La ragazza con la valigia

film del 1961 diretto da Valerio Zurlini

La ragazza con la valigia è un film del 1961 diretto da Valerio Zurlini, presentato in concorso al 14º Festival di Cannes.[1]. Ha ricevuto ai David di Donatello un David Speciale per la migliore interpretazione femminile di Claudia Cardinale.

La ragazza con la valigia
Claudia Cardinale (Aida)
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1961
Durata113 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,85:1
Generedrammatico
RegiaValerio Zurlini
SoggettoLeonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Giuseppe Patroni Griffi, Valerio Zurlini
SceneggiaturaLeonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Giuseppe Patroni Griffi, Valerio Zurlini
ProduttoreMaurizio Lodi-Fè
Casa di produzioneTitanus
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaTino Santoni
MontaggioMario Serandrei
MusicheMario Nascimbene (clavicembalo solista: Bruno Nicolai)
ScenografiaFlavio Mogherini
CostumiMaria Baronj, Gaia Romanini
TruccoGiovanni Ranieri
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il film è stato poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare[2].

Trama modifica

La storia si svolge in estate tra Parma e la Riviera romagnola. Aida Zepponi è stata sedotta da Marcello, che ha conosciuto a Riccione, un dongiovanni che le ha fatto false promesse e, dopo essersi divertito, non sa come disfarsi di lei. Aida è rimasta sola e non sa come fare, anche perché per stare con Marcello ha lasciato il suo ragazzo, Piero, leader di un gruppo musicale.

Marcello, che le ha dato un falso cognome, quando se la vede davanti a casa prova a liberarsene mandandole incontro suo fratello sedicenne, Lorenzo. Ma il ragazzo, pur non rivelandole la verità prima è impietosito da Aida, poi prende una cotta per lei. Per trattenerla in città, e poterla frequentare, Lorenzo inventa una serie di bugie in casa. Ma la zia si accorge del suo cambiamento: sta spesso fuori casa, chiede dei soldi, non studia.

Una sera Lorenzo va all'albergo dove ha procurato una stanza ad Aida, usando il denaro chiesto alla governante. Rimane ben oltre la mezzanotte con lei ed un gruppo di persone che ha appena conosciuto. Al ritorno a casa riceve una brutta sorpresa: la zia è rimasta sveglia e lo ha aspettato. Gli molla un ceffone, lo manda a letto e gli proibisce di uscire la sera. Impone alla governante di non dargli più dei soldi. Ma Lorenzo non riesce a togliersi Aida dalla testa.

 
Corrado Pani (Marcello) e Jacques Perrin (Lorenzo)

Il giorno dopo Aida si sente libera di dire a Lorenzo una cosa di sé che non ha mai detto: è madre di un bambino. Suo figlio sta facendo le vacanze in una colonia estiva a Riccione. Lo sguardo di Lorenzo si fa buio. Ma anche Aida non sa tutta la verità su Lorenzo. Si incarica di dirglielo il parroco don Pietro, amico di famiglia: Lorenzo è il fratello minore di Marcello. Dopodiché il parroco chiede ad Aida di lasciare Parma.

Tornata in Riviera, Aida si reca nello stabilimento balneare di Rimini dove lavora Piero e, semplicemente, gli propone di lavorare. Ma Piero si sente ancora offeso per essere stato lasciato, le dà uno schiaffo e la manda via. Romolo, un suo amico, attratto dall'avvenenza di Aida, la ferma e le offre da bere, passando il resto del pomeriggio con lei. Romolo promette anche di farle fare un provino la sera stessa. Ma Aida non gli crede. L'uomo allora le offre 20.000 lire, che Aida, dopo qualche esitazione, accetta.

Ma Lorenzo è sempre sulle sue tracce: ha preso un treno da Parma per raggiungerla. La trova proprio mentre è con Romolo. Tra i due nasce una colluttazione. Lorenzo prende dei pugni, ma riesce anche a colpire l'uomo, che poi è fermato da altre persone. Quella sera, all'imbrunire, Aida e Lorenzo sono soli sulla spiaggia. Tra di loro c'è il primo bacio.

La notte Aida accompagna alla stazione Lorenzo, che deve ripartire per Parma. Sono quasi le due. Lorenzo saluta la donna e le lascia una busta. Le spiega che ha voluto scrivere delle cose che non è mai riuscito a dirle. Quando Lorenzo se ne va, Aida apre la busta ma ci trova dei soldi. Anche Lorenzo, quindi, ha deciso di non rivederla più. Aida rimane immersa nei suoi pensieri mentre il treno di Lorenzo parte. Poi esce dalla stazione e si mette a camminare senza una meta.

Colonna sonora modifica

Il commento musicale del film è di Mario Nascimbene, con Bruno Nicolai al clavicembalo e Mario Gangi alla chitarra.

La colonna sonora comprende l'aria Celeste Aida dall'opera di Giuseppe Verdi, cantata da Beniamino Gigli, e le seguenti canzoni:

Critica modifica

«Una sorta di Traviata adriatica... iniziazione sentimentale raccontata con pudore e limpidezza... uno dei film più raffinati e incisivi di Zurlini... due interpreti indimenticabili.» *** [3]

Note modifica

  1. ^ (EN) Official Selection 1961, su festival-cannes.fr. URL consultato l'11 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  2. ^ Rete degli Spettatori
  3. ^ Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, ed. 2002.

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