Jean-Joseph-Victor Genissieu

politico, avvocato e magistrato francese

Jean-Joseph-Victor Genissieu (Chabeuil, 2 giugno 1751Parigi, 27 ottobre 1804) è stato un politico, avvocato e magistrato francese. Avvocato presso il Parlamento di Grenoble, durante la Prima Repubblica francese, ricoprì anche il ruolo di giudice del tribunale della città nel 1791; venne in seguito eletto Deputato alla Convenzione nazionale per conto del dipartimento Isère. Votò per la condanna di Luigi XVI di Francia e negli anni successivi venne eletto Presidente della Convenzione nazionale; fu ultimo a ricoprire tale carica, quando la Convenzione nazionale venne soppiantata dal Direttorio.

Jean-Joseph-Victor Genissieu

Presidente del Consiglio dei Cinquecento
Durata mandato19 luglio 1799 –
17 agosto 1799
PredecessoreJean Antoine Debry
SuccessoreJean-Baptiste Quirot

Presidente della Convenzione nazionale della Prima Repubblica francese
Durata mandato8 ottobre 1795 –
26 ottobre 1795
PredecessorePierre-Charles-Louis Baudin
SuccessoreDirettorio

Deputato dell'Isère
Durata mandato1791 –
1795

Ministro della giustizia
Durata mandato7 gennaio 1796 –
23 aprile 1796

Dati generali
Titolo di studioLaurea in diritto
ProfessioneAvvocato
Magistrato

Divenne Presidente del Consiglio dei Cinquecento e ricoprì il ruolo di Ministro della Giustizia il 7 gennaio 1796 per appena ma il restante tre mesi, quando ricevette la carica di Commissario della Corte Suprema del consiglio d'amministrazione. Negli anni successivi, lavorò ancora per il Consiglio dei Cinquecento, fino al colpo di Stato del 18 brumaio di Napoleone Bonaparte; a seguito di questa vicenda, Genissieu lasciò la politica e si ritirò a vita privata.

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Controllo di autoritàVIAF (EN54259267 · ISNI (EN0000 0000 8132 9772 · CERL cnp00340446 · LCCN (ENno92011272 · GND (DE103104933 · BNF (FRcb12537288d (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no92011272