Giovanni di Lusignano

Giovanni di Lusignano (1329/13301375) fu principe titolare d'Antiochia dal 1345 e Connestabile di Cipro, dal 1358 fino alla sua morte; fu anche reggente di Cipro, per due volte, dal 1362 al 1365, per il fratello, Pietro I, e dal 1369 al 1371, per il nipote, Pietro II.

Giovanni di Lusignano
Reggente di Cipro
Stemma
Stemma
In carica1369 –
1375 (per il nipote Pietro II di Cipro)
Principe titolare d'Antiochia
In carica1364 –
1375
PredecessoreMargherita
SuccessoreGiovanni
Altri titoliConnestabile di Cipro
Nascita1329/1330
Morte1375
DinastiaLusignano
PadreUgo IV di Cipro
MadreAlice d'Ibelin
ConiugiCostanza d'Aragona
Alice d'Ibelin
FigliGiacomo
Giovanni
ReligioneCattolicesimo
Regno di Cipro
Lusignano

Guido (1192 - 1194)
Amalrico I (1194 - 1205)
Figli
Ugo I (1204 - 1218)
Enrico I (1218 - 1253)
Ugo II (1253 - 1267)
Ugo III (1267 - 1284)
Figli
  • Giovanni I Re di Cipro (1284 - 1285)
  • Boemondo di Lusignano (1268 - 1281)
  • Enrico II Re di Cipro (1285 - 1306 e 1310 - 1324)
  • Almarico di Lusignano, reggente di Cipro dal 1306 alla morte (? - 1310)
  • Maria di Lusignano, moglie di Jaime II di Aragona (1273 - 1322)
  • Aimerico di Lusignano
  • Guido di Lusignano (? - 1303)
  • Margherita di Lusignano, moglie di Thoros III d'Armenia
  • Alice di Lusignano, moglie di Baliano d'Ibelin
  • Helis di Lusignano
  • Isabella di Lusignano
Giovanni I (1284 - 1285)
Enrico II (1285 - 1306)
Amalrico II (1306 - 1310)
Enrico II (1310 - 1324)
Ugo IV (1324 - 1359)
Pietro I (1359 - 1369)
Pietro II (1369 - 1382)
Giacomo I (1382 - 1389)
Giano I (1389 - 1432)
Giovanni II (1432 - 1458)
Figli
Carlotta I (1458 - 1464)
Giacomo II (1464 - 1473)
Figli
Giacomo III (1473 - 1474)
Caterina (1474 - 1489)
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Biografia modifica

Infanzia modifica

 
Lavabo (XIV secolo, Egitto o Siria, Museo del Louvre) attribuito a Ugo IV di Cipro.[1]

Sia secondo Les familles d'outre-mer, che secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, Pietro era il figlio terzogenito del re di Cipro e di Gerusalemme Ugo IV (1294 – 1359) e di Alice d'Ibelin (1305 c. – 1386)[2][3], che, ancora secondo Les familles d'outre-mer, che secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, era figlia di Guido d'Ibelin, signore del castello di Nicosia[4], siniscalco di Cipro[5][6] e della moglie, nonché cugina, Isabella o Margherita d'Ibelin[7].
Sia secondo Les familles d'outre-mer, che secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, Ugo era l'unico figlio maschio del Connestabile del regno di Cipro, Guido di Lusignano e della moglie, la signora di Beirut, Eschiva di Ibelin[8][9], che, ancora secondo Les familles d'outre-mer, era la figlia secondogenita di Giovanni di Ibelin, signore di Beirut e di Alice de la Roche, figlia di Guido I de la Roche, Duca di Atene[10].

Giovanni ricevette ancor giovane il titolo di Principe titolare d'Antiochia, puramente onorifico in quanto la città di Antiochia era in mano ai Mamelucchi da oltre mezzo secolo.

All'età di circa vent'anni, Giovanni assieme al fratello maggiore, Pietro (13281369), Conte di Tripoli, lasciarono Cipro per un viaggio in Europa senza il permesso paterno; il padre, Ugo IV, fece arrestare Giovanni Lombardo, l'uomo che li aveva aiutati a lasciare l'isola, lo imprigionò e torturò, tagliandoli una mano ed un piede prima di impiccarlo nell'aprile 1349[3], e nel contempo allestì due navi che andarono alla ricerca dei figli; trovatili riportarono Pietro e Giovanni a Cipro, dove furono imprigionati e il padre stesso fece da carceriere; poi si impietosì e li fece tornare a Nicosia[11].

Matrimoni modifica

Giovanni si sposò due volte, la prima quando era ancora molto giovane, nel 1343, con Costanza d'Aragona, che, secondo sia la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, che Les familles d'outre-mer, era figlia del Re di Sicilia o Re di Trinacria, Federico III d'Aragona[12][13] e della moglie, Eleonora d'Angiò, come ci viene confermato dai documenti n° II e III della Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan. 3[14]; Costanza era più vecchia del marito di oltre vent'anni ed era già vedova di due mariti, del re di Cipro e di Gerusalemme, Enrico II di Cipro, nel 1324 e del re della Piccola Armenia, Leone V, nel 1341[15]; per questo matrimonio, secondo lo storico ungherese Weyprecht Hugo von Rüdt von Collenberg fu necessaria una dispensa papale[16].

