Grumolo delle Abbadesse

comune italiano

Grumolo delle Abbadesse (Grùmoło /ˈgru.mo.e̯o/ o Grùmolo /ˈgru.mo.lo/ in veneto) è un comune italiano di 3 749 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.

Grumolo delle Abbadesse
comune
Grumolo delle Abbadesse – Stemma
Grumolo delle Abbadesse – Bandiera
Grumolo delle Abbadesse – Veduta
Grumolo delle Abbadesse – Veduta
Villa Chiericati di Andrea Palladio (1550) a Vancimuglio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoAndrea Turetta (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°31′N 11°40′E / 45.516667°N 11.666667°E45.516667; 11.666667 (Grumolo delle Abbadesse)
Altitudine30 m s.l.m.
Superficie15,01 km²
Abitanti3 749[1] (30-11-2020)
Densità249,77 ab./km²
FrazioniSarmego, Vancimuglio
Comuni confinantiCamisano Vicentino, Gazzo (PD), Grisignano di Zocco, Longare, Montegalda, Torri di Quartesolo
Altre informazioni
Cod. postale36040
Prefisso0444
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024047
Cod. catastaleE226
TargaVI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 317 GG[3]
Nome abitantiGrumolesi
PatronoSanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Grumolo delle Abbadesse
Grumolo delle Abbadesse
Grumolo delle Abbadesse – Mappa
Grumolo delle Abbadesse – Mappa
Posizione del comune di Grumolo delle Abbadesse all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale

Origini del nome modifica

Il nome del Comune deriva dal latino grumŭlus, diminutivo di grumus "mucchio di terra", "colle".

Il predicativo "delle Abbadesse" ricorda che un tempo la località veniva amministrata dalle monache benedettine del monastero di San Pietro di Vicenza[4].

Storia modifica

Medioevo modifica

Non è rimasto nessun documento che attesti l'esistenza a Grumolo di un castello, che tuttavia esisteva di sicuro, perché risulta annoverato tra quelli vescovili che il diploma imperiale di Ottone III dell'anno 1000 esentava dalla tassa del fodro[5].

Secondo la tradizione riferita dal Maccà[6], l'antico castello si trovava nel sito dell'attuale chiesa parrocchiale[7].

Nel 1004 il vescovo Liudigerio concesse all'abbazia delle monache benedettine di San Pietro di Vicenza plebem de Grumolo cum omnibus decimis et nominative quartesium ipsius ville… Insuper villam quae adiacet predictae plebi de Grumolo et silvam que ad ipsam villam pertinet. All'abbazia si deve la bonifica dei terreni, il prosciugamento delle paludi e la costruzione dei canali.

L'antica pieve di Santa Maria comprendeva le cappelle, successivamente evolutesi in chiese parrocchiali, dei Santi Gervasio e Protasio di Torri di Quartesolo, di San Martino di Lerino, di Santa Maria di Marola, di San Michele di Sarmego, di San Pietro Intrigogna, di San Michele di Grantortino, di Santa Maria di Casale di Settecà e quella di San Zenone di Rasega. La chiesa era collegiata e la giurisdizione delle monache benedettine durò fino al 1797, con la caduta della Repubblica veneta e l'arrivo delle truppe napoleoniche.

Verso la metà del Trecento, durante la signoria scaligera, il territorio di Grumolo fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al Vicariato civile di Camisano e tale rimase, anche sotto la dominazione veneziana, sino alla fine del XVIII secolo[8].

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 luglio 1956.[9]

«Trinciato: nel 1° di rosso, al triregno e alle chiavi in decusse, d'argento; nel 2° d'argento, al castello di rosso, torricellato di un pezzo, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, accostato da due listelli d'azzurro, in banda, posti uno sopra e uno sotto il castello. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, a Grumolo
Nel corso dei secoli la chiesa venne ricostruita una prima volta negli anni 1220-1250, restaurata nel 1551, allungata e innalzata nel 1836, restaurata integralmente assieme al campanile, tra il 2007 e il 2011.
  • Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, a Sarmego
Restaurata e ampliata nel 1856, conserva una Madonna col Bambino in trono e i due san Giovanni, opera firmata di Bartolomeo Montagna e la Pietà, un gruppo di sette grandi figure di terracotta dipinta risalente ai secoli XV-XVI. Anche questa chiesa è stata restaurata da pochi anni.
  • Chiesa di San Silvestro (XVIII secolo), a Vancimuglio, sulla SR 11 Padana Superiore.
  • Chiesetta di San Zeno (sec. VIII-XII-XVII), in località Rasega.

Architetture civili modifica

A Grumolo:

Dimora seicentesca di ispirazione palladiana, costruita come residenza estiva della famiglia patrizia veneziana Badoer - Canal, nella campagna vicentina tra le risaie e le rogge di risorgiva.
Viene oggigiorno utilizzata stabilmente come location per feste, convention, matrimoni.

In frazione Vancimuglio si trovano:

  • Villa Chiericati Da Porto Rigo, del XVI secolo su probabile progetto di Andrea Palladio (1550)
  • Villa Lioy, accanto alla precedente. Costruita nell'Ottocento in forme neoclassiche

Nella frazione di Sarmego vi sono altre ville:

Edificata nel 1597, su disegno dell'architetto Vincenzo Scamozzi, con annessa cappella gentilizia del XVIII secolo, attribuita ad Antonio Pizzocaro o a Carlo Borella, detta “la Favallina”, dal nome del fossato che si trova di fronte ad essa.
Accessibile direttamente dalla SR 11 Padana Superiore, anche questa villa viene regolarmente utilizzata per cerimonie e feste.
  • Villa Fracasso Lampertico, di fine Settecento

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[10]

Cultura modifica

Istruzione modifica

A Grumolo vi sono due scuole dell'infanzia, una a gestione privata nel capoluogo, l'altra nella frazione di Sarmego. A Grumolo si trovano anche una scuola primaria e una scuola secondaria inferiore[11].

