Khumba (film)

film del 2013 diretto da Anthony Silverston

Khumba è un film d'animazione 3D del 2013 diretto e prodotto da Anthony Silverston.

Khumba
Il protagonista del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneSudafrica
Anno2013
Durata85 min
Rapporto2,35:1
Genereanimazione, commedia
RegiaAnthony Silverston
SoggettoAnthony Silverston e Raffaella Delle Donne
SceneggiaturaAnthony Silverston e Raffaella Delle Donne
ProduttoreStuart Forrest, Mike Buckland, Jean-Michel Koenig, James Middleton, Anthony Silverston, Vanessa Ann Sinden (coproduttrice) e Ned Lott (produttore associato)
Produttore esecutivoGeoffrey Qhena, Kofi Amparbeng, Michael Auret, Basil Ford e Edward Noeltner
Casa di produzioneTriggerfish Animation Studios, Cinema Management Group, Spier Films
Distribuzione in italianoEagle Pictures
MontaggioLuke MacKay e Paul Speirs
MusicheBruce Retief
ScenografiaDaniel Clarke
AnimatoriQuentin Vogel
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Il film è dedicato alla memoria del fondatore del Quagga Project, Reinhold Rau, morto nel 2006, che si proponeva di ricreare il quagga.

Trama modifica

Nel Karoo del Sudafrica, una mandria di zebre al cui comando si trova l'anziano M'Khulu vive in una piccola zona con una pozza d'acqua delimitata da un recinto di rovi, in modo che gli equidi possano conservare tutta l'acqua per sé senza spartirla con gli altri animali. Un giorno Seko, amico di M'Khulu, ha un figlio: Khumba, che nasce però senza strisce nella parte posteriore del corpo. Thabo, coetaneo di Seko il cui obiettivo è divenire capo della mandria, lo intende come un segno: "niente strisce, niente pioggia". Infatti, con il passare delle stagioni senza piogge che riempiano l'abbeverata, la pozza delle zebre inizia lentamente a prosciugarsi. Khumba intanto cresce, venendo deriso dai suoi simili per il suo manto e avendo solo come amica la sua coetanea Tombi, figlia di Thabo e sorella minore del giovane Themba, principale ostracizzatore di Khumba.

Un giorno, una mistica mantide africana compare di fronte a Khumba e disegna una mappa che inizialmente appare ininterpretabile. Poco dopo, Khumba, commosso dalle suppliche di alcuni orici gazzella, decide di fare entrare nel recinto la loro guaritrice malata per farla bere. Tuttavia, gli orici vengono immediatamente respinti dalle zebre, le quali non intendono dividere la poco acqua che resta. Mentre gli orici escono dal recinto, la loro mandria viene attaccata da Phango, un leopardo mezzo cieco. Mentre questi sta per uccidere un orice, si concentra subito dopo su Khumba, il quale tenta di richiudere il recinto, riuscendoci un attimo prima che Phango possa assalire le zebre. Dall'esterno, il leopardo minaccia comunque M'Khulu, affermando che non potranno restare nascosti in eterno e, se non pioverà, saranno costretti ad uscire. Dopo essere stato rimproverato dal padre, in quanto colpevole di aver condotto la mandria alla mercé di un predatore, Khumba è raggiunto dalla madre Lungisa, la quale gli racconta di come le zebre inizialmente fossero bianche finché una di loro non nuotò in una sorgente d'acqua magica e divenne la prima zebra che conosciamo oggi, a cui seguirono altre per divenire come lui. Dopo aver udito ciò, Khumba riesce ad interpretare la mappa disegnata dalla mantide: oltre tre montagne vi è la sorgente magica. Dopo aver pianto la dipartita della madre, Khumba, sapendo di non poter sopravvivere nella sua stessa mandria dove è visto come "mezza zebra" anche da suo padre, lascia la sua casa.

Nel suo viaggio, incontra un licaone di nome Skulk, che gli promette di aiutarlo ad acquisire le sue strisce, ma che in realtà intende usarlo come ostaggio per ottenere dell'acqua dalla sua mandria. Khumba viene attratto in una trappola del branco di licaoni, ma interviene uno gnu femmina di nome Mama V, affiancata dallo struzzo Bradley, che mettono in fuga i canidi. Lo gnu e lo struzzo si uniscono quindi a Khumba, e lo aiutano nella sua ricerca. Il trio raggiunge una comunità composta da vari animali, accampatisi nei pressi del Parco Nazionale di Ying, ma a un certo punto un gruppo di rangers attaccano il trio, che riesce a malapena a scampare. Sotto consiglio di un coniglio fluviale, Khumba raggiunge la montagna dell'Aquila Nera, da cui impara la via che porta alla sorgente magica, che si rivela trovarsi nella caverna di Phango. Egli gli racconta anche che Phango è nato mezzo cieco e come tale fu abbandonato quando era un cucciolo dalla sua famiglia, sterminata da lui stesso per vendetta. La mandria di Khumba, frattanto, ha esaurito ormai l'acqua della pozza e si dirige verso una nuova zona. Anche gli animali dell'oasi, spronati dalle emozioni vissute insieme a Khumba, decidono di seguirlo e si dirigono verso il monte N'Gow, ove si trova la grotta di Phango.

