Leszek I di Polonia

principe di Sandomierz e di Cracovia

Leszek I il Bianco (in polacco: Leszek Biały; 1186Gąsawa, 23 novembre 1227) fu principe di Sandomierz e (dal 1202 al 1206) anche di Cracovia. Fu anche granduca di Polonia per tre periodi: 1194-1198, 1206-1210 e 1211-1227.

Leszek I
Ritratto di Leszek, opera di Jan Matejko
Duca di Masovia
In carica1194 –
1200
PredecessoreCasimiro II
SuccessoreCorrado I
Granduca di Polonia
In carica1194 –
1198
PredecessoreCasimