Leopoldo Fregoli

attore, sceneggiatore e trasformista italiano

Leopoldo Fregoli (Roma, 2 luglio 1867Viareggio, 26 novembre 1936) è stato un trasformista, attore, regista e sceneggiatore italiano.

Leopoldo Fregoli

È ricordato per la sua abilità nel trasformismo scenico che gli consentiva di cambiare in pochi secondi la caratterizzazione del personaggio che andava a interpretare. È considerato l'inventore del trasformismo teatrale ed il trasformista per antonomasia.

Biografia modifica

 
Fregoli nel periodo in cui era soldato
 
Locandina di Fregoli del 1900

Figlio di una famiglia di modeste ma dignitose condizioni (il padre era maggiordomo del Conte Luigi Pianciani, primo sindaco di Roma), orfano di madre dall'età di cinque anni, fin dall'adolescenza, Fregoli, pur cambiando molti lavori, iniziò a frequentare alcune compagnie teatrali e fece diverse esibizioni come comico, illusionista e anche cantante.

Durante il servizio militare, svolto in parte a Massaua (Eritrea), diede vita ad alcuni spettacoli, esibendosi con numeri di magia e monologhi teatrali. Per via dello scarsissimo numero di attori fu costretto a coprire da solo diversi ruoli, con molti cambi d'abito e di carattere. Nacque così il genere di spettacolo su cui costruì la sua carriera artistica: il trasformismo.[1] Negli ultimi mesi del 1890 tornò a Roma ricominciando dalla gavetta nei locali romani. Notato da un influente impresario teatrale debuttò ufficialmente nel marzo 1891 presso il Cafè-chantant "Esedra"[2]

Nel 1892 fondò una compagnia teatrale (Compagnia di Varietà Internazionale) con la quale, nel giro di un biennio, fece spettacoli in tutta Italia[3] sfruttando le sue doti di trasformista e l'abilità di cambiare voce, abiti e modo di muoversi con frenetica velocità. Nel 1893 si sposò con Velia, una ragazza conosciuta un anno prima a Livorno durante una sua tournée.[4]

Nel 1894 debuttò all'estero presso il teatro Principal di Barcellona, dando poi vita ad una tournée spagnola che toccò le città di Madrid, Siviglia, Cordova, Valencia e Xeres[5] Tra il giugno 1895 e il febbraio 1896 fece una tournée in America Latina esibendosi in Argentina, Brasile e Uruguay, poi nel maggio del 1896 debutta negli Stati Uniti dove rimarrà in tournée per 6 mesi[6].

Nel marzo 1897 Fregoli si trasferì a Londra, andando in scena al teatro "Alhambra". Nello stesso anno tornò in sudamerica per poi riprendere la via dell'Europa a settembre[7]. Verso la fine del 1897, durante un suo spettacolo al teatro "Des Cèlestins" di Lione, Fregoli conobbe i fratelli Lumière[8], dai quali ereditò subito la passione per il neonato cinematografo. Dopo aver acquistato un apparecchio di proiezione realizza dei corti che propone durante i suoi spettacoli per molti anni, divenendo tra i primi a portare in teatro la nuova invenzione, che lui ribattezzò Fregoligraph[9]. Fino al 1905 interpretò e diresse molte pellicole.

Nel settembre 1898 si trasferì ad Asti dove fece costruire dall'Impresa Luigi Scialuga una villa alla quale dette il nome della moglie Velia[10]. Nel dicembre del 1898 tornò a fare tappa nella sua città, Roma, esibendosi in uno dei più bei teatri della capitale: Il "Valle". La sera del debutto il teatro era gremito in ogni ordine di posti e, tra il pubblico, sedevano importanti personalità del mondo letterario, teatrale ed istituzionale. Tra questi spiccava Eleonora Duse, che espresse il desiderio di conoscere personalmente Fregoli, che dopo lo spettacolo la raggiunse per riceverne gli elogi[11].

«...Eleonora Duse, si sa, non andava mai sopra un palcoscenico, quando non recitava. Manifestò, però, il desiderio di conoscermi e di parlarmi ed io, prima della fine dello spettacolo, mi recai per pochi minuti nel suo palco di proscenio. Con una voce soavissima, indimenticabile, mi disse parole che conservo gelosamente, come un tesoro, dentro di me. In un suo "bravo Fregoli" mi parve fosse l'essenza più pura di tutti gli elogi e di tutti gli applausi che m'erano stati elargiti nelle diverse parti del mondo.»

