradizionale dell'Europa Occidentale
Musica tradizionale dell'Europa Orientale
Estensione
Ghironda – estensione dello strumento
Genealogia
 AntecedentiDiscendenti 
organistrum, symphoniaViola organista, Lyra organizzata

Storia modifica

 
Suonatori di organistrum, cattedrale di Santiago di Compostela.

Organistrum modifica

È un cordofono lungo circa un metro utilizzato nel periodo romanico in ambito monastico per insegnare musica ed eseguire brani sacri. L'essere uno strumento polifonico ne avrebbe ispirato il nome, che deriverebbe quindi dal termine organum.[1]

Una delle più famose raffigurazioni dell'organistrum si trova nel portico della Gloria della cattedrale di Santiago di Compostela (XII secolo): si può notare come lo strumento, con la cassa di risonanza a forma di otto, sia di grandi dimensioni e sia suonato contemporaneamente da due persone, di cui una addetta esclusivamente a ruotare la manovella.[1]

Symphonia modifica

Attorno al XIII secolo lo strumento, le cui dimensioni sono notevolmente ridotte, prende il nome di symphonia (in francese chifonie): anche questo appellativo è probabilmente derivato dalla caratteristica polifonica dello strumento.[1]

La symphonia è suonata da un solo strumentista e viene utilizzata per accompagnare la danza e la recitazione delle chansons de geste; in breve la sua popolarità ne allarga l'uso a processioni religiose e mystery plays.

Dai mendicanti all'aristocrazia francese modifica

Nella seconda metà del XVII secolo lo strumento appare nella corte francese nell'ambito della moda pastorale dell'aristocrazia di quegli anni; l'opera del liutaio Henri Bâton, che nei primi anni del secolo successivo sviluppa la ghironda nella sua forma "moderna", permette inoltre l'inserimento della vielle à roue tra gli strumenti da musica da camera. Le ghironde create da Bâton, disponibili nelle forme a chitarra e a liuto, più curate nell'aspetto esteriore e dotate di un'intonazione più precisa, riscuotono largo successo soprattutto tra il pubblico femminile; in breve tempo lo strumento viene ammesso ai concerti e molti fabbricanti di strumenti cominciano a produrlo. Il gran numero di opere d'arte del periodo che raffigurano la ghironda e i molti componimenti ad essa dedicati sono prova della popolarità dello strumento, che tuttavia non ottiene un posto fisso all'interno dell'orchestra d'opera.[1]

Funzionamento modifica

Alla base del funzionamento della Ghironda c'è una ruota di legno, coperta di pece e azionata da una manovella, che sfrega le varie corde: i cantini, i bordoni e la trompette. I cantini, solitamente due posti nella parte centrale dello strumento, sono controllati da una tastiera cromatica e realizzano la melodia. I bordoni, posti vicino al piano armonico, producono un suono continuo: di solito la tonica ma a volte si usa la dominante. La corda della trompette, poggiando su un ponticello mobile detto anche «chien» (cane), produce invece un caratteristico suono ronzante. Tramite la complessa tecnica dei colpi di manovella, che sollecitano la corda della trompette, è possibile realizzare delle formule di accompagnamento ritmico (colpi di uno, due, tre, quattro, ecc., regolari o irregolari).

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Stanley Sadie, Hurdy-gurdy, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 1ª ed., Macmillan Publishers, 1980, ISBN 0-333-23111-2.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 70261 · LCCN (ENsh85063168 · GND (DE4131197-8 · BNF (FRcb11950982j (data) · J9U (ENHE987007533752405171 · NDL (ENJA00577199