Lasse Kjus

sciatore alpino norvegese

Lasse Kjus (Oslo, 14 gennaio 1971) è un ex sciatore alpino norvegese. Specialista delle prove veloci, ma in grado di ottenere risultati di rilievo anche in quelle tecniche, fu uno degli sciatori alpini più vittoriosi, conquistando tra l'altro la medaglia d'oro olimpica nella combinata a Lillehammer 1994, tre titoli mondiali, due Coppe del Mondo generali e una di specialità. Complessivamente vinse undici medaglie mondiali e cinque olimpiche, in tre specialità diverse.

Lasse Kjus
Lasse Kjus a Wengen nel 2006
Nazionalità Bandiera della Norvegia Norvegia
Altezza 180 cm
Peso 80 kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra Bærum SK
Termine carriera 2008
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 3 1
Mondiali 3 8 0
Mondiali juniores 1 2 2

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 2 trofei
Coppa del Mondo - Discesa 1 trofeo

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Durante i Mondiali del 1999 vinse medaglie in ogni specialità prevista dal programma (due ori e tre argenti), come Toni Sailer nel 1958 (allora erano però previste quattro prove).

Biografia modifica

Carriera sciistica modifica

Stagioni 1988-1994 modifica

Originario di Siggerud di Ski, Kjus iniziò a gareggiare all'età di otto anni[senza fonte] e debuttò in campo internazionale ai Mondiali juniores di Madonna di Campiglio 1988. In Coppa del Mondo ottenne il primo piazzamento di rilievo il 14 gennaio 1990 in Alta Badia, arrivando 7º nello slalom gigante della Gran Risa. Nella stessa stagione partecipò ai Mondiali juniores di Zinal 1990, dove vinse una medaglia in ognuna delle cinque gare disputate: un oro (nello slalom gigante), due argenti (nella discesa libera e nella combinata[senza fonte]) e due bronzi (nel supergigante e nello slalom speciale). Il 9 agosto 1990 colse a Mount Hutt il suo primo podio in Coppa del Mondo, in slalom gigante (2º); esordì quindi ai Campionati mondiali nella rassegna iridata di Saalbach-Hinterglemm 1991, classificandosi 10º nello slalom speciale, e ai Giochi olimpici invernali ad Albertville 1992, senza tuttavia concludere la prova di slalom gigante.

Ai Mondiali di Morioka 1993 vinse il suo primo titolo iridato, nella combinata, e si classificò 16º nello slalom gigante e 12º nello slalom speciale. Nel 1994 colse la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, imponendosi il 16 gennaio nella prestigiosa combinata dell'Hahnenkamm di Kitzbühel, e a fine stagione risultò vincitore della classifica di quella specialità, che tuttavia all'epoca non prevedeva l'assegnazione di una coppa di cristallo. Nello stesso anno partecipò ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, dove vinse la medaglia d'oro nella combinata, si classificò 18º nella discesa libera, 12º nel supergigante, 7º nello slalom gigante e non concluse lo slalom speciale.

Stagioni 1995-1998 modifica

Nella stagione 1994-1995 colse tre podi in Coppa del Mondo ma nessuna vittoria, mentre in quella 1995-1996 dominò il massimo circuito internazionale: vinse la Coppa del Mondo generale con oltre duecento punti di vantaggio sul secondo classificato, l'austriaco Günther Mader, e si aggiudicò dieci podi, con quattro vittorie tra le quali lo slalom gigante della Podkoren di Kranjska Gora il 21 dicembre e la discesa libera della Stelvio di Bormio il 29 dicembre. Sempre nel 1996 prese parte ai Mondiali della Sierra Nevada, dove vinse la medaglia d'argento nella combinata e si classificò 4º nella discesa libera, 6º nel supergigante, 4º nello slalom gigante e 10º nello slalom speciale.

