Iso-polifonia albanese

L'iso-polifonia albanese fa parte della musica tradizionale albanese e, come tale, è stata inclusa dall'UNESCO tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità.[1]

 Patrimonio protetto dall'UNESCO
Iso-polifonia albanese
 Patrimonio immateriale dell'umanità
Gruppo tradizionale maschile mentre si esibisce nell'area di Skrapar, nell'Albania sudorientale
StatoBandiera dell'Albania Albania
Inserito nel2008
ListaLista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità
Scheda UNESCO(ENESFR) Albanian folk iso-polyphony

Le regioni d'Albania di Labëria, Myzeqe, Çamëria e d'Epiro possiedono il canto polifonico come parte del proprio patrimonio culturale. Esiste una forma di canto polifonico correlato nel nord dell'Albania e nelle zone albanesi fuori dai confini nazionali: nelle aree di Peshkopi e Malësia in Albania; Kaçanik in Kosovo; Polog, Tetovo, Kičevo e Gostivar nella Macedonia del Nord; nelle aree del sud del Montenegro.

La Labëria è nota soprattutto per il canto multiparte; le canzoni possono avere due, tre, quattro o più diversi cantori. I canti in due parti sono cantate solo da donne. I canti in tre parti possono essere cantate da uomini e donne. I canti in quattro parti sono una specialità della Labëria. I canti in quattro parti sono la forma più complessa del canto polifonico albanese.

L'isopolifonia albanese, dopo la lunga diaspora dal XV al XVIII per l'invasione turco-ottomana, è diffusa anche a carattere sacro, oltre che popolare, tra gli albanesi d'Italia ed è parte del loro patrimonio tradizionale, in modo particolare tra le comunità in Calabria.[2][3][4]

Note modifica

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