Gottfried Wals, conosciuto anche come Goffredo Wals o Goffredo Tedesco (Colonia, 1595Calabria, 1638), è stato un pittore paesaggista tedesco del XVII secolo.

Biografia modifica

 
Strada di campagna, olio su rame, diametro 24,1 cm, Fort Worth, Kimbell Art Museum

Non si sa molto di questo pittore: nato senza dubbio a Colonia, si trasferì e visse in numerose città italiane, tra cui Roma, Napoli e Genova.
Arrivato a Roma nel 1615 circa, lavora come assistente di Agostino Tassi che lo aggredisce a colpi di bastone nell'autunno del 1616 venendo imprigionato a seguito della sua denuncia. Nel 1617 Wals abita con Massimo Stanzione presso Porta Santo Spirito, nel quartiere romano di Trastevere. Tra il 1620 e il 1622 Claude Lorrain è suo allievo per un breve periodo.

Nel 1623 Gottfried si trova a Genova, dove ha come allievo Antonio Travi.

Sempre fedele al piccolo formato (spesso circolare), il suo interesse per le composizioni paesistiche elaborate in funzione della trascrizione dei fenomeni luminosi lo condusse a risultati non lontani da quelli coevi di Filippo Napoletano, con cui condivise la ricezione della grande influenza di Adam Elsheimer.

 
"Italianata" con fiume e pastori, olio su rame

Wals propose infatti un'interpretazione della lezione elsheimeriana depurata dagli elementi fantastici ancora legati alla tradizione nordica e ricondotta, in definitiva, agli elementi linguistici essenziali. Da Elsheimer trasse il profondo interesse per gli effetti e i giochi di luce sulla superficie dell'acqua e delle quinte vegetali.[1]

È considerato una figura di cerniera tra la pittura di Elsheimer e quella di Claude Lorrain. Purtroppo le opere di Wals giunte fino a noi sono molto poche (circa venticinque numeri di catalogo) sebbene nel 1634 il mercante Gaspar Roomer a Napoli possedesse non meno di sessanta suoi paesaggi e quattordici disegni.

Morì probabilmente in Calabria, durante il terremoto del 1638.[2]

Note modifica

  1. ^ Ludovica Trezzani, Il paesaggio naturalistico, La pittura di paesaggio in Italia. Il Seicento.
  2. ^ Giovanna Capitelli, Il paesaggio italianizzante, La pittura di paesaggio in Italia: Il Seicento.

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