Lara Comi

politica italiana

Lara Comi (Garbagnate Milanese, 18 febbraio 1983) è una politica italiana, eurodeputata al Parlamento europeo dal 2009 al 2019 e dal novembre 2022.

Lara Comi
Lara Comi

Eurodeputata
LegislaturaVII, VIII, IX (dal 07/11/2022)
Gruppo
parlamentare
Partito Popolare Europeo
CircoscrizioneItalia nord-occidentale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
FI (2002-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie
UniversitàUniversità commerciale Luigi Bocconi
ProfessioneBrand Manager

Biografia modifica

Comi ha conseguito la laurea triennale nel 2005 in Economia dei mercati e delle imprese all'Università Cattolica[senza fonte]; nel 2007 ha conseguito la laurea specialistica in Economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie all'Università Bocconi di Milano[senza fonte]. Dopo aver effettuato un tirocinio presso il consolato dell'Uruguay in Italia, ha svolto a seguito della laurea uno stage presso Beiersdorf Italia ed è stata per un anno (2008-2009) brand manager per Giochi Preziosi[1].

Attività politica modifica

Portavoce di Forza Italia a Saronno dal 2002 al 2005, diviene assistente di Mariastella Gelmini e nel 2004 a 21 anni coordinatrice nella regione Lombardia di Forza Italia Giovani[2]. Alle elezioni politiche del 2008 è candidata alla Camera dei Deputati nel collegio Lombardia 1, risultando terza non eletta. Alle elezioni europee del 2009 è eletta nella circoscrizione Italia nord-occidentale per Il Popolo della Libertà con 63 158 preferenze. Nella VII legislatura del Parlamento Europeo è membro della Delegazione per le relazioni con l'Afghanistan (2009-2010), della Delegazione all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana (2010-2014), della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Messico (2010-2014), della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (2012-2014)[3].

A marzo 2012 è stata eletta coordinatore PdL della provincia di Varese[4]. Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia[5].

Alle elezioni europee del 2014, candidata per Forza Italia nella circoscrizione Italia nord-occidentale, viene rieletta con 83 987 preferenze. Viene scelta dai colleghi come vicepresidente del Gruppo PPE all'Europarlamento[6]. Ricopre il ruolo di membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti[3].

Nel 2016 fonda l'associazione "Siamo Italiani" insieme agli europarlamentari forzisti Salvatore Cicu e Aldo Patriciello.[7]

Alle elezioni europee del 2019 si ricandida nel nord-ovest con Forza Italia ottenendo 32 365 preferenze e risultando la prima dei non eletti.[8] Durante la campagna elettorale viene coinvolta in un'inchiesta relativa a presunti finanziamenti illeciti.[9] Berlusconi, eletto anche nel sud e nelle isole, opterà per mantenere il proprio seggio nel nord-ovest escludendola in tal modo dall'europarlamento.[10] In seguito a tale decisione Lara Comi ha dichiarato: "Ho comunicato la mia decisione irrevocabile di voler essere libera da ogni incarico politico o nell'ambito dell'attività del Parlamento Europeo perché voglio difendermi dalle accuse che mi sono state mosse, senza avvalermi dell'immunità parlamentare"[11]. Il 7 novembre 2022 rientra al Parlamento Europeo subentrando a Silvio Berlusconi (eletto al Senato della Repubblica).[12]

Procedimenti giudiziari modifica

Diffamazione modifica

A seguito della puntata del 24 gennaio 2013 della trasmissione televisiva Servizio pubblico viene querelata per diffamazione aggravata da Roberto Soffritti. Comi aveva chiesto ad Antonio Ingroia, fondatore e capo della lista Rivoluzione Civile, delucidazioni sulla candidatura di Soffritti, sostenendo sulla base di non meglio precisate informazioni che Soffritti fosse una persona poco limpida, con un background di tipo mafioso, che avrebbe fatto fallire la Coopcostruzioni e che sarebbe stato condannato per questi fatti[13][14]. In realtà l'ex sindaco di Ferrara era incensurato e l'unico procedimento penale che lo coinvolse fu archiviato per "l'assoluta trasparenza e il rigoroso rispetto delle regole da parte dell'amministrazione comunale guidata da Soffritti"[15]. L'eurodeputata scelse di avvalersi dell'immunità da europarlamentare per il processo per diffamazione aggravata; l'immunità venne concessa dal Parlamento Europeo per alzata di mano nella Seduta Plenaria del 14 gennaio 2014, anche in considerazione del fatto che la Comi ha espresso ripetutamente e pubblicamente le sue scuse a Soffritti[16]. Il giudice civile, comunque, ha negato alla Comi l'utilizzo dell'immunità, in quanto non collegata alle dichiarazioni fatte; viene pertanto condannata ad un risarcimento pari a 30000 €[17].

Assunzione della madre al Parlamento Europeo modifica

Nel 2017, per aver assunto la madre come sua assistente dal 2009 al 2010, gli organi di controllo del Parlamento Europeo rilevano da parte sua una violazione di specifiche norme europee (modificate proprio nel corso del 2009) che vietano ai parlamentari di reclutare parenti[18]. Accetta di restituire ratealmente la somma impropriamente percepita per 126000 €, ammettendo un errore di interpretazione normativa commesso dal proprio ex-commercialista, di cui lei come personaggio pubblico si prende la responsabilità.[19][20][21] Questa vicenda non ha avuto per Lara Comi conseguenze di carattere giudiziale e penale.

Archiviazione dell'accusa di finanziamento illecito modifica

Il 15 maggio 2019 Lara Comi viene indagata per finanziamento illecito insieme al presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti nella maxi indagine della Direzione distrettuale Antimafia di Milano sulla presunta rete di corruzione che otto giorni prima aveva portato a 43 misure cautelari: all’imprenditore viene contestato un finanziamento da 31000 € a un'impresa in cui lei risulta essere socia.[22] Il 9 luglio 2021 l'accusa di finanziamento illecito viene definitivamente archiviata per entrambi dal GIP.

Mensa dei poveri modifica

A seguito di un filone dell’inchiesta "Mensa dei poveri", il 14 novembre 2019 viene arrestata e posta agli arresti domiciliari per accuse a vario titolo di corruzione, finanziamento illecito e truffa.[23][24] Dal 5 dicembre è di nuovo in libertà su decisione del Tribunale del Riesame di Milano.[25] Il 21 ottobre, al termine delle indagini, il Tribunale di Milano ha accolto le tesi della Procura della Repubblica, rinviandola a giudizio.[26][27] Nel luglio 2021 viene archiviata l'accusa di finanziamento illecito.[28] Il 2 ottobre 2023 viene condannata in primo grado di giudizio a 4 anni e 2 mesi per il presunto giro di tangenti: i giudici milanesi dispongono per lei anche l’interdizione dai pubblici uffici e l’incapacità di trattare con la pubblica amministrazione per 5 anni e le confiscano 28700 €.[29][30]

Truffa aggravata ai danni del Parlamento europeo modifica

Nel dicembre 2020, il GIP del Tribunale di Milano ordina il sequestro di 525000  alla Comi e, in solido, ad altre cinque persone, indagate per il reato di truffa aggravata volta al conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni del Parlamento europeo (art. 640-bis c.p.)[31]. Nel decreto di sequestro si legge che il gruppo avrebbe[32]:

«indotto in errore il Parlamento Europeo in ordine ai contratti stipulati e all’attività lavorativa prestata dall’assistente locale nominato dall’europarlamentare Laura Comi, procurandosi un ingiusto profitto con correlativo danno per l’istituzione comunitaria, consistente nei contributi erogati dal Parlamento per l’attività contrattualizzata, effettivamente prestata solo in minima parte»

Note modifica

  1. ^ Dichiarazione di interessi finanziari (PDF), su europarl.europa.eu. URL consultato l'8 febbraio 2013.
  2. ^ Lara Comi, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.  
  3. ^ a b Lara COMI
  4. ^ Lara Comi è stata eletta coordinatore provinciale del Pdl di Varese, su insubriatv.tv. URL consultato l'8 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  5. ^ Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE, su camera.it, Camera dei Deputati. URL consultato il 25 novembre 2013 (archiviato il 13 marzo 2022).
  6. ^ Lara Comi eletta vicepresidente del Gruppo PPE al Parlamento europeo, su legnanonews.com, LegnanoNews, 4 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  7. ^ Gabriele Maestri, Per Lara Comi, Siamo Italiani (ma non è un partito), su isimbolidelladiscordia.it, 9 luglio 2016. URL consultato il 13 agosto 2022.
  8. ^ Speciale Elezioni Ue: liste, candidati ed eletti in Italia - repubblica, su elezioni.repubblica.it. URL consultato l'11 giugno 2019.
  9. ^ Lara Comi indagata con il presidente di Confindustria Lombardia Bonometti, su milano.corriere.it, 15 maggio 2019.
  10. ^ Lara Comi: "Rinuncio all'Europarlamento per difendermi dalle accuse", su corriere.it, 11 giugno 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  11. ^ Lara Comi fuori dall'Europarlamento, tutta la verità: "La mia richiesta a Silvio Berlusconi", su liberoquotidiano.it. URL consultato l'11 giugno 2019.
  12. ^ Parlamento Ue comunica nomi nuovi eurodeputati italiani, su ansa.it, 7 novembre 2022. URL consultato il 16 maggio 2023.
  13. ^ Il video con le accuse di Lara Comi.
  14. ^ Marco Zatterin, L'eurodeputato in azione può diffamare, La Stampa, 15 gennaio 2014. URL consultato il 30 gennaio 2014 (archiviato il 3 ottobre 2023).
  15. ^ “Diffamò ex sindaco di Ferrara”. Ma Lara Comi chiede difesa dell’immunità, Il Fatto Quotidiano, 13 gennaio 2014. URL consultato il 30 gennaio 2014 (archiviato il 29 luglio 2021).
  16. ^ https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2014-0001+0+DOC+XML+V0//IT
  17. ^ Marco Zavagli, Lara Comi condannata a risarcire ex sindaco Ferrara. Lo definì “mafioso” in tv, Il Fatto Quotidiano, 7 novembre 2014. URL consultato il 17 ottobre 2016 (archiviato il 28 febbraio 2019).
  18. ^ Lo scandalo dei rimborsi Ue: sotto inchiesta anche altri deputati italiani, in rainews. URL consultato il 7 marzo 2017.
  19. ^ I sei europarlamentari italiani sotto accusa a Bruxelles per i rimborsi, in neXt Quotidiano, 7 marzo 2017. URL consultato il 7 marzo 2017.
  20. ^ Monica Rubino, Scandalo rimborsi Ue, Lara Comi: "Incarico di fiducia a mia madre, errore del mio commercialista", la Repubblica, 7 marzo 2017. URL consultato il 13 marzo 2017 (archiviato il 2 agosto 2021).
  21. ^ Alberto D'Argenio, Scandalo rimborsi alla Ue: così i partiti euroscettici hanno truffato Strasburgo, la Repubblica, 7 marzo 2017. URL consultato il 3 ottobre 2023 (archiviato il 27 giugno 2023).
  22. ^ Finanziamento illecito: indagati il presidente di Confindustria Lombardia e l'europarlamentare FI Lara Comi, TGcom24, 15 maggio 2019. URL consultato l'11 giugno 2019 (archiviato il 3 marzo 2021).
  23. ^ Tangenti, arrestata ex eurodeputata Lara Comi, in Il Corriere della Sera, 14 novembre 2019. URL consultato il 14 novembre 2019 (archiviato il 25 settembre 2022).
  24. ^ Le chat di Lara Comi con l'avvocato: "Ma i pm mi possono indagare?", su milano.corriere.it, 15 novembre 2019. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato il 25 settembre 2022).
  25. ^ Simona Carnaghi, Lara Comi torna libera: lo ha deciso il tribunale del Riesame, su MALPENSA24, 5 dicembre 2019. URL consultato il 7 dicembre 2019 (archiviato il 27 novembre 2020).
  26. ^ Tangenti: Caianiello patteggia 4 anni e 10 mesi a Milano, Milano, ANSA, 21 ottobre 2021. URL consultato il 3 ottobre 2023 (archiviato il 3 dicembre 2021).
  27. ^ Inchiesta “Mensa dei poveri”: Diego Sozzani andrà a processo. Caianiello patteggia 4 anni, su lastampa.it, La Stampa. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2021).
  28. ^ Luca De Vito, Archiviata l'indagine su finanziamento illecito per Lara Comi e Marco Bonometti. Resta l'accusa per corruzione e truffa all'Europarlamento, la Repubblica - Milano, 9 luglio 2021. URL consultato il 10 novembre 2022 (archiviato il 2 aprile 2023).
  29. ^ Redazione, Caso Mensa dei poveri, l'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi condannata a 4 anni e 2 mesi, su Open, 2 ottobre 2023. URL consultato il 2 ottobre 2023 (archiviato il 3 ottobre 2023).
  30. ^ Lara Comi è stata condannata per corruzione, fatture false e truffa, su ilpost.it, il Post, 2 ottobre 2023. URL consultato il 3 ottobre 2023 (archiviato il 3 ottobre 2023).
  31. ^ Davide Milosa, Lara Comi, sequestro per oltre mezzo milione di euro all’ex eurodeputata Fi e altri 5 indagati: «Truffa aggravata ai danni del Parlamento Ue», in Il Fatto Quotidiano, 17 dicembre 2020. URL consultato il 17 dicembre 2020 (archiviato il 17 dicembre 2020).
  32. ^ Sandro De Riccardis, Truffa all'Ue, sequestrati oltre 500 mila euro all'ex europarlamentare Lara Comi, in la Repubblica, 17 dicembre 2020. URL consultato il 17 dicembre 2020 (archiviato il 17 dicembre 2020).

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