Giorgio Demetrio Gallaro

arcivescovo cattolico italiano

Giorgio Demetrio Gallaro (Pozzallo, 16 gennaio 1948) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 15 febbraio 2023 segretario emerito del Dicastero per le Chiese orientali.

Giorgio Demetrio Gallaro
arcivescovo della Chiesa cattolica
Edificando nell'Unità
 
TitoloTricala
(titolo personale di arcivescovo)
Incarichi attualiSegretario emerito del Dicastero per le Chiese orientali (dal 2023)
Incarichi ricoperti
 
Nato16 gennaio 1948 (76 anni) a Pozzallo
Ordinato diacono1971
Ordinato presbitero27 maggio 1972 dall'arcivescovo Timothy Manning (poi cardinale)
Nominato eparca31 marzo 2015 da papa Francesco
Consacrato eparca28 giugno 2015 dall'eparca Donato Oliverio
Elevato arcivescovo25 febbraio 2020 da papa Francesco
 

Biografia modifica

Nasce a Pozzallo, in provincia di Ragusa e diocesi di Noto, il 16 gennaio 1948.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Dopo gli studi per la preparazione al sacerdozio, svolti al seminario di Noto, nel 1968 si trasferisce con la famiglia a Los Angeles, dove completa i corsi teologici presso il "St. John Seminary".

Nel 1971 è ordinato diacono, mentre il 27 maggio 1972 è ordinato presbitero dall'arcivescovo Timothy Manning (poi cardinale) per l'arcidiocesi di Los Angeles. Dopo l'ordinazione presta servizio per otto anni in due comunità parrocchiali dell'arcidiocesi.

Compie gli studi superiori presso il Pontificio istituto orientale di Roma e alla Pontificia università "San Tommaso d'Aquino", dove consegue la licenza in teologia ecumenica e il dottorato in diritto canonico orientale.

Nel settembre 1987 è incardinato nel clero dell'eparchia di Newton dei Melchiti, dove ricopre l'incarico di parroco in varie parrocchie[1][2]. Svolge il suo ministero anche nell'eparchia di Stamford e nell'arcieparchia di Pittsburgh; in quest'ultima ricopre gli incarichi di sincello per gli affari canonici, di vicario giudiziale e di insegnante di diritto canonico e teologia ecumenica al seminario bizantino cattolico dei Santi Cirillo e Metodio; è anche giudice d'appello per l'arcieparchia di Filadelfia degli ucraini[3].

Nel 2011 diviene vicepresidente della Società per il diritto delle Chiese orientali e, nel 2013, consultore della Congregazione per le Chiese orientali.

Ministero episcopale modifica

Il 31 marzo 2015 papa Francesco lo nomina eparca di Piana degli Albanesi[4][5]; succede a Sotìr Ferrara, precedentemente dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 28 giugno successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di San Demetrio Megalomartire, dall'eparca di Lungro Donato Oliverio, co-consacranti Dimitrios Salachas, esarca di Grecia, e Nicholas James Samra, eparca di Newton. Durante la stessa celebrazione prende possesso dell'eparchia.

Il 25 febbraio 2020 papa Francesco lo nomina segretario della Congregazione per le Chiese orientali e lo eleva alla dignità di arcivescovo[6], assegnandogli la sede titolare di Tricala; succede a Cyril Vasiľ, precedentemente nominato amministratore apostolico sede plena dell'eparchia di Košice. Dallo stesso giorno e fino al 19 giugno 2023 è amministratore apostolico di Piana degli Albanesi.

Il 4 luglio 2020 papa Francesco lo nomina consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani[7].

Parla correntemente l'italiano e l'inglese, mentre liturgicamente utilizza il greco antico e l'albanese, come da tradizione della Chiesa greco-cattolica Italo-Albanese. Durante la formazione al sacerdozio ha studiato la grammatica della lingua albanese letteraria. Ha già officiato in arabo, come da tradizione della Chiesa cattolica greco-melchita.

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Opere modifica

È autore di opere riguardanti il diritto canonico, oltre che la dottrina e la spiritualità dell'Oriente cristiano[8]:

  • Giorgio Demetrio Gallaro (a cura di), Luce di vita. Catechismo della Chiesa Bizantina, Roma, Valore Italiano, 2018, p. 414, ISBN 978-88-97789-62-8.

Onorificenze modifica

Controversie modifica

Critiche sulla latinizzazione modifica

Mons. Giorgio Demetrio Gallaro è stato aspramente criticato e ha avuto forti contrasti con la comunità albanese di Sicilia, osservante il cattolicesimo bizantino, perché apparentemente non si è distinto nel sostenere le tradizioni orientali locali. Mons. Gallaro ha esplicitamente invitato il clero dell'eparchia di Piana degli Albanesi, che lo accusava di non curare a sufficienza il mantenimento delle specifiche tradizioni liturgiche e disciplinari, all'uso dell'italiano, piuttosto che dell'albanese e del greco antico, ignorandone giacché l'aspetto storico ed etnico-religioso[10]. Incurante delle prescrizioni liturgiche, ha celebrato nelle chiese latine dell'eparchia indossando paramenti latini, provocando indignazione e incredulità; ha accorciato le solenni liturgie bizantine della Settimana santa, alle quali la popolazione è molto affezionata. La nomina di un eparca non italo-albanese, di formazione latina e solo successivamente accostatosi al rito greco-bizantino, aveva già destato nel 2015, presso gli albanesi di Sicilia, un'accoglienza fredda e grandi dubbi[11][12], confermati dalle ufficiature di Professione e Giuramento e di Ordinazione dell’eparca Giorgio Demetrio, nelle quali non è stata udita una sola sillaba nella propria lingua albanese[13].

L'amarezza della gente si è manifestata su due punti in particolare: la scelta di spostare, apparentemente senza una fondata ragione, i papàs nei vari comuni e parrocchie dell'eparchia[14] e, soprattutto, la scoperta delle manovre in corso tra mons. Gallaro e alcune sfere clericali esterne agli arbëreshë per istituire una metropolia che non riguardasse solo gli italo-albanesi, ma tutti i bizantini-cattolici d'Italia di recente immigrazione, compresi, per esempio, gli slavi[15]. Si deve rimarcare che da secoli (almeno fino agli anni '90) la Chiesa cattolica italo-albanese è l'unica realtà canonico-liturgica orientale riscontrabile in Italia, con storia e tradizioni proprie, una delle più antiche di rito orientale[16], da sempre riconosciuta e tenuta in considerazione dalla Santa Sede, come rara testimonianza della persistente unità della Chiesa pur nella diversità delle tradizioni; e che perciò si pone da tempo come obiettivo una sua metropolia, comprendente le eparchie di Lungro, Piana degli Albanesi e il monastero di Grottaferrata.

Un centinaio di fedeli ha manifestato sotto la sede episcopale[17], sia per scongiurare la "latinizzazione" dell'eparchia di Piana degli Albanesi, sia per evitare l'inglobamento della Chiesa italo-albanese in un'entità che ne avrebbe minato l'esistenza etnica dopo più di cinque secoli in terra "straniera e latina". La protesta popolare ha denunciato le umiliazioni inferte al rito orientale e alla cultura albanese, gridando contro le iniziative che danneggiano la natura bizantina dell'eparchia[18]. Mons. Gallaro si è difeso dalle critiche, sostenendo che alcuni sacerdoti avevano sobillato i fedeli e che il suo operato era in continuità con altri papàs che, prima di lui, avrebbero già latinizzato alcune pratiche religiose. I fedeli tutti dell'eparchia di Piana degli Albanesi hanno successivamente scritto una lettera aperta al pontefice, pubblicata sul blog "Stilum Curiae"[10], nella speranza che egli trovi una soluzione.

Note modifica

  1. ^ Nominato Vescovo dell'Eparchia di Piana degli Albanesi il Rev.do Giorgio Demetrio Gallaro, in magaze, 31 marzo 2015. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  2. ^ Don Giorgio Gallaro è vescovo, Pozzallo in festa, in corrierediragusa.it, 1º aprile 2015. URL consultato il 25 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ Il Rev.do Giorgio Demetrio Gallaro nominato Eparca di Piana degli Albanesi [collegamento interrotto], in arcidiocesi.palermo.it, 31 marzo 2015. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  4. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo Eparchiale di Piana degli Albanesi di Sicilia (Italia), su press.vatican.va, 31 marzo 2015. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  5. ^ Don Giorgio Gallaro Nuovo vescovo di Piana degli Albanesi, in sicilydistrict.eu, 1º aprile 2015. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  6. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, su press.vatican.va, 25 febbraio 2020. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  7. ^ Rinunce e nomine, su press.vatican.va. URL consultato il 5 luglio 2020.
  8. ^ Curriculum Vitae: Bishop GEORGE DMITRY GALLARO (PDF), su Eparchia di Piana degli Albanesi (archiviato il 13 maggio 2019).
  9. ^ In data 3 novembre 2021 il Presidente della Repubblica d'Albania Ilir Meta, durante l'incontro istituzionale con la comunità albanese di Sicilia, ha insignito l'arcivescovo Giorgio Demetro Gallaro, amministratore dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, con l'alto titolo "Cavaliere dell'Ordine di Skënderbeu" in segno di gratitudine alla Chiesa Italo-Albanese, che è in Piana degli Albanesi, nella conservazione e nella trasmissione del rito bizantino e delle tradizioni ecclesiali in lingua albanese.
  10. ^ a b Piana degli Albanesi. Fedeli in sofferenza chiedono aiuto al papa. Una lettera aperta su Stilum Curiae, su marcotosatti.com, 17 agosto 2017. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  11. ^ Piana degli Albanesi, il "caso" del nuovo vescovo, su livesicilia.it, 31 maggio 2015. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  12. ^ Nuovo Eparca in Sicilia. Viene dalla fine del mondo. Ma Piana degli Albanesi accoglie con un po' di freddezza la nomina di Giorgio Demetrio Gallaro, su lastampa.it, 2 aprile 2015. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  13. ^ Prof. Zef Giuseppe Chiaramonte, L'involuzione della specie, n.d., Palermo 2015, su docs.google.com, 29 giugno 2015. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  14. ^ Comunicato sui trasferimenti dei papàs. L'Eparchia sarebbe bizantina, ma il Vescovo alla latina dirige il traffico: tu di quà e tu di là, su contessioto.blogspot.com, 24 agosto 2016. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  15. ^ I malumori di Piana degli Albanesi, su jemi.it, 20 ottobre 2016. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  16. ^ Orientali. I greco-cattolici: un’identità necessaria. Le tensioni a Piana degli Albanesi, su farodiroma.it. URL consultato il 20 giugno 2023.
  17. ^ La marcia dei fedeli contro il vescovo poco ortodosso, su ricerca.repubblica.it, 9 ottobre 2016. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  18. ^ Dall'Oriente non luce ma buio. Strani ricambi nella curia romana, su magister.blogautore.espresso.repubblica.it, 28 febbraio 2020. URL consultato il 14 gennaio 2021.

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