Giuseppe Betori

cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1947-)

Giuseppe Betori (Foligno, 25 febbraio 1947) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 18 aprile 2024 arcivescovo emerito e amministratore apostolico di Firenze.

Giuseppe Betori
cardinale di Santa Romana Chiesa
Deo et Verbo Gratiae
 
TitoloCardinale presbitero di San Marcello (dal 2012)
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato25 febbraio 1947 (77 anni) a Foligno
Ordinato presbitero26 settembre 1970 dal vescovo Siro Silvestri
Nominato vescovo5 aprile 2001 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo6 maggio 2001 dal cardinale Camillo Ruini
Elevato arcivescovo8 settembre 2008 da papa Benedetto XVI
Creato cardinale18 febbraio 2012 da papa Benedetto XVI
Firma
 

Biografia modifica

È nato a Foligno, sede vescovile in provincia di Perugia, il 25 febbraio 1947.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Ha compiuto la formazione sacerdotale prima presso il Pontificio seminario regionale umbro e successivamente presso il Pontificio istituto biblico dove è stato allievo di Carlo Maria Martini.

Il 26 settembre 1970 è stato ordinato presbitero dal vescovo Siro Silvestri.

In seguito è stato docente di sacra scrittura nell'Istituto Teologico di Assisi dove ha avuto come allievo Giulio Michelini. Durante il suo ministero sacerdotale ha ricoperto vari altri incarichi tra i quali spicca il ruolo di parroco di San Michele Arcangelo in Cave (Foligno), direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana e organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù di Roma in occasione del Giubileo del 2000. Dal febbraio 1984 fino al maggio 2001 è stato canonico del capitolo della cattedrale di San Feliciano. È stato inoltre segretario generale del sinodo diocesano di Foligno celebratosi dal gennaio 1986 al maggio 1991 e presieduto dal vescovo Giovanni Benedetti.

A livello regionale è stato dal 1977 al 1991 membro della segreteria del "Centro regionale umbro di pastorale", che ha retto come direttore dal 1981 al 1985. La collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana, iniziata nella stesura dei catechismi elaborati dall'Ufficio Catechistico Nazionale, si è estesa poi alla segreteria generale, negli studi preparatori e nella redazione di diversi documenti. Dal 1986 al 1991 è stato membro del comitato per gli istituti di scienze religiose.

Dal 1980 è socio ordinario dell'"Accademia fulginia di lettere scienze e arti di Foligno" e, dal 1998, socio della "Società internazionale di studi francescani". Dal 1995 al 2008 è stato membro della commissione di vigilanza del Pontificio seminario lombardo in Roma. È stato coordinatore della segreteria del terzo convegno ecclesiale nazionale celebratosi a Palermo nel 1995. Ha fatto parte del comitato preparatorio del ventitreesimo congresso eucaristico nazionale di Bologna (1997) come membro della commissione teologica.

Ha speso gran parte del suo mandato sacerdotale come assistente dell'Istituto San Carlo di Foligno aiutando i giovani della diocesi a diventare adulti nella fede e cittadini responsabili.

Ministero episcopale e cardinalato modifica

Segretario generale della CEI modifica

 
L'arcivescovo Giuseppe Betori (ora cardinale) con il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano

È stato nominato da papa Giovanni Paolo II all'incarico di segretario generale della CEI il 5 aprile 2001[1] con lettera del Cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano n. 477945/P del 2 aprile 2001[2] e, allo stesso tempo, vescovo titolare di Falerone. Fu consacrato vescovo il 6 maggio 2001 nella cattedrale di San Feliciano a Foligno dal cardinale vicario Camillo Ruini, allora presidente della CEI, co-consacranti gli arcivescovi Ennio Antonelli (oggi cardinale) e Antonio Buoncristiani, i vescovi della diocesi folignate Giovanni Benedetti e Arduino Bertoldo e concelebranti altri vescovi dell'Umbria.

Ha rivestito gli incarichi di presidente della Commissione Presbiterale Italiana, presidente del Centro Universitario Cattolico e presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione di Religione Santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena.

Il 6 aprile 2006 papa Benedetto XVI lo ha riconfermato nell'incarico di segretario generale della CEI, per un ulteriore quinquennio.[3]

Arcivescovo di Firenze modifica

 
Il cardinale Betori con papa Francesco in visita a Firenze

L'8 settembre 2008 lo stesso papa lo ha nominato arcivescovo di Firenze.[4]

Ha fatto il suo ingresso nell'arcidiocesi fiorentina domenica 26 ottobre 2008, dopo aver ricevuto il pastorale dal cardinale Ennio Antonelli suo predecessore. Il 29 giugno 2009, giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo, papa Benedetto XVI gli ha concesso il pallio, segno distintivo degli arcivescovi metropoliti.

È presidente della Conferenza episcopale toscana dal 10 febbraio 2009.

Il 4 novembre 2011, a Firenze, ha subìto un attentato da parte di uno sconosciuto, che ha ferito il suo segretario con un colpo di pistola e poi avrebbe tentato di uccidere lo stesso Betori.[5]

Papa Benedetto XVI lo ha creato cardinale nel concistoro del 18 febbraio 2012, assegnandogli il titolo di San Marcello. Fino alla creazione del cardinale Pietro Parolin è stato il porporato italiano più giovane.

