Highway to Hell

album degli AC/DC del 1979
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Highway to Hell è il sesto album in studio del gruppo musicale australiano AC/DC, pubblicato il 29 luglio 1979[1] dalla Atlantic Records.

Highway to Hell
album in studio
ArtistaAC/DC
Pubblicazione29 luglio 1979[1]
Durata41:00
Dischi1
Tracce10
GenereHard rock
Blues rock
EtichettaAtlantic K 50628
ProduttoreRobert John "Mutt" Lange
Registrazioneal Roundhouse studios, Londra
FormatiLP
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Argentina Argentina[2]
(vendite: 30 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[3]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[4]
(vendite: 10 000+)
Bandiera della Spagna Spagna (2)[5]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (5)[6]
(vendite: 350 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[7]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (2)[8]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Francia Francia[9]
(vendite: 502 700+[10])
Bandiera della Germania Germania[11]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Lettonia Lettonia[12]
(vendite: 9 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[13]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (7)[14]
(vendite: 7 000 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[15]
(vendite: 50 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (3)[16]
(vendite: 150 000+)
AC/DC - cronologia
Album successivo
(1980)

È uno dei più grandi successi del gruppo e l'ultimo pubblicato con il cantante Bon Scott, che sarebbe morto l'anno successivo.

Nel 2003 è stato inserito dalla rivista Rolling Stone alla posizione n. 200 della classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi.

Descrizione modifica

Highway to Hell e il successivo Back in Black rappresentarono l'apice del successo per gli AC/DC e rimangono fra i loro album più apprezzati; Highway to Hell, in particolare, vendette in un solo anno un milione di copie, confermandosi poi come long seller e arrivando a circa quindici milioni di copie vendute. Ottenne grande successo in Francia, dove il gruppo registrerà poco dopo il video concerto AC/DC: Let There Be Rock, probabilmente la loro testimonianza dal vivo più famosa nonché una delle ultime con Bon Scott. È maggiormente hard rock e blues rock, rispetto al successivo che sarà invece hard rock ed heavy metal.

Nel 2003 l'album venne classificato alla posizione 200 nella classifica dei 500 più grandi album di tutti i tempi della rivista Rolling Stone[17]. La canzone più nota del disco è la title track, che viene eseguita regolarmente nei concerti del gruppo. Altre tracce note sono sicuramente Girls Got Rhythm, presentata a Top of the Pops e Shot Down In Flames, eseguita dal vivo in diverse occasioni, tra cui al Live in Plaza de Toros de Las Ventas e il celebre Live at River Plate.

Tracce modifica

Testi e musiche di Angus Young, Malcolm Young e Bon Scott.

  1. Highway to Hell – 3:26
  2. Girls Got Rhythm – 3:23
  3. Walk All Over You – 5:08
  4. Touch Too Much – 4:24
  5. Beating Around the Bush – 3:55
  6. Shot Down in Flames – 3:21
  7. Get It Hot – 2:24
  8. If You Want Blood (You've Got It) – 4:32
  9. Love Hungry Man – 4:14
  10. Night Prowler – 6:13

Formazione modifica

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (1979) Posizione
Australia[18] 82
Francia[25] 7
Germania[26] 81
Classifica (1980) Posizione
Germania[27] 4
Stati Uniti[28] 41

Curiosità modifica

  • L'album fu il primo album degli AC/DC senza cambiamenti a livello di tracce tra la versione australiana e la versione mondiale.
  • La particolarità dell'album sta nel fatto che fu prodotta prima la versione mondiale (luglio 1979) e poi quella australiana (novembre 1979) cosa che per gli album precedenti non è avvenuta.
  • La prima traccia di questo album, ovvero Highway to Hell, è utilizzata nei titoli di coda dell'episodio Brani Biblici della famosa saga de I Simpson.
  • Il famigerato serial killer Richard Ramirez era un grande fan degli AC/DC, in particolare della canzone Night Prowler presente su Highway to Hell. La stessa polizia ammise che Ramirez indossava una maglietta degli AC/DC il giorno della cattura e che lasciò un cappellino degli AC/DC sulla scena di uno dei suoi tanti crimini.
  • Nel 2010 la title track viene scelta come colonna sonora nel film Iron man 2, interpretato da Robert Downey Jr.
  • La traccia Highway to Hell è stata selezionata per il film Svalvolati on the Road con John Travolta. Si può inoltre notare che uno dei protagonisti, durante il viaggio in moto, indossi una maglia degli AC/DC.
  • La traccia If You Want Blood (You've Got It) è stata scelta come brano di apertura per il tour di Power Up nel 2023.

Note modifica

  1. ^ a b 500 Greatest Songs (#258), su www.musicthisday.com. URL consultato il 27 luglio 2022.
  2. ^ (ES) Discos de oro y platino, su capif.org.ar, Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  3. ^ (DE) AC/DC - Highway to Hell – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 5 novembre 2014.
  4. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 16 febbraio 2022.
  5. ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  6. ^ (EN) Accreditations - 2013 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 30 giugno 2013.
  7. ^ (EN) Highway to Hell – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato l'8 giugno 2013.
  8. ^ (DA) Highway to Hell, su IFPI Danmark. URL consultato il 20 marzo 2024.
  9. ^ (FR) AC/DC - Highway to Hell – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 16 febbraio 2022.
  10. ^ (FR) Les Albums Platine, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2014).
  11. ^ (DE) AC/DC – Highway to Hell – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato l'8 giugno 2013.
  12. ^ (LV) International Latvian Certification Awards from 1998 to 2001, su directupload.net, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 7 aprile 2020.
  13. ^ (EN) Highway to Hell, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 febbraio 2022.
  14. ^ (EN) AC/DC - Highway to Hell – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 27 aprile 2015.
  15. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 5 novembre 2014.
  16. ^ Highway to Hell (certificazione), su FIMI. URL consultato il 26 aprile 2022.
  17. ^ (EN) *La classifica di Rolling Stone Archiviato l'8 dicembre 2008 in Internet Archive.
  18. ^ a b David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  19. ^ a b c d e f g h i j (DE) AC/DC - Highway to Hell, su swisscharts.com, Schweizer Hitparade. URL consultato il 27 aprile 2015.
  20. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 32, No. 7, November 10 1979, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 27 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
  21. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr. URL consultato il 27 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2013). Selezionare "AC / DC", dunque premere "OK".
  22. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 50/2020, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 21 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2020).
  23. ^ (EN) Archive Chart: 1979-08-18, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 27 aprile 2015.
  24. ^ (EN) Allmusic (AC/DC charts and awards), su allmusic.com, All Media Network.
  25. ^ (FR) Les Albums (CD) de 1979 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 27 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  26. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1979, su offiziellecharts.de. URL consultato il 27 aprile 2015.
  27. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1980, su offiziellecharts.de. URL consultato il 27 aprile 2015.
  28. ^ Nielsen Business Media, Inc., Billboard.com – Year End Charts – Year-end Albums – The Billboard 200, 20 dicembre 1980. URL consultato il 27 aprile 2015.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica