Kolyma

fiume della Russia
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La Kolymà è un fiume artico della Russia siberiana nordorientale, tributario del Mare della Siberia Orientale.

Kolymà - Колыма
un tratto del fiume nei pressi di Zyrjanka
StatoBandiera della Russia Russia
Soggetti federali  Magadan   Sacha (Jacuzia)
Lunghezza2 129 km
Portata media4 060 m³/s
Bacino idrografico679 908 km²
NasceMonti Čerskij
AffluentiBalygyčan, Berëzovka, Anjuj, Bujunda, Jasačnaja, Korkodon, Omolon, Ožogina, Popovka, Sededema, Sejmčan, Sugoj, Zyrjanka
SfociaGolfo della Kolyma (Mare della Siberia Orientale)
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Percorso modifica

Nasce dal versante sudorientale dei Monti Čerskij dalla confluenza dei due rami sorgentizi Kulu e Ajan-Jurjach, dirigendosi dapprima verso sud-sudest; compie successivamente una decisa svolta, prendendo direzione nordorientale; dopo la confluenza degli affluenti Balygyčan, Sugoj e Korkodon compie un'amplissima ansa per aggirare l'area rilevata nota come altopiano degli Jukagiri (Jukagirskoe Ploskogor'e).

Si dirige successivamente verso nordest; dopo l'insediamento di Zyrjanka diviene un fiume di pianura, molto largo e dalla pendenza debolissima, con grossi problemi di drenaggio nella stagione estiva; segna, fino alla foce, il confine orientale del bassopiano omonimo. Sfocia nel golfo della Kolyma (Mare della Siberia Orientale), un centinaio di chilometri a valle della cittadina di Čerskij, dopo 2.129 km di corso[1] (secondo altre fonti, 2.513 km).[2]

Nei propri ultimi 75 km il corso della Kolyma si divide in due larghi rami prima di gettarsi nel Mare della Siberia Orientale. Attorno alle foci del fiume sono presenti varie isole, le principali tra le quali sono:

  • Michalkino 69°24′57.6″N 161°15′18″E / 69.416°N 161.255°E69.416; 161.255: è l'isola più vasta del gruppo, e si estende ad ovest del ramo orientale della Kolyma (Kamennaja Kolyma). Quest'isola tende a suddividersi in isolette di minori dimensioni nei pressi della sua estremità settentrionale. È lunga 24 km e larga 6. Michalkino è anche nota come "isola Glavsevmorput", nome che le fu assegnato in onore della Direzione generale della Rotta Marittima del Nord;
  • Sucharnyj, anche nota come Suchornyj: situata a 3 km dalla costa nord-orientale di Michalkino, è lunga 11 km e larga circa 5. A nord-est di Suchornyj si trova un gruppo di piccole isole note come le isole del Mare di Sotki.
  • Piat' Pal'cev: si trova 5 km a sud-est della punta meridionale di Suchornyj. È lunga 5 km ed ha una larghezza massima di 1,8 km;
  • Nazarovskij 69°31′58.8″N 161°05′09.6″E / 69.533°N 161.086°E69.533; 161.086: è situata nel ramo occidentale della Pochodskaja Kolyma, in un'area dove si trovano anche vari altri isolotti; è lunga 4,5 km e larga 1,3;
  • Štormovoj 69°39′57.6″N 161°01′51.6″E / 69.666°N 161.031°E69.666; 161.031: è situata verso il mare aperto, circa 10 km a nord dell'Isola di Nazarov. Štormovoj è l'isola più settentrionale tra quelle legate alle foci della Kolyma; è lunga 4,3 km e larga 1,5.