Il trio riprende in viaggio, ma durante una sosta in una fattoria, incontrano l'anziana pecora Nora, a cui Phango ha divorato il marito, che li mette in guardia sul luogo ove sono diretti, dicendo che "lui" li prenderà. Ma V e Bradley costringono Khumba a rivelargli la verità, e lui gli confessa che la sorgente si trova nella caverna del leopardo. Mama V a quel punto scoppia in lacrime, raccontando che quest'ultimo ha ucciso sua figlia quando era piccola. Khumba, sentendosi in colpa, decide di procedere da solo. Phango, frattanto, trova Mama V e Bradley e li costringe a rivelare dove si sta dirigendo Khumba. Nel frattempo, la mandria di Khumba si è unita agli animali dell'oasi, agli orici incontrati all'inizio e ad una mandria di springbok conosciuti da Khumba nel corso del viaggio.

Khumba, avventuratosi nella caverna, trova la pozza e, ricordando le parole della madre e tutte le vicende che ha passato, comprende che la diversità è essenziale per la sopravvivenza, e come le differenze di un individuo possano invero esserne la forza. Phango raggiunge Khumba, raccontandogli che era stata predetta la nascita di una mezza zebra che l'avrebbe reso, mangiandola, il più potente leopardo mai esistito. Inizia quindi l'inseguimento, ma durante la fuga la caverna inizia a crollare e questo provoca anche una corrente d'acqua, attraverso la quale Khumba e Phango vengono portati all'esterno della caverna, sul ciglio del monte. Ben presto, arrivano a tutti i suoi simili, amici e conoscenti ad assistere alla battaglia finale. Phango riesce a ferire Khumba ad una zampa, ma questi lo fa cadere con un calcio in un precipizio e il leopardo muore schiacciato da due massi, mentre Khumba cade nell'acqua, e il suo corpo viene recuperato all'esterno della caverna. Mentre lui giace privo di sensi si mette a piovere, perciò tutti iniziano a crederlo morto. Khumba si risveglia intorno a i suoi amici e conoscenti e festeggia poi con loro la creazione di una nuova casa per tutti.

Personaggi modifica

  • Khumba: è il protagonista del film. Nato solo con metà strisce in un branco di zebre superstiziose, viene ritenuto il responsabile della siccità nel Karoo e così decide di andare alla ricerca della sorgente magica. Dovrà affrontare licaoni e il terribile Phango ma insieme a Mama V e Bradley.
  • Tombi: è la miglior amica di Khumba. Dopo la sua sparizione convince il padre di far uscire il branco fuori dal recinto.
  • Seko: è il padre di Khumba. Sempre in difesa del figlio, a parte dopo l'attacco di Phango, esce insieme al branco alla ricerca di Khumba.
  • Lungisa: è la madre di Khumba. Malata dall'inizio del film, racconta a Khumba di come un giovane stallone di zebra decise di cambiare il suo manto.
  • Thabo: è il padre di Themba e Tombi e il rivale di Seko. Dopo la scomparsa di Khumba, decide di prendere il posto di leader al posto di M'Khulu.
  • Nigel: è una zebra iperattiva. Sempre spaventato ed euforico per qualsiasi cosa accada, viene considerato il clown del branco.
  • Mama V: è uno gnu femmina che accompagna Khumba alla ricerca della sorgente magica in compagnia dello struzzo Bradley. Lei aveva una figlia che venne divorata da Phango.
  • Bradley: è uno struzzo malinconico con delle velleità artistiche che accompagna Khumba e Mama V alla ricerca della sorgente magica. Abitava in una fattoria, ma la sua ricerca di attenzione lo spinse oltre i confini.
  • Phango: è un leopardo nato cieco da un occhio, con un olfatto straordinario, ma che venne cacciato dai suoi simili. In costante ricerca di vendetta, crede che mangiare Khumba lo farà diventare normale.
  • Skulk: è un licaone contrattatore che viene abbandonato dal suo branco e che alla fine si unisce al gruppo di Khumba.
  • Nora: è una pecora ottusa che vive in solitudine in una fattoria abbandonata, dopo che Phango gli mangiò il marito. Considera Khumba un "mostro".

Distribuzione modifica

La pellicola è stata presentata al Toronto International Film Festival l'8 settembre 2013 ed uscito nei cinema il 25 ottobre dello stesso anno distribuito da Cinema Management Group. Negli Stati Uniti il film è stato distribuito da Millennium Entertainment mentre in Italia è uscito nei cinema il 6 febbraio 2014 per Eagle Pictures[1].

Accoglienza modifica

Il sito web Rotten Tomatoes detiene un indice di gradimento del 44% in base alle 18 recensioni.[2] Metacritic ha attribuito al film un punteggio di 40 su 10 in base alle 6 recensioni.[3]

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Khumba - Cercasi strisce disperatamente (3D), su la Repubblica. URL consultato il 24 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2020).
  2. ^ (EN) Khumba (2013), su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  3. ^ (EN) Khumba, su metacritic.com, Metacritic. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  4. ^ (EN) ZIFF 2014 : THE WINNERS - Zanzibar International Film Festival, su ziff.or.tz.
  5. ^ (EN) Triggerfish Takes Top Animation Prize at Africa Movie Academy Awards, su awn.com.

Collegamenti esterni modifica