Leonida di Rodi (in greco antico Λεωνίδας; Rodi, 188 a.C.II secolo a.C.) è stato un atleta greco antico.

Biografia modifica

Fu uno degli atleti più famosi dei giochi olimpici antichi, nell'ambito delle gare di corsa.[1] Gareggiò nei giochi olimpici del 164 a.C., vincendo tre diverse gare: lo stadion, il diaulo e l'oplitodromia. Conquistò poi le stesse tre gare nelle seguenti tre olimpiadi disputatesi negli anni 160 a.C., 156 a.C. e 152 a.C., queste ultime all'età di 36 anni. Il suo record di 12 titoli alle olimpiadi non venne mai battuto nell'antichità[2] ed è rimasto a lungo imbattuto anche nella storia dei giochi olimpici moderni, fino al 2016, quando il nuotatore statunitense Michael Phelps ha raggiunto i 13 titoli olimpici individuali tra i 23 da lui conquistati (che comprendono anche le competizioni in staffetta, non contemplate nello sport della Grecia antica).[3]

Leonida fu famoso non solo per il numero insuperabile di vittorie, ma per la sua versatilità come corridore. Le gare a lui congeniali si basavano sulla velocità e la forza in misura diversa: lo stadion (corsa di 200 m.) e il diaulo (400 m) erano più adatti ai velocisti, mentre l'oplitodromia, un diaulo eseguito indossando un'armatura in bronzo e scudo, richiedeva più forza muscolare e resistenza. Filostrato l'ateniese scrisse nel suo Gymnastikos che la versatilità di Leonida rese obsolete tutte le teorie precedenti di allenamento dei corridori.[4]

Note modifica

  1. ^ Michael Lahanas, Famous Ancient Greek Athletes, su mlahanas.de. URL consultato il 27 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
  2. ^ John E. Findling e Kimberly D. Pelle, Encyclopedia of the Modern Olympic Movement, Greenwood Press, 2004, pp. xxxv, ISBN 0-313-32278-3.
  3. ^ James Masters CNN, Michael Phelps makes history to win 22nd gold, su CNN. URL consultato il 12 agosto 2016.
  4. ^ Lucio Flavio Filostrato, Gymnastikos, p. 33.

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