Costanza morì l'anno dopo, nel 1344[16] e Giovanni, nel 1350, si risposò con Alice d'Ibelin, figlia di Guido di Ibelin, siniscalco di Cipro e di Margherita di Ibelin; anche per questo matrimonio, secondo lo storico ungherese Weyprecht Hugo von Rüdt von Collenberg fu necessaria una dispensa papale[17].

Ascesa modifica

Suo padre, Ugo IV, nel 1358, cedette la corona di Cipro a suo fratello, Pietro come Pietro I e contemporaneamente nominò Giovanni, già principe di Antiochia, connestabile di Cipro[18].

Suo fratello, Pietro I, deciso a condurre una nuova crociata per riconquistare la città di Gerusalemme, all'inizio del 1363, intraprese un viaggio in Europa, durante il quale si recò in Germania, Francia e Inghilterra; visitò anche Avignone ove incontrò papa Urbano V, dal quale ottenne l'approvazione e l'appoggio per l'impresa[19][20][21].
Per tutto il tempo che Pietro I fu in Europa e anche durante la crociata alessandrina[22][23], Giovanni resse il regno di Cipro, come dimostra la lettera della Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, volume 2, datata 1363, di suo fratello Pietro I[24].

Il 17 gennaio 1369, suo fratello, Pietro I, fu ucciso e decapitato, probabilmente con la complicità dei suoi stessi fratelli, sia Giovanni che Giacomo.
L'omicidio di Pietro viene confermato da Les familles d'outre-mer[25], e narrato sia dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[26] che dalla Chronique de l'Île de Chypre[27].
A Pietro succedette il figlio Pietro, come Pietro II, sotto la tutela della madre, Eleonora, e la reggenza dello zio, Giovanni[28].

Con l'appoggio di Papa Gregorio XI, Eleonora, per vendicare la morte del marito e per aiutare il figlio a regnare, invitò i genovesi ad invadere Cipro[29].

Morte modifica

 
Assassinio di Pietro I di Lusignano, re di Cipro. Jean Froissart, Chroniques, Bruges, XV secolo (BNF, FR 2645)

Mentre suo fratello, Giacomo, veniva imprigionato a Genova, sua cognata, Eleonora, con la complicità del figlio, il re, Pietro II, tese un tranello e favorì l'omicidio, ad opera dei genovesi, di Giovanni nel 1374[30].

Discendenza modifica

Giovanni da Costanza non ebbe figli[17][31].

Giovanni da Alice d'Ibelin ebbe un figlio[17][31]:

Al di fuori del matrimonio ha avuto un figlio da Alice Embriaco de Giblet[17][31]:

  • Giovanni di Lusignano (m. dopo il 1410), signore titolare di Beirut, sposa nel 1385 Marguerite de Morpho, da cui ebbe[32]:
    • Giovanni di Lusignano (m. circa 1456), signore titolare di Beirut[32].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ugo III di Cipro Enrico d'Antiochia  
 
Isabella di Lusignano  
Guido di Lusignano  
Isabella d'Ibelin Guido d'Ibelin  
 
Filippa Barlais  
Ugo IV di Cipro  
Giovanni II di Beirut  
 
 
Eschive d'Ibelin  
Alice de la Roche Guido I de la Roche  
 
 
Giovanni di Lusignano  
Balian d'Ibelin  
 
 
Guido di Ibelin  
Alice di Lampron  
 
 
Alice d'Ibelin  
Baldovino d'Ibelin  
 
 
Isabella d'Ibelin  
Marguerite de Giblet  
 
 
 

Curiosità modifica

La torre "Principe Giovanni", presente presso il castello di San Ilarione, prende il nome da lui: la tradizione riporta infatti che avrebbe giustiziato i due bulgari che costituivano la sua guardia del corpo gettandoli uno dopo l'altro dalle finestre della torre.

Lo storico Stefano di Lusignano fu un suo discendente.

Note modifica

  1. ^ Scheda dell'oggetto su louvre.fr Un'iscrizione in arabo dice: «Creato per ordine di Ugo, favorito da Dio, l'uomo a capo delle truppe scelte dei Franchi, Ugo dei Lusignani». Un'altra iscrizione in francese recita: «Très haut et puissant roi Hugues de Jherusalem et de Chipre que Dieu manteigne» (Molto alto e potente re Ugo di Gerusalemme e Cipro, possa Dio conservarlo).
  2. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 72
  3. ^ a b (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 407
  4. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 399
  5. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 293
  6. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 373
  7. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 302
  8. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 236
  9. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 240 e 241
  10. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pagg. 235 e 236
  11. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 407 e 408
  12. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 398 e 399
  13. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 70
  14. ^ (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan. 3, doc. II e III, pagg. 710 - 712
  15. ^ (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXV, pagg. 20 e 21
  16. ^ a b (EN) Foundation for Medieval Genealogy : KINGS of SICILY 1280-1409 - CONSTANZA of Sicily
  17. ^ a b c d (EN) Foundation for Medieval Genealogy : KINGS of CYPRUS 1267-1489 - JEAN of Cyprus
  18. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 408
  19. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 78
  20. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 412 e 413
  21. ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pagg. 260 e 261
  22. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 414 e 415
  23. ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pagg. 262 e 263
  24. ^ (FR) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, volume 2, pag. 250
  25. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pagg. 79 e 80
  26. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 425 e 426
  27. ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pag. 276
  28. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 426 e 427
  29. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 438
  30. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 478 e 479
  31. ^ a b c (EN) #ES Genealogy : Poitou 3 - Jean de Lusignan
  32. ^ a b c (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 490

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica