Gualtiero Cannarsi

dialoghista e direttore del doppiaggio italiano

Gualtiero Cannarsi (Vasto, 27 dicembre 1976) è un dialoghista e direttore del doppiaggio italiano.

Gualtiero Cannarsi

Opera nell'ambito dell'animazione giapponese; in particolare si è occupato dell'adattamento della serie TV Neon Genesis Evangelion e dei film dello Studio Ghibli fino al 2016[1].

Carriera

Animazione

Cannarsi lavora da libero professionista come traduttore, dialoghista, direttore e supervisore al doppiaggio. Tra le aziende con cui ha collaborato vi sono Granata Press (nel 1995), Dynamic Italia (dal 1996 al 2002) e Shin Vision/Fool Frame (dal 2002 al 2008), lavorando a tre opere dello studio Gainax: Neon Genesis Evangelion,[2] FLCL e Abenobashi - Il quartiere commerciale di magia.

A partire dagli anni 2000 inizia anche a occuparsi di direzione del doppiaggio, spesso su opere di cui è anche adattatore, e a lavorare occasionalmente con aziende come Columbia Tristar, T:ME CODE[3][4] e Buena Vista Italia[5]. Quest'ultima affida a Cannarsi intorno al 2001 i dialoghi italiani per i film dello Studio Ghibli che pianifica di distribuire; solo due delle edizioni realizzate vengono effettivamente pubblicate, Kiki - Consegne a domicilio e Laputa - Castello nel cielo, mentre altre quattro (Nausicaä della Valle del vento, Porco Rosso, I sospiri del mio cuore e Il mio vicino Totoro) restano inedite.

Nel 2005 lavora per il distributore cinematografico Lucky Red al film Il castello errante di Howl, curandone l'adattamento e il doppiaggio italiano in veste di responsabile artistico, ruolo successivamente confermato a partire dal 2008[6][7][8]. Cura l'adattamento di dialoghi e canzoni, direzione del doppiaggio e supervisione artistica della localizzazione italiana dell'intera filmografia dello Studio Ghibli fino al 2014 distribuita in Italia da Lucky Red (incluso Nausicaä della Valle del vento, escluso Una tomba per le lucciole, pubblicato nel 2015 da Yamato Video e Koch Media e anch'esso curato da Cannarsi); per le canzoni collabora con Fabio Liberatori (Ponyo sulla scogliera e Il mio vicino Totoro) e Cécile Corbel (Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento)[9]. Sempre per Lucky Red, Cannarsi ha curato i dialoghi italiani e la direzione del doppiaggio del documentario sullo Studio Ghibli Il regno dei sogni e della follia[10]. Tuttavia, l'edizione italiana dei successivi film dello Studio Ghibli prodotti dal 2020 (Earwig e la strega, Il ragazzo e l'airone) vede Cannarsi sostituito nei suoi ruoli da altri operatori del settore.

Nel 2018 la società di doppiaggio VSI lo contatta per curare il nuovo adattamento italiano di Neon Genesis Evangelion, distribuito in contemporanea mondiale sulla piattaforma di streaming Netflix a partire dal 21 giugno 2019[11]. L'adattamento riceve una pessima accoglienza, a tal punto da venir rimosso il successivo 28 giugno in seguito alle proteste degli spettatori[12]; mediante un comunicato di scuse l'azienda afferma di essere intenzionata a correggere le criticità emerse[13][14].

Nel 2019 Yamato Video affida a Cannarsi l'adattamento dialoghi di Shinko e la magia millenaria[15], la cui distribuzione italiana è affidata a TIMvision. Dopo avere inizialmente accreditato a Cannarsi i dialoghi italiani della pellicola, Yamato Video afferma che essi sono a cura dello Studio Gamilus[16]. In seguito, il nome "Studio Gamilus" è cambiato in "Gamilax";[17] a questa sigla vengono attribuiti i dialoghi italiani di altri film e anime distribuiti da Yamato Video, per i quali Cannarsi risulta direttore del doppiaggio.[18]

Editoria

Nel settore editoriale Cannarsi ha collaborato a partire dal 1993 come traduttore e recensore per riviste a diffusione nazionale edite da Granata Press (Mangazine e Zero), Studio Vit (Game Power), Dynamic Italia (AnimaniA), Shin Vision e Nexta; per la Hobby Media ha scritto sulla testata bimestrale Gamers occupandosi di retrogaming giapponese, e in particolare della console Neo Geo. Si è occupato della cura editoriale dell'edizione italiana dei manga Neon Genesis Evangelion (fino all'ottavo volume della prima edizione), Il giocattolo dei bambini e Battle Royale II - Blitz Royale, dell'adattamento testi e della direzione artistica per Evangelion Film Book (fino al terzo volume). Per l'edizione in home video di Neon Genesis Evangelion, Cannarsi ha ideato e scritto un approfondimento alla serie sotto forma di glossario tecnico, intitolato Neon Genesis Evangelion Encyclopedia e pubblicato a fascioli inclusi nelle uscite in VHS della serie. Cannarsi ha inoltre pubblicato degli articoli relativi alla lavorazione dei due film Il castello errante di Howl, sulla rivista cinematografica Ciemme[19][20], e Ponyo sulla scogliera sul blog letterario collettivo Nazione Indiana[21].

Altro

Oltre agli adattamenti cinematografici, nel 2006 Cannarsi si è occupato della prima localizzazione italiana del videogioco Final Fantasy IV Advance[22].

Nel 2010 è stato curatore e presentatore di una retrospettiva sullo Studio Ghibli[23] nell'ambito della sezione Occhio sul mondo / Focus[24] del 5º Festival internazionale del film di Roma[25], in cui sono state mostrate in anteprima le versioni doppiate in italiano di Porco Rosso e Pom Poko insieme ad altri nove film[24][26] da lui sottotitolati, comprese nuove versioni di Princess Mononoke e La città incantata presentate rispettivamente con i titoli La principessa spettro e La sparizione di Chihiro e Sen[26].

Nel 2012 Cannarsi ha doppiato i personaggi di Toshiaki nel film di Tim Burton Frankenweenie e di Soichi Katsuragi nel videogioco Lost Planet 3[27][28].

Controversie

Gli adattamenti di Cannarsi hanno ricevuto nel corso degli anni diverse critiche. In particolare, vengono contestati il linguaggio utilizzato, considerato inappropriato e desueto, e la sintassi ricca di costruzioni non comuni. Secondo tali critiche, le scelte lessicali di Cannarsi risulterebbero fuori luogo, causando un senso di straniamento nello spettatore e costringendolo quindi a concentrarsi sulla forma invece che sul contenuto, rompendo la sospensione dell'incredulità.[29][30][31][32]

Cannarsi, in numerose interviste, ha confermato e rivendicato la poca naturalezza dei propri adattamenti, affermando che la sensazione di disagio avvertita da alcuni ascoltatori è l'«effetto collaterale» di un metodo di lavoro rivolto alla resa più precisa possibile del «dettaglio linguistico» dei dialoghi giapponesi. Ha inoltre definito il suo metodo «obiettivo» e caratterizzato sia dalla «fedeltà all'originale», sia dal mantenimento della cultura di origine dell'opera[33].

L'analisi di traduttori professionisti dal giapponese[34] e la comparazione diretta dei copioni giapponesi e italiani hanno indicato varie criticità delle tesi di Cannarsi: i suoi adattamenti altererebbero considerevolmente senso, forma e a volte anche sostanza delle battute originali[14].

Neon Genesis Evangelion

Le critiche nei confronti dei lavori di Gualtiero Cannarsi sono iniziate negli anni 2000, innescate prevalentemente dai suoi adattamenti dei lungometraggi dello Studio Ghibli distribuiti in Italia da Lucky Red a partire da Il castello errante di Howl, rimanendo però per lo più confinate all'interno del pubblico degli otaku e dei cinefili di animazione giapponese. La situazione è cambiata a partire dal giugno 2019, quando la piattaforma Netflix ha iniziato a distribuire via streaming la serie TV e i film del franchise Neon Genesis Evangelion, ridoppiati su un nuovo adattamento eseguito da Cannarsi. La notorietà del titolo e la visibilità datagli da Netflix hanno fatto conoscere il lavoro di Cannarsi a un pubblico molto vasto, generando una quantità di critiche notevolmente maggiore che in passato.

Gli spettatori hanno reagito con opinioni discordanti riguardo alle modifiche sia della terminologia interna dell'opera, sia dei dialoghi veri e propri rispetto al precedente doppiaggio. A tal proposito, il direttore del doppiaggio Fabrizio Mazzotta ha definito la riscrittura dei testi «farraginosa, difficile, incomprensibile» e ha affermato che numerosi doppiatori erano sul punto di abbandonare l'incarico, poiché ritenevano che recitando quel copione avrebbero perso credibilità[11][35][36]. Le numerose critiche hanno inoltre portato la stessa Netflix a scusarsi con gli utenti, a rimuovere il doppiaggio[12] e ad annunciarne il rifacimento, reso disponibile il 6 luglio 2020, questa volta senza che Cannarsi fosse stato coinvolto in alcun modo nell'adattamento[13][14].

Lavori principali

La lista non è esaustiva: per una trattazione più completa si rimanda ai Collegamenti esterni. Gli anni indicati si riferiscono alle date di uscita italiane delle opere e non al loro periodo di lavorazione.

Opere

  • Neo-geo collector's bible, collana Conscious Gaming, Roma, Universitalia, 2020, ISBN 978-88-3293-372-7.

Note

  1. ^ David Padovani, Speciale Miyazaki: intervista a Gualtiero Cannarsi, la “voce” italiana dello Studio Ghibli, su Lo Spazio Bianco, 12 settembre 2014. URL consultato il 6 aprile 2017.
  2. ^ Evangelion - Lettera aperta di Francesco Di Sanzo sull'edizione italiana originale, su Distopia Evangelion, 12 aprile 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  3. ^ "Kyashan - La rinascita", su Antonio Genna. URL consultato l'11 luglio 2020.
  4. ^ "Infection", su Antonio Genna. URL consultato l'11 luglio 2020.
  5. ^ "Kill Bill: Vol. 1", su Antonio Genna. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  6. ^ Intervista a Lucky Red, su Nanoda. URL consultato l'8 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
  7. ^ Lo Studio Ghibli pronto per lo sbarco in Italia, su yamatovideo.it. URL consultato l'8 aprile 2012.
  8. ^ Adattamento e doppiaggio dei film Studio Ghibli, su studioghibli.it. URL consultato il 22 settembre 2019.
  9. ^ Federico Boni, Il Castello nel Cielo di Hayao Miyazaki : personaggi, curiosità e intervista a Gualtiero Cannarsi, su Blogo, 12 aprile 2012. URL consultato il 21 gennaio 2013.
  10. ^ "Il regno dei sogni e della follia", su Antonio Genna. URL consultato il 12 luglio 2020.
  11. ^ a b Gianmaria Tammaro, Il pasticcio del doppiaggio di Evangelion, doppiatori pronti a lasciare e incomprensioni del testo, in La Stampa, 27 giugno 2019. URL consultato il 28 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2019).
  12. ^ a b 'Neon Genesis Evangelion', Netflix rimuove la versione contestata dai fan, su repubblica.it, 28 giugno 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  13. ^ a b Marica Lancellotti, Neon Genesis Evangelion: Netflix rimuove il doppiaggio e si scusa con i fan della serie, su Movieplayer.it, 28 giugno 2019. URL consultato il 28 giugno 2019.
  14. ^ a b c Mario Pasqualini, Gualtiero Cannarsi, nel di lui caso - Reazioni, su Dimensione Fumetto, 19 settembre 2019. URL consultato il 22 settembre 2019.
  15. ^ Alessandro Digioia, Shinko e la magia millenaria sarà adattato da Gualtiero Cannarsi, è polemica sui social, su Every Eye, 22 ottobre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  16. ^ Shinko e la magia millenaria, l'adattamento scatena polemiche, su Lega Nerd, 24 ottobre 2019. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  17. ^ "Shinko Ghiribizzo e la magia millenaria", su antoniogenna.net. URL consultato il 21 novembre 2021.
  18. ^ Simone Bonanzinga, Arte: annunciato il cast del doppiaggio, torna Cannarsi alla direzione, in Everyeye, 21 novembre 2021.
  19. ^ Gualtiero Cannarsi, Ciemme, n. 150, Venezia, Cinit, 2005.
  20. ^ Saggio di un giovane messinese sulla rivista cinematografica nazionale Ciemme, su fuoricronaca.altervista.org, fuoricronaca.it, 27 ottobre 2005. URL consultato il 15 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
  21. ^ Gualtiero Cannarsi, Riconsiderazioni su Ponyo, su Nazione Indiana, 7 maggio 2012. URL consultato l'8 maggio 2012.
  22. ^ Gualtiero ‘Shito’ Cannarsi – Palermo Comic Convention, su palermocomicconvention.it. URL consultato il 29 giugno 2019.
  23. ^ Studio Ghibli: i film presenti al Festival del Cinema di Roma 2010, su Nanoda. URL consultato il 1º aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2012).
  24. ^ a b Programma - Fondazione Italia Giappone (PDF), su italiagiappone.it. URL consultato il 1º aprile 2013.
  25. ^ Programma proiezioni (PDF), su romacinemafest.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2010).
  26. ^ a b Arrietty, Porco Rosso e Ponpoko al Festival di Roma (28/10-05/11), su AnimeClick. URL consultato il 7 novembre 2010.
  27. ^ "Frankenweenie", su antoniogenna.net. URL consultato il 29 giugno 2019.
  28. ^ "Lost Planet 3", su Antonio Genna. URL consultato il 29 giugno 2019.
  29. ^ Gip, Di polli, di traduzioni e del ritorno di Principessa Mononoke, su Riplive.it, 27 maggio 2014. URL consultato il 3 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2018).
  30. ^ Giulia Pasqualini, Adattamento: da Carrassi a Cannarsi - Tradurre o tradire?, su Dimensione Fumetto, 8 aprile 2016. URL consultato il 3 maggio 2018.
  31. ^ Il Sondaggione: A proposito di adattamenti Ghibli..., su AnimeClick, 16 gennaio 2016. URL consultato il 3 maggio 2018.
  32. ^ Valeria Rusconi, 'Neon Genesis Evangelion', l'adattamento Netflix non convince: snatura l'opera originale, in la Repubblica, 23 giugno 2019. URL consultato il 27 giugno 2019.
  33. ^ Gualtiero Cannarsi, Su traduzioni ed adattamenti, su Pluschan, 13 dicembre 2018. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  34. ^ Daniela Travaglini, Considerazioni sparse sulla questione adattamento: Principessa Mononoke, su Tradurre il Giappone, 23 maggio 2014. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  35. ^ Paolo Armelli, Cos'è successo col nuovo adattamento di Neon Genesis Evangelion, in Wired, 24 giugno 2019. URL consultato il 25 giugno 2019.
  36. ^ Cristiano Ogrisi, Neon Genesis Evangelion: Zerocalcare commenta il terribile doppiaggio!, su Movieplayer.it. URL consultato il 27 giugno 2019.
  37. ^ AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI – ZONA ANIMAZIONE: "Neon Genesis Evangelion", su Antonio Genna. URL consultato il 27 luglio 2020.
  38. ^ a b "Kiki's Delivery Service" ("Kiki – Consegne a domicilio"), su Antonio Genna. URL consultato il 27 luglio 2020.
  39. ^ a b "Laputa – Il castello nel cielo" / "Il castello nel cielo", su Antonio Genna. URL consultato il 27 luglio 2021.
  40. ^ "Una tomba per le lucciole" / "La tomba delle lucciole", su Antonio Genna. URL consultato il 2020–07–27.

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