La Holiday Overture è una composizione per orchestra di Elliott Carter. Carter scrisse la composizione durante l'estate del 1944, su commissione della Boston Symphony Orchestra, per celebrare la liberazione di Parigi durante la seconda guerra mondiale. Inoltre, Carter compose l'ouverture per l'Independent Concert Music Publisher's Contest del 1945 e vinse questo concorso.[1] L'ouverture doveva essere presentata in anteprima a Boston. Tuttavia, Carter fece una copia di alcune parti del lavoro. Alla fine, il lavoro ricevette la sua prima a Francoforte nel 1946, diretta da Hans Blümer.[2] Nel 1961, Carter revisionò l'ouverture.

Holiday Overture
CompositoreElliott Carter
Tipo di composizioneouverture
Epoca di composizione1944
Prima esecuzioneFrancoforte, 1946
Durata media10 minuti
Organicoorchestra

Retroscena modifica

La musica è ottimista nello spirito, riflettendo l'affetto di Carter per i suoi anni passati a Parigi e alla reazione alla notizia della vittoria degli Alleati in Francia. Mentre ricorda il modo populista di Aaron Copland, secondo lo stesso compositore, l'opera è stata anche una delle sue prime a utilizzare "diversi livelli contrastanti di attività musicale allo stesso tempo".[3] Inoltre, Carter ha detto del lavoro:

''... doveva essere una dimostrazione di brillante orchestrazione e una sorta di pezzo vivace e di buon umore.''[1]

La musica ha una durata di circa 10 minuti. La strumentazione è la seguente:

Strumenti a fiato: Ottoni : Percussioni : Tastiera : Stringhe :

Registrazioni modifica

Note modifica

  1. ^ a b Elliott and Boretz, Benjamin Carter e Boretz, Conversation with Elliott Carter, in Perspectives of New Music, vol. 8, n. 2, Spring–Summer 1970, pp. 1–22, DOI:10.2307/832445.
  2. ^ Richard Franko Goldman, The Music of Elliott Carter, in The Musical Quarterly, XLIII, n. 2, April 1957, pp. 151–170, DOI:10.1093/mq/xliii.2.151. URL consultato il 7 aprile 2008.
  3. ^ Elliott Carter, Essay from The Orchestral Composer's Point of View (Essays on twentieth-century music by those who wrote it) (ed. Robert Stephan Hines). University of Oklahoma Press (Norman, Oklahoma), 1970 (ISBN 0806108622).
  4. ^ Harold W. Whipple, An Elliott Carter Discography, in Perspectives of New Music, vol. 20, n. 1/2, Perspectives of New Music, Autumn 1981 – Summer 1982, pp. 169–181, DOI:10.2307/942411.
  5. ^ Arnold Whittall, Carter Symphony No 1; Piano Concerto: Elliott Carter makes his Naxos début with an ear-catching programme, su Gramophone, March 2004. URL consultato il February 12, 2016.

Collegamenti esterni modifica

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