Il sole è cieco è un romanzo di Curzio Malaparte del 1947.

Il sole è cieco
AutoreCurzio Malaparte
1ª ed. originale1947
Genereromanzo
SottogenereMemorie
Lingua originaleitaliano

Il romanzo modifica

Malaparte racconta la sua esperienza autobiografica della battaglia delle Alpi nel giugno del 1940; inizialmente fu edito a puntate sulla rivista Tempo. Lo scritto rappresenta il tentativo dello scrittore di descrivere l'esperienza esistenziale della guerra[1]. In esso, tra gli altri, è narrata la figura leggendaria di Fausto Lavizzari, colonnello degli Alpini che poi morirà sul fronte russo[2].

Comete di ghiaccio modifica

I contenuti del romanzo sono studiati nel saggio Comete di ghiaccio di Luigi Martellini (Edizioni Scientifiche Italiane, 2003), il cui titolo è desunto, nella narrazione di Malaparte, dalle "folate di proiettili" delle batterie francesi, che sollevavano "alte comete di ghiaccio dalla coda di fuoco"[3].

Edizioni modifica

  • Il sole è cieco, Firenze, Vallecchi Editore, 1947, p. 184.
  • Il sole è cieco, Milano-Roma, Aria d'Italia, 1957, p. 175.

Note modifica

  1. ^ María Josefa Calvo Montoro, Flavia Cartoni, 2010
  2. ^ Ufficiale del Battaglione Pieve di Teco, 1º Reggimento Alpini e della Divisione Cuneense, comandante del 9º Reggimento Alpini della Julia durante la seconda guerra mondiale, Lavizzari ha preso parte all'azione di copertura dello schieramento sul Don (anapalmanova.it Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.); anaabruzzi.eu Archiviato il 10 luglio 2012 in Internet Archive.). È morto in prigionia nel gulag di Krinovaja, vicino Voronež. Medaglia d'argento al valor militare alla memoria (pinerolo.ana.it[collegamento interrotto])
  3. ^ Curzio Malaparte, Il sole è cieco, Aria d'Italia, ed. del 1957, p.81
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