Girolamo Bellavista

politico italiano (1908-1976)

Girolamo Bellavista (Palermo, 22 novembre 1908Palermo, 28 aprile 1976) è stato un giurista e politico italiano.

Girolamo Bellavista

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Unione Democratica Nazionale, Liberale
CollegioXXX (Palermo)
Incarichi parlamentari
  • Segretario della Commissione speciale d'inchiesta per l'esame delle accuse mosse dal deputato Cianca al deputato Chieffi
  • Componente della Commissione parlamentare per la vigilanza sulle radiodiffusioni

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Liberale
CollegioPalermo
Incarichi parlamentari
  • Componente e segretario della Giunta delle elezioni
  • Vicepresidente della Commissione speciale per la ratifica dei decreti legislativi emanati nel periodo della Costituente (n. 520)
  • Componente della I Commissione (Affari interni)
  • Componente della II Commissione (Affari esterni)
  • Componente della III Commissione (Giustizia)
  • Componente della V Commissione (Difesa)
  • Componente della Commissione speciale per l'esame dei provvedimenti relativi alla Corte Costituzionale (n. 469 e 1292)
  • Componente della Commissione parlamentare consultiva per le norme di attuazione della legge sull'ordinamento dell'I.N.A.D.E.L
  • Componente della Commissione d'indagine per giudicare il fondamento dell'accusa rivolta al deputato Pignatelli dal deputato Caramia

Dati generali
Partito politicoUnione Democratica Nazionale
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Biografia modifica

Avvocato e docente di diritto e procedura penale all'Università di Messina, durante la seconda guerra mondiale combatté come capitano dei bersaglieri dal 1940 al 1943 prima in Grecia e poi in Africa, dove fu catturato dagli Alleati. Negli Stati Uniti d'America prestò servizio nell'I.S.U. (Reparti di Italiani cooperatori).

Carriera politica modifica

Fu direttore del settimanale Ricostruzione Liberale, organo della federazione del PLI di Palermo. Vicesegretario per il gruppo giovanile liberale della Sicilia, durante il fascismo partecipò al cosiddetto "circolo dello scopone", il gruppo clandestino degli intellettuali palermitani capeggiati da Giovanni Baviera, che in seguito alla caduta del regime fascista sarebbe diventato rettore dell'Università di Palermo.

Rappresentante della corrente di destra del partito liberale, fu eletto all'Assemblea costituente italiana nel collegio di Palermo con 9.862 voti, e si iscrisse al gruppo parlamentare dell'Unione Democratica Nazionale (12 luglio 1946 - 17 gennaio 1947), passando poi a quello Liberale (7 gennaio 1947 - 31 gennaio 1948).

È stato Segretario della Commissione speciale d'inchiesta per l'esame delle accuse mosse dal deputato Cianca al deputato Chieffi dal 13 dicembre 1947 al 31 gennaio 1948.

Carriera forense modifica

Nel corso della sua carriera da avvocato ha difeso molti imputati in processi dall'alto impatto mediatico, come il marchese Ugo Montagna nel processo per il delitto Montesi[1], i frati di Mazzarino accusati di estorsioni ed omicidio e i ministri Bernardo Mattarella e Calogero Volpe nel processo per diffamazione intentato nei confronti degli attivisti Danilo Dolci e Franco Alasia[2][3]. È stato inoltre l'avvocato difensore di diversi boss mafiosi, tra cui Calogero Vizzini[4], Vanni Sacco, Giuseppe Di Cristina[5], Michele Navarra e Vincenzo Rimi.

Il suo manuale Lezioni di Diritto processuale penale è stato uno dei testi più utilizzati da alcune generazioni di studenti di Giurisprudenza.

Il suo nome comparve nella Lista degli appartenenti alla P2.

Opere modifica

  • Arringhe, Editrice Eloquentia, 1951.
  • Studi sul processo penale. Volume I (1949-1952), Milano, Giuffrè, 1952.
  • Lezioni di diritto processuale penale, Milano, Giuffrè, 1956.
  • Studi sul processo penale. Volume II (1953-1960), Milano, Giuffrè, 1960.
  • Studi sul processo penale. Volume III (1960-1965), Milano, Giuffrè, 1965.

Note modifica

  1. ^ Il rilascio di Ugo Montagna implicato nel caso Montesi, su Archivio Storico Luce. URL consultato l'8 giugno 2023.
  2. ^ Danilo Dolci, Una rivoluzione nonviolenta, op. cit. , pp. 32-35.
  3. ^ Consulta l'archivio biografico, su Sito istituzionale del Comune di Palermo. URL consultato il 17 giugno 2023.
  4. ^ Confermata la condanna ai mafiosi di Villalba (PDF), su archivio.unita.news, L'Unità, 10 gennaio 1957.
  5. ^ Liggio, Coppola e altri 32 boss mafiosi condannati in corte d’assise a Palermo, La Stampa, 30 luglio 1974.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN66849915 · ISNI (EN0000 0000 8147 0004 · SBN CFIV048572 · LCCN (ENn79120200 · WorldCat Identities (ENlccn-n79120200