 
Fregoli mentre interpreta un ruolo femminile
 
Fregoli nell'interpretazione di un orientale

Nei primi anni del 1900 intraprese spettacoli e tournée in tutta Italia e all'estero, raggiungendo l'apice della sua carriera e della sua fama internazionale. In quegli anni furono numerose le sue tournée italiane, che toccarono i più prestigiosi teatri dell'epoca ed ebbero sempre un enorme successo. Si esibì inoltre in alcuni importanti teatri in varie città del mondo, tra le quali:Marsiglia, Bruxelles, Lisbona, Londra, San Pietroburgo, New York, Città del Messico, Barcellona, Berlino, Vienna, Rio de Janeiro, Madrid, Tunisi, Il Cairo, Buenos Aires, Tripoli, Parigi, Algeri e Montevideo.

Nel 1906 incise un disco 78 giri presso la neonata "Società Italiana di Fonotipia" di Milano per la relativa collana "serie dei grandi cantanti comici italiani"[13]. Il 16 giugno 1909, sull'onda del suo incredibile successo mondiale, venne invitato ad esibirsi nella sala pia del Vaticano. Venne poi ricevuto in udienza dal pontefice Pio X[14]. Nel dicembre 1911 si separò dal suo storico impresario Giuseppe Paradossi, passando l'incarico al suo amico d'infanzia Virgilio Crescenzi. La gestione Crescenzi si rivelò disastrosa, tanto che questi improvvisamente scappò, lasciando un deficit finanziario di 500.000 lire, cifra enorme per l'epoca[15].

Nel 1913, dopo soli due anni dall'addio a Paradossi, Fregoli era sul lastrico. Dopo lo sconforto iniziale sfruttò il suo talento artistico per uscire da quella situazione; organizzò subito una nuova tournée in Spagna, anche in città dove non si era mai esibito. Si esibì a Trieste presso il teatro "Politeama Rossetti", a Roma al teatro "Costanzi" e al "Politeama" di Napoli. Vendette inoltre Villa Velia, la sua casa di Asti dove abitava dal 1898. In breve tempo riuscì a risollevarsi (ma mai del tutto, a causa del periodo bellico) e riprese a pieno regime le sue tournée internazionali, tra le quali toccò per la prima volta anche Cuba.

Nel maggio 1915 intraprese una nuova tournée sudamericana che durò all'incirca un anno. Nel 1916 si esibì a Parigi nei teatri "Bernhardt" e "Belleville". Tra il 1918 e il 1919 Fregoli accarezzò più volte l'idea di ritirarsi dalle scene, fermando per diversi mesi le sue attività artistiche. Ritornerà invece in scena nel marzo 1919 con una serie di esibizioni a Napoli presso il teatro "Politeama Giacosa"[16]. Tra il 1920 e il 1924 si esibì in diverse tournée italiane ed europee, per poi tornare in sudamerica nel 1925.

Nel febbraio del 1925, in Brasile, Fregoli mise in scena l'ultimo spettacolo della sua vita e nell'aprile dello stesso anno annunciò il suo ritiro dalle scene. In breve tempo vendette tutto il suo materiale scenico e si ritirò a vita privata nel buen retiro di Viareggio, dove morì il 26 novembre 1936, all'età di 69 anni.

Venne in un primo momento sepolto a Viareggio, ma per volontà familiari nel 1938 le spoglie vennero trasferite a Roma nel cimitero del Verano.[17] L'epitaffio «QVI / LEOPOLDO FREGOLI / COMPÌ / LA SVA VLTIMA TRASFORMAZIONE»[18] fu ideato da Fregoli quando aveva trentotto anni.[19]

Teatro modifica

 
Fregoli in Camaleonte

Elenco dei numeri teatrali a partire dalle rappresentazioni quando era militare in Africa.

  • Camaleonte (1889)
  • Le educande di Sorrento (1889)
  • Pipelet (1891)
  • Mimì (1891)
  • Maestri d'operetta (1891)
  • Debutto della principessa Pignatelli (1892)
  • Pozzo fa 'u prevete? (1892)
  • Esperimenti di negromanzia e illusionismo moderno (1892)
  • Arrivo del professor Sambajon (1892)
  • Gran via (1892)
  • Do-Re-Mi-Fa (1893)
  • Eden-concerto (1894)
  • El mi ladron (1895)
  • Dorotea (1895)
  • Eldorado (1895)
  • Histoire d'un Pierrot (1897)
  • L'ape (1897)
  • Relampago o Il cameriere lampo (1898)
  • Le nozze di Pierrot (1899)
  • Una notte d'amore (1900)
  • La ragnatela (1900)
  • L'onestà (1902)
  • Faustino (1904)
  • Fregolineide (1905)
  • Le théatre à l'envers (1910)
  • Salamina (1912)

Filmografia modifica

Fratelli Lumière modifica

Sono noti quattro film interpretati da Fregoli e realizzati dai fratelli Lumière.

  • Partie de cartes (1897)[22]
  • Danse serpentine [I] (1897)[23][24]
  • Après le lancement: sortie des invités et du public (1899)[25]
  • La poupée - acte I. Choeur des prêtres e La poupée - acte III. La poupée (1897-1901)[26][27]

Serie Fregoli modifica

 
Immagine da Segreto per vestirsi (con aiuto)

La serie fregoli è un insieme di 28 brevi spezzoni, solo in parte attribuibili a Fregoli e che furono realizzati negli ultimi anni dell'Ottocento (1897-1899); la numerazione presentata è quella adottata dalla Cineteca Nazionale.[17][28]

1. Fregoli retroscena o Fregoli donna[29]

3. Fregoli in palcoscenico o Fregoli barbiere maldestro[30]

6. Burla al marito[31]

10, 11 e 23. Fregoli al restaurant[32]

13. Pere cotte[33]

14. Fregoli barbiere mago[34]

15. La serenata di Fregoli o Fregoli in campagna[35]

16. Fregoli maestro di musica[36]

18. Fregoli trasformista[37]

19 e 20. Fregoli soldato[38]

21. Burla al marito 2[39]

24. Fregoli e signora al ristorante[40]

25. Segreto per vestirsi (con aiuto) o Fregoli dietro le quinte 1[41]

26. Fregoli retroscena 2[42]

27 e 28. Fregoli giochi di prestigio[43]

Opere modifica

  • Fregoli raccontato da Fregoli. Le memorie del mago del trasformismo, Milano, Rizzoli, 1936.

Una prima autobiografia Memorie della mia vita fu pubblicata a puntate sulla rivista Scenario tra il 1934 e il 1935.[44]

Citazioni e riferimenti modifica

 
Alberto Sordi in Gran varietà

Il sostantivo Fregoli è utilizzato per indicare chi «cambia rapidamente opinione a seconda delle circostanze, trasformista»;[48] con fregolismo si indica il trasformismo teatrale, ma anche il trasformismo politico.[49]

La sindrome di Fregoli (indicata anch'essa come fregolismo) è un disturbo mentale caratterizzato dall'identificazione di persone estranee come persone note che abbiano alterato la propria fisionomia.[50]

Note modifica

  1. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.2 Pag.30.
  2. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.3 Pag.41
  3. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.3 Pag.43
  4. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.3 Pag.46.
  5. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.4 Pag.55/57
  6. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.5/6 Pag.60/88
  7. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.6 Pag.93/94
  8. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.6 Pag.96
  9. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.6 Pag.97
  10. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.7 Pag.105
  11. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.7 Pag.110
  12. ^ vedi bibliografia-"Fregoli raccontato da Fregoli", Leopoldo Fregoli-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.7 Pag.110
  13. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.10 Pag.158
  14. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.10 pag.164
  15. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.11 Pag.173/174
  16. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.12 Pag.183
  17. ^ a b Leopoldo Fregoli e gli esordi del cinematografo in Italia, su Portale cinema muto italiano. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  18. ^ Foto in Leopoldo Fregoli, su ARTOUR. URL consultato il 30 settembre 2023.
  19. ^ U. Ojetti, Sul palcoscenico di Fregoli, in I capricci del conte Ottavio, II, Milano, Treves, 1909, p. 247.
  20. ^ (EN) Fregoli the Protean Artiste, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 30 settembre 2023.
  21. ^ (EN) L'Homme-Protèe, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 30 settembre 2023.
  22. ^ Partie de cartes, su L’œuvre cinématographique des frères Lumière. URL consultato il 30 settembre 2023.
  23. ^ Danse serpentine, [I], su L’œuvre cinématographique des frères Lumière. URL consultato il 30 settembre 2023.
  24. ^ DANSE SERPENTINE 765 N° 1 (FREGOLI), su IlCinemaRitrovato. URL consultato il 30 settembre 2023.
  25. ^ Après le lancement : sortie des invités et du public, su L’œuvre cinématographique des frères Lumière. URL consultato il 30 settembre 2023.
  26. ^ “La poupée”, acte I. Choeur des prêtres, su L’œuvre cinématographique des frères Lumière. URL consultato il 30 settembre 2023.
  27. ^ “La poupée”, acte III. La poupée, su L’œuvre cinématographique des frères Lumière. URL consultato il 30 settembre 2023.
  28. ^ Colagreco 2002, pp. 62-66.
  29. ^ Fregoli retroscena [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  30. ^ Fregoli in palcoscenico [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  31. ^ Burla al marito 1 [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  32. ^ Fregoli al restaurant [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  33. ^ Pere cotte [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  34. ^ Fregoli barbiere [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  35. ^ La serenata di Fregoli [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  36. ^ Maestri di musica (Rossini, Wagner, Verdi, Mascagni), [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  37. ^ Fregoli trasformista [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  38. ^ Fregoli soldato 1 [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  39. ^ Burla al marito 2 [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  40. ^ Fregoli e signora al ristorante [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  41. ^ Segreto per vestirsi (con aiuto) [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  42. ^ Fregoli retroscena 2 [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  43. ^ Fregoli giochi di prestigio 1 [1897-1899], su Vimeo. URL consultato il 30 settembre 2023.
  44. ^ L. Fregoli, Memorie della mia vita, in Scenario, 1934-1935. URL consultato il 30 settembre 2023.
  45. ^ Gran Varietà, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.
  46. ^ Zio paperone e il fotofregoli, in Topolino, 27 maggio 1973.
  47. ^ Rassegna stampa, su Apriteilsipario (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007)..
  48. ^ M. Castoldi e U. Salvi, Parole per ricordare. Dizionario della memoria collettiva, Zanichelli, 2003, p. 159.
  49. ^ fregolismo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  50. ^ Fregoli, sindrome di, in Dizionario di medicina, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. URL consultato il 1º ottobre 2023.

Bibliografia modifica

  • L. Colagreco, Il cinema negli spettacoli di Leopoldo Fregoli (PDF), in Bianco & Nero, n. 3-4, maggio-agosto 2002, pp. 40-67. URL consultato il 30 settembre 2023.
  • L. Colagreco, L'avventura cinematografica di Leopoldo Fregoli, in A. Bernardini e Adriano Aprà (a cura di), Storia del cinema italiano, II - 1895/1911, Venezia, Marsilio/Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, 2018, ISBN 978-88-317-4962-6.
  • L. Colagreco, Scheda su Leopoldo Fregoli e il Fregoligraph, in A.M. Monteverdi e A. Balzola (a cura di), Le arti multimediali digitali. Storie, tecniche, linguaggi, etiche ed estetiche delle arti del nuovo millennio, Milano, Garzanti, 2004, ISBN 8811600170.
  • L. Fregoli, Fregoli raccontato da Fregoli Le memorie del mago del trasformismo, Milano, Rizzoli e C., 1936.
  • L. Fregoli e A. Brachetti, Fregoli raccontato da Fregoli - Le memorie del mago del trasformismo, Firenze, Florence Art, 2007, ISBN 9788886809979.
  • F. Liberati, Leopoldo Fregoli biografia aneddotica, Palermo, Salvatore Biondo.
  • O. Mercatali, Fregoli dal Caffè Concerto al Teatro, Roma, Perino, 1893. URL consultato il 30 settembre 2023.
  • V. Ottolenghi, Fregoli, in Enciclopedia dello Spettacolo, V, Roma, Le Maschere, 1962.
  • J. Pantieri, Cinema e comicità in Italia, Roma, Museo internazionale del cinema e dello spettacolo, 1994.
  • G. Piccini (Jarro), Vita di Leopoldo Fregoli, in Il naso di Ermete Novelli, Firenze, Ricci, 1901.
  • A. Rusconi, Fregoli - La biografia, Viterbo, Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2011, ISBN 978-88-6222-180-1.
  • G. Taffon, FREGOLI, Leopoldo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 50, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 30 settembre 2023.
  • M. Verdone, Feste e spettacoli a Roma, Newton&Compton, 1993, ISBN 8879830260.

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