Gin

bevanda alcolica
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Il gin è una bevanda alcolica, solitamente incolore, ottenuta per distillazione di un fermentato ricavato solitamente da cereali in cui viene messa a macerare una miscela di varie botaniche (possono arrivare fino a 80).

Tra queste devono essere sempre presenti i galbuli di ginepro che caratterizzano il profumo e il gusto. Il nome del distillato deriva proprio da questa pianta.

Storia modifica

 
William Hogarth, La strada del Gin, 1751

I primi proto-gin sono stati prodotti in Italia, a Salerno, presso la scuola medica salernitana. Questi monaci, che per primi realizzarono un orto botanico per approvvigionarsi delle materie prime da distillare, hanno condotto i primi esperimenti dove dell'alcol base veniva distillato insieme a coccole di ginepro. Il fine non era ottenere una bevanda ludica, ma trasmettere le proprietà mediche del ginepro, per fare una medicina che fosse facilmente trasportabile e usabile durante tutto l'anno.

La formulazione del gin è stata modificata poi nei Paesi Bassi verso la metà del Seicento a opera di un medico dell'Università di Leida, Francisco Della Boe, meglio noto come Franciscus Sylvius, il cui intento era quello di trovare un rimedio per curare i soldati olandesi che si ammalavano di febbre nelle Indie orientali.

Dall'Olanda il gin si diffuse sempre più in Inghilterra la quale raggiunse l'apice della produzione allorché Guglielmo III di Orange nel 1690 vietò l'importazione di distillati stranieri, primo fra tutti il cognac degli acerrimi nemici francesi, favorendo così l'utilizzo delle eccedenze di cereali per la produzione di alcool da destinare alle distillerie di gin. La produzione divenne così importante che addirittura si arrivò a utilizzare tale bevanda come parte del salario da destinare agli operai; le conseguenze furono gravi e importanti soprattutto dal punto di vista sociale per l'aumento del tasso di alcolismo nella popolazione più povera con notevoli ripercussioni di ordine pubblico e di sicurezza. Il governo inglese tentò di porvi rimedio con le Gin Acts ma senza successo.

Le bacche di ginepro danno al distillato un tipico profumo e sapore facilmente riconoscibile. Il disciplinare UE nr. 110 del 2008 prescrive che il sapore del Ginepro debba essere predominante. Anche se questo non è attualmente verificabile nei gin presenti sul mercato. Anzi esistono prodotti nei quale questo sapore è decisamente troppo blando e che quindi non dovrebbero neppure essere chiamati gin.

Il gin trova ampio uso nella preparazione di cocktail.

Produzione modifica

Ciò che caratterizza il Gin è l'uso dei Botanicals (erbe, spezie e sostanze aromatizzanti inserite e utilizzate per dare un aroma particolare e unico), e queste variano a seconda della ricetta segreta di ogni mastro distillatore.

I principali "botanicals" modifica

Ginepro: è l'unico che per legge deve essere presente nel Gin, il quale per definizione tautologica, deve sapere di bacche di Ginepro.

Semi di Coriandolo: aggiungono note speziate; i semi provenienti dal Marocco apportano note di pepe, mentre quelli provenienti dall'Est Europa aggiungono timbri floreali e agrumati[1].

Radici di Angelica: è impiegata per bilanciare gli aromi degli altri botanicals, anche se conferisce note di terra, legno e muschio.

Iris Germanica / Iris Pallida: aggiunge sensazioni di viola e di foglie, trattiene inoltre le parti aromatiche più volatili.

Scorza di agrumi: Non è presente in tutti i Gin, ma in molti prodotti di prestigio, tra cui Plymouth, Bekerton e Beefeater; la scorza usata è quella di limone e/o arancia.

Questi sono i principali, ma ve ne sono molti altri tra cui cannella, mandorle, liquirizia, noce moscata e cardamomo.

Tipi di Gin modifica

L'Europa ha classificato il Gin in diverse categorie con il Regolamento (UE) 2019/787[2]:

  1. Gin
  2. Gin Distillato
  3. London Dry Gin
  4. Sloe Gin.

Il Gin è la bevanda ottenuta mediante aromatizzazione con bacche di ginepro comune (Juniperus communis L.) di alcole etilico di origine agricola, con una gradazione minima del 96%, con un gusto predominante di ginepro. Questa bevanda può quindi essere prodotta per infusione o aggiungendo aromi ed essenze all’alcol, senza prevedere una distillazione. La bevanda finale deve essere poi imbottigliato con un rapporto alcol/volume di almeno 37,5%.

Il Gin distillato (Distilled Gin) si ottiene distillando nuovamente uno spirito rettificato al 96%, assieme a bacche di Ginepro e altri botanicals; si possono aggiungere aromi naturali, o identici a quelli naturali. Il prodotto finale deve avere almeno il 37,5% di alcol, e prima di essere imbottigliato può essere diluito o con acqua o addizionato con altro spirito rettificato. Nella precedente normativa era presente anche il Plymouth Gin, che può essere prodotto solo nell'omonima cittadina, da una sola distilleria.

Il London Gin è identico a un Gin distillato, con l'eccezione che qui non si possono aggiungere aromi; nonostante riporti il nome London, può essere prodotto ovunque nel mondo. Mentre originariamente il London Gin poteva essere prodotto solo con alambicchi tradizionali[3], l'attuale normativa non prevede quest'obbligo. Può essere aggiunta la dicitura "dry", a significare l'aggiunta di massimo 0,1 g/l di dolcificante.

L'Old Tom Gin (non previsto dal regolamento UE) è una versione più dolce del London Dry Gin, dove è impiegato sciroppo a base di glucosio; era il gin originale usato per il popolare cocktail Tom Collins.

Lo Sloe Gin, infuso con prugnole selvatiche, non può essere considerato un gin aromatizzato ma un liquore, in quanto dolce e con una gradazione alcolica inferiore, solitamente intorno ai 28%.

Il regolamento europeo prevede inoltre vari altri spiriti aromatizzati al Ginepro, prodotti aggiungendo aromi naturali, o identici a quelli naturali; devono essere imbottigliati con un rapporto alcol/volume del 30%. Rientra in questa categoria il Genever, che negli ultimi anni sta vivendo un ritorno di popolarità dovuto al suo uso in miscelazione.

Cocktail modifica

 
Gin tonic.

Il gin viene usato per la preparazione di numerosi cocktail:

Letteratura modifica

Nel romanzo distopico 1984 di George Orwell, ambientato in Inghilterra, il consumo giornaliero di gin è quasi obbligatorio per la popolazione, essendo anche una parte consistente delle razioni alimentari elargite dal governo. Da citare anche il romanzo fantascientifico "l'uomo che cadde sulla terra" e il suo protagonista T.J. Newton, consumatore assiduo di Gin durante il suo soggiorno sulla terra.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ Distilling Knowledge - A professional guide to spirits and liqueurs., WSET, p. 77.
  2. ^ Regolamento (UE) 2019/787 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019
  3. ^ Regolamento (CE) N. 110/2008 del Parlamento Europeo e del consiglio del 15 gennaio 2008: "Il London gin è un tipo di gin distillato: i) ottenuto esclusivamente da alcole etilico di origine agricola, con un tenore massimo di metanolo di 5 g/hl di alcole al 100 % vol., il cui aroma è dovuto esclusivamente alla ridistillazione di alcole etilico in alambicchi tradizionali, in presenza di tutti i materiali vegetali naturali impiegati; (...)".

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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