Nel capoluogo vi è anche la Biblioteca civica, che fa parte della rete di biblioteche vicentine.

Eventi modifica

Durante il terzo fine settimana di settembre di ogni anno, dal venerdì sera al mercoledi sera, a Grumolo delle Abbadesse si tiene la tradizionale e ormai rinomata sagra paesana della "Festa del riso", giunta alla 33ª edizione nel 2019[12].

Geografia antropica modifica

Frazioni del comune di Grumolo delle Abbadesse sono Sarmego e Vancimuglio.

Altre località o contrade sono: Al Passo, Baruchelle, Bottegon, Ca' Lunga, Case sparse, Giardini, Grezzi, Leopardi, Monteverdi, Nicolin, Ponte del Becco, Ponte Settimo, Rasega, Scuole, Serenissima, Storte.

Economia modifica

L'economia di Grumolo delle Abbadesse, da secoli centro agricolo, si basa sulla produzione di cereali e foraggi con numerosi allevamenti bovini e suini. Tipica del luogo è la produzione di riso, introdotto dalle monache benedettine fin dal Cinquecento. La varietà di Grumolo - il vialone nano - ha chicchi minuscoli ma la qualità, grazie alla caratteristiche del terreno e delle acque, è eccellente. Questo riso è diventato Presidio Slow Food e prodotto De.Co., sostenuto dalla Regione Veneto[13].

Le attività industriali, oltre ad alcune importanti aziende operanti nella produzione di attrezzature agricole e del packaging, sono limitate a piccole aziende alimentari, edili e delle confezioni.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2019 in carica Andrea Turetta lista civica Sindaco

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 378.
  5. ^ Questo secondo il testo citato sotto di Canova e Mantese, mentre secondo il SIUSA, invece, il castello è più volte menzionato nei diplomi imperiali (1008, 1158, 1210) come possesso vescovile e fu distrutto tra il 1215 e il 1220: SIUSA
  6. ^ Gaetano Maccà, Storia del Territorio Vicentino, VI, p. 166.
  7. ^ Il che concorderebbe con ciò che si è costantemente riscontrato nella storia dei castelli vescovili, che cioè furono costruiti nel X secolo a protezione delle chiese pievane durante le scorrerie degli Ungari: Antonio Canova e Giovanni Mantese, I castelli medievali del vicentino, Accademia Olimpica, Vicenza, 1979, pp. 85-86.
  8. ^ Canova e Mantese, op. cit., pp. 24-25
  9. ^ a b Grumolo delle Abbadesse, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 luglio 2023.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Sito dei Comuni italiani.
  12. ^ Festa del Riso di Grumolo delle Abbadesse, su festadelriso.it. URL consultato il 29 settembre 2019.
  13. ^ I Presidi Slow Food sono esempi virtuosi di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei sapori e delle tecniche produttive tradizionali, sul rispetto delle stagioni, sul benessere animale.

Bibliografia modifica

  • Amministrazione comunale, Grumolo delle Abbadesse nel '900: immagini della memoria, 2004
  • Giulio Ardinghi, Le Abbadesse di Grumolo, Sandrigo, Tipolitografia Arti Grafiche Urbani, 2002
  • Giulio Ardinghi, Le Benedettine di San Pietro, Sandrigo, Tip. Urbani, 2003
  • Matteo Barban, Alessandro Andriolo, Roberto Rampazzo, Grumolo, Sarmego e Vancimuglio : studio sull'evoluzione del territorio, Comune di Grumolo delle Abbadesse, 2014
  • Antonio Canova e Giovanni Mantese, I castelli medievali del vicentino, Accademia Olimpica, Vicenza, 1979.
  • Igino Capitanio, I capitelli, le chiese, gli oratori e le ville del Comune di Grumolo delle abbadesse, Marostica, Centro copie a zero, 2010
  • Federico Carollo, Grumolo delle Abbadesse: il riso, le risaie e la vita intorno, Amministrazione comunale, 2005
  • Giovanni Cattelan, Corsi d'acqua nell'antico feudo delle Abbadesse in Grumolo e miscellanea di curiosità storiche locali, 2013
  • Giulio Cristiani, Il riso delle Abbadesse: dalla pieve al presidio : la vocazione alla risicoltura nel territorio antico del monastero di S. Pietro di Vicenza, Vicenza, Editrice veneta, 2013
  • Giordano Dellai, Villa Godi Piovene, 2009
  • Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, I, Dalle origini al Mille, Vicenza, Accademia Olimpica, 1952 (ristampa 2002).
  • Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, II, Dal Mille al Milletrecento, Vicenza, Accademia Olimpica, 1954 (ristampa 2002).
  • Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento, Vicenza, Accademia Olimpica, 1958 (ristampa 2002).
  • Giovanna Osti e altri, Grumolo delle Abbadesse: le ville di campagna, Amministrazione comunale, 2007
  • Giuseppe Rancan, Grumolo delle Abbadesse attraverso i secoli: il pagus romano, la pieve, la contea, il feudo, il comune, Dolo, Istituto tipografico editoriale, 1980
  • Giuseppe Ausilio Bertoli, Le lagune di Grumolo, Il Giornale di Vicenza, 21 aprile 2001
  • Giuseppe Ausilio Bertoli, Un ex feudo delle monache, Veneto ieri oggi domani, luglio-agosto 1990

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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