Affluenti modifica

 
Il bacino del fiume

Il fiume Kolyma viene ingrossato da parecchi affluenti, i maggiori dei quali provenienti dalla sua destra idrografica:

Fiume Lunghezza Provenienza idrografica Distanza dalla foce[3]
Kulu 300 km destra 2 129 km
Ajan-Jurjach 237 km sinistra 2 129 km
Ten'ka 137 km destra 1 985 km
Detrin 222 km destra 1 944 km
Bachapča 291 km destra 1 839 km
Debin 248 km sinistra 1 809 km
Orotukan 110 km destra 1 796 km
Taskan 232 km sinistra 1 754 km
Bujunda 434 km destra 1 573 km
Ėl'gen 119 km sinistra 1 557 km
Sejmčan 186 km sinistra 1 550 km
Balygyčan 400 km destra 1 353 km
Sugoj 347 km destra 1 300 km
Korkodon 476 km destra 1 228 km
Šamanicha 231 km destra 1 065 km
Popovka 356 km sinistra 1 058 km
Jasačnaja 441 km sinistra 970 km
Zyrjanka 299 km sinistra 958 km
Ožogina 523 km sinistra 888 km
Sjapjakine 301 km destra 804 km
Kamenka 80 km destra 749 km
Slëzovka 128 km destra 715 km
Sededema 567 km sinistra 709 km
Berëzovka 517 km destra 559 km
Krestovka 136 km destra 393 km
Omolon 1 114 km destra 282 km
Anjuj 8 km destra 153 km

Portate medie mensili modifica

Portata media mensile (in m³)
Stazione idrometrica: Kolymskoye (1978-1994)
Fonte: KOLYMA - KOLYMSKOYE; Anadyr Kolyma, SHI

Caratteristiche del bacino modifica

Il bacino del Kolyma ha un clima continentale estremo, dove si raggiungono temperature minime invernali fra le più basse dell'emisfero settentrionale del pianeta; a causa di ciò, il fiume è sigillato dal ghiaccio per la maggior parte dell'anno (mediamente, da ottobre a maggio-giugno). Gran parte del bacino del fiume è inoltre interessato da permafrost.

L'intero bacino è ricco di risorse minerarie (in particolare metallifere).

Storia modifica

Il fiume Kolyma attraversa una delle regioni più fredde ed inospitali della Siberia. Negli anni dello Stalinismo tale regione era sede di uno dei più importanti e conosciuti (almeno a partire dall'apertura degli archivi da parte di Nikita Chruščёv) campi di lavoro (Gulag), essenzialmente costruiti per lo sfruttamento delle abbondanti risorse minerarie (soprattutto l'oro). Tra gli internati, molti intellettuali e personaggi noti, come Aleksandra Sokolovskaja, prima moglie di Trotskij e lo scrittore Varlam Tichonovič Šalamov, che romanzò[4] le drammatiche vicende dei campi di lavoro nel libro I racconti di Kolyma. Nella Kolyma, secondo le cifre riportate dallo Storico Robert Conquest, dagli anni trenta ai primi cinquanta morirono circa tre milioni di deportati.[5]. Alle durissime condizioni di vita dei deportati si riferisce l'espressione entrata nel parlare corrente: "Nel Kolyma era peggio".[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ https://www.britannica.com/eb/article-9045959/Kolyma-River
  2. ^ http://encyclopedia.jrank.org/Cambridge/entries/043/Kolyma-River.html Archiviato il 21 novembre 2007 in Internet Archive.
  3. ^ Questo valore indica la distanza del punto di confluenza del fiume dalla foce della Kolyma
  4. ^ I racconti di Kolyma, pp.155-158 (da P.Sinatti, Alcune note sulla Kolyma). Sinatti è ricordato, a proposito di una conversazione su Šalamov con Gustaw Herling, in Mauro Martini, Oltre il disgelo: la letteratura russa dopo l'URSS, B.Mondadori 2002, p.57
  5. ^ Robert Conquest, Il Grande Terrore, traduzione di Adriana Valori Piperno, Rizzoli, 2006, pp. 771, cap. 15, ISBN 88-17-25850-4.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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