Il 17 maggio 2014 papa Francesco lo ha nominato membro del Pontificio consiglio per i laici. Il 9 giugno lo stesso papa lo ha nominato membro della Congregazione per il clero. Dopo essere stato membro della Congregazione per l'Educazione Cattolica, del Pontificio Consiglio per i Laici e del Pontificio Consiglio per la Cultura, al momento è membro della Congregazione per il Clero e della Congregazione per le Cause dei Santi.

Su sua richiesta il papa ha tolto nell'aprile 2014 la proibizione di stampa e di diffusione del libro "Esperienze Pastorali" di don Lorenzo Milani. Nella Visita del Pontefice alla Tomba di Don Milani a Barbiana (20 giugno 2017), ha condiviso il riconoscimento della esemplarità della figura del prete fiorentino, pur escludendo l'ipotesi di apertura di una causa di beatificazione.[6].

Il 14 dicembre 2017, su istanza del Comune di Sesto Fiorentino, ha siglato un protocollo di intesa con il Comune di Sesto, l'UCOII di Firenze e l'ateneo locale per la cessione di un'area di circa 8.3 ettari di proprietà dell'arcidiocesi alla comunità islamica. La Curia ha contestualmente sottoscritto l'impegno ad acquistare una superficie di 2.5 ettari dall'Università di Firenze.[7] Il centro si rivolge alla comunità islamica di Sesto (circa cento persone)[8] e a quella fiorentina.[9]

Si tratta di uno dei primi accordi di questo tipo stipulati in Italia, tesi a dare attuazione alla libertà religiosa e di culto sancite dal Concilio Vaticano II e a supportare concretamente le altre religioni abramitiche attraverso l'aiuto materiale necessario a dare effettività a tale diritto.[10][11][12] Al 2019, l'edificazione non era ancora stata avviata.

Il 24 febbraio 2022, giorno precedente il compimento dei 75 anni, ha inviato al papa la lettera di dimissioni dal governo dell'arcidiocesi di Firenze per raggiunti limiti di età, che sono state accettate con la formula donec aliter provideatur (cioè «finché non si provveda altrimenti»).[13][14] Il 18 aprile 2024 papa Francesco ha nominato suo successore Gherardo Gambelli, del clero di Firenze. Rimarrà amministratore apostolico dell'arcidiocesi fino all'ingresso del nuovo arcivescovo, previsto il 24 giugno prossimo.

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Araldica modifica

Stemma Blasonatura
 
Scudo bucranico, arma d'azzurro alla sbarra d'argento accompagnata da una stella a sei punte d'oro in capo, libro della Sacra Scrittura in punta, la sbarra è caricata con i gigli di Firenze bottonati in numero di tre in ossequio al concetto Trinitario, pallio inserito, come di consueto, alla base dello scudo, sotto di esso il motto Deo et Verbo Gratiae

Onorificenze modifica

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Giuseppe Betori, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 novembre 2021.
  2. ^ Lettera di nomina a segretario generale CEI
  3. ^ Lettera di riconferma a segretario generale CEI
  4. ^ Annuncio ufficiale della nomina ad arcivescovo di Firenze[collegamento interrotto]
  5. ^ [1][collegamento interrotto], ANSA, 4 novembre 2011
  6. ^ Il cardinale di Firenze su don Milani «No alla causa di beatificazione», Corriere della Sera, 20 giugno 2017.
  7. ^   Sesto Fiorentino, storica firma per la moschea: sarà costruita sui terreni della diocesi, Repubblica TV, 14 dicembre 2017.
  8. ^ Sandra Nistri, Un nuovo centro islamico a Sesto Fiorentino. Ma la moschea ancora è lontana, su lanazione.it, 26 novembre 2018.
  9. ^ Nardella: “Alla moschea di Sesto anche i credenti di Firenze”, su tuttosesto.net, 29 dicembre 2017.
  10. ^   Moschea a Sesto Fiorentino, Betori: «La Chiesa cattolica promuove la libertà di culto», Toscana Oggi, 15 dicembre 2w017. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  11. ^ Moschea Sesto Fiorentino: card. Betori, “accogliere e integrare, senza confusioni e sincretismi”, su agensir.it, 12 gennaio 2018. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  12. ^ Andrea Zambrano, Samir: moschea sul terreno della Chiesa? Una follia, su lanuovabq.it, 18 dicembre 2017.
  13. ^ Firenze, cardinale Betori: "Compio 75 anni, ho inviato la lettera di dimissioni al Papa", su lanazione.it, 24 febbraio 2022. URL consultato l'8 maggio 2022.
  14. ^ Il cardinale Giuseppe Betori ha inviato la lettera di dimissioni volontarie, su intoscana.it, 24 febbraio 2022. URL consultato l'8 maggio 2022.
  15. ^ Solenni cerimonie per l’investitura dei Cavalieri del Santo Sepolcro, su bloogger.it, 15 settembre 2014. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  16. ^ ACCADEMIA AADFI, su aadfi.it. URL consultato il 30 agosto 2022.
  17. ^ A Palazzo Vecchio la consegna dei Fiorini d’oro, su press.comune.fi.it, 24 giugno 2015. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  18. ^ 60 anni di Lionismo a Firenze: 13 aprile 2013 La Giornata celebrativa, su nuke.lionsclubfirenze.it. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2016).

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Collegamenti esterni modifica

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