Nella stagione 1996-1997 in Coppa del Mondo, nonostante quattro podi con due vittorie (tra le quali, per la seconda volta, quella della combinata di Kitzbühel), non andò oltre il 13º posto nella classifica generale; invece ai Mondiali di Sestriere vinse tre medaglie d'argento (nella discesa libera, nel supergigante e nello slalom gigante) e si classificò 5º nella combinata. Anche nel 1997-1998 in Coppa del Mondo rimase lontano dalle posizioni di vertice (ottenne quattro podi, tutti terzi posti), ma il 13 febbraio ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano 1998 divenne il primo sciatore alpino a vincere due medaglie nello stesso giorno[1], entrambe d'argento: al mattino nella discesa libera (che era stata rinviata di cinque giorni per maltempo[1]) e al pomeriggio nella combinata. In quella rassegna olimpica si classificò inoltre 9º nel supergigante e 8º nello slalom gigante.

Stagioni 1999-2002 modifica

Nella stagione 1998-1999 Kjus raggiunse l'apice della sua carriera in Coppa del Mondo: si aggiudicò la Coppa del Mondo generale con ventitré punti di vantaggio sull'altro grande campione della nazionale norvegese di quegli anni, Kjetil André Aamodt, la sua unica Coppa di specialità, quella di discesa libera, con oltre trecento punti in più del secondo classificato, l'austriaco Andreas Schifferer, e la classifica di combinata. Complessivamente conquistò undici podi, con sei vittorie; tra queste spiccarono alcune classiche dello sci alpino, come le discese libere della Oreiller-Killy di Val-d'Isère (il 12 dicembre), della Saslong della Val Gardena (il 18 dicembre), della Lauberhorn di Wengen (il 16 gennaio) e della Streif di Kitzbühel (il 22 gennaio), e la combinata del Trofeo del Lauberhorn di Wengen (il 17 gennaio). Sempre nel 1999 ai Mondiali di Vail/Beaver Creek ottenne una medaglia in tutte le gare in programma: l'oro nel supergigante e nello slalom gigante e l'argento nella discesa libera, nello slalom speciale e nella combinata. Nell'annata successiva non poté invece ripetersi, poiché gareggiò soltanto nel primo scorcio di stagione.

La stagione 2000-2001 fu l'ultima che vide Kjus ai vertici della Coppa del Mondo, con il terzo posto nella classifica generale (però con oltre settecento punti di distacco dal vincitore, l'austriaco Hermann Maier), il primo in quella della combinata e sei podi complessivi, con una vittoria (ancora nella combinata dell'Hahnenkamm). Ai Mondiali di Sankt Anton 2001 fu 4º nel supergigante e 7º nello slalom gigante. Nella stagione 2001-2002 in Coppa del Mondo non andò oltre al 6º posto assoluto, con tre podi (nessuna vittoria), ma ai XIX Giochi olimpici invernali di Salt Lake City 2002 vinse altre due medaglie, l'argento nella discesa libera e il bronzo nello slalom gigante; fu inoltre 5º nella combinata, mentre nel supergigante non terminò la prova.

Stagioni 2003-2008 modifica

Nella stagione 2002-2003 in Coppa del Mondo colse due podi, senza vittorie, e fu 31º in classifica generale, mentre ai Mondiali di Sankt Moritz vinse la sua ultima medaglia iridata, l'argento nella combinata, si classificò 13º nella discesa libera, 9º nel supergigante e non completò lo slalom gigante. Nella stagione 2003-2004 tornò alla vittoria in Coppa del Mondo, imponendosi tra l'altro nella discesa libera di Kitzbühel, e fu 8º nella classifica generale con cinque podi complessivi. Nella stagione seguente 2004-2005 ottenne le sue ultime vittorie e i suoi ultimi podi in Coppa del Mondo: vinse lo slalom gigante della Birds of Prey di Beaver Creek (il 4 dicembre) e salì per l'ultima volta in carriera sul podio il 10 marzo, vincendo la discesa libera di Lenzerheide. Partecipò anche ai Mondiali di Bormio 2005, classificandosi 33º nella discesa libera, 11º nel supergigante, 6º nella combinata e non completando lo slalom gigante.

I XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 furono l'ultima presenza olimpica di Kjus, nella quale si piazzò 14º nella discesa libera, 14º nel supergigante, 18º nello slalom gigante e non concluse la combinata. Si ritirò dalla Coppa del Mondo al termine di quella stagione; fu per l'ultima volta al cancelletto di partenza in occasione del supergigante di Åre del 16 marzo, che chiuse al 13º posto. Nel marzo del 2008 prese parte ancora ad alcune gare locali in Norvegia, fino al definitivo ritiro avvenuto il 31 marzo ad Hafjell in occasione dei Campionati norvegesi 2008.

Altre attività modifica

Dopo il ritiro dalle competizioni si è dedicato all'imprenditoria nel settore dell'abbigliamento sportivo[2].

Palmarès modifica

Olimpiadi modifica

Mondiali modifica

Mondiali juniores modifica

Coppa del Mondo modifica

Coppa del Mondo - vittorie modifica

Data Località Paese Specialità
16 gennaio 1994 Kitzbühel   Austria KB
2 dicembre 1995 Vail   Stati Uniti SG
21 dicembre 1995 Kranjska Gora   Slovenia GS
29 dicembre 1995 Bormio   Italia DH
6 marzo 1996 Kvitfjell   Norvegia DH
26 gennaio 1997 Kitzbühel   Austria KB
2 marzo 1997 Kvitfjell   Norvegia DH
12 dicembre 1998 Val-d'Isère   Francia DH
18 dicembre 1998 Val Gardena   Italia DH
16 gennaio 1999 Wengen   Svizzera DH
17 gennaio 1999 Wengen   Svizzera KB
22 gennaio 1999 Kitzbühel   Austria DH
10 marzo 1999 Sierra Nevada   Spagna DH
21 gennaio 2001 Kitzbühel   Austria KB
19 dicembre 2003 Val Gardena   Italia SG
22 gennaio 2004 Kitzbühel   Austria DH
4 dicembre 2004 Beaver Creek   Stati Uniti GS
10 marzo 2005 Lenzerheide   Svizzera DH

Legenda:
DH = discesa libera
SG = supergigante
GS = slalom gigante
KB = combinata

Campionati norvegesi modifica

Statistiche modifica

Podi in Coppa del Mondo modifica

Stagione/Specialità Discesa libera Supergigante Slalom gigante Slalom speciale Combinata[5] Podi totali
1990 0
1991 1 1 2
1992 0
1993 1 1 2
1994 1 1 1 3
1995 1 1 1 3
1996 2 1 1 1 1 1 3 10
1997 1 2 1 4
1998 3 1 4
1999 5 2 1 1 1 1 11
2000 1 1
2001 1 2 1 1 1 6
2002 1 1 1 3
2003 1 1 2
2004 1 1 1 2 5
2005 1 1 1 1 4
2006 0
2007 stagione non disputata
2008 stagione non disputata
Totale 10 7 6 2 4 6 2 7 1 0 0 1 4 6 4 60
23 12 10 1 14

Note modifica

  1. ^ a b Scheda CIO, su olympic.org. URL consultato il 9 dicembre 2014.
  2. ^ (EN) "About" su kjus.com, su kjus.com. URL consultato il 9 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2014).
  3. ^ (EN) Lasse Kjus - Results - National Championships, su fis-ski.com, Federazione Internazionale Sci. URL consultato il 20 agosto 2021.
  4. ^ (NO) Alpint – Norgesmestere, su snl.no, Store norske leksikon. URL consultato l'11 settembre 2022.
  5. ^ Incluse le gare nella formula della supercombinata.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN293562320 · ISNI (EN0000 0003 9942 0701 · LCCN (ENno2013098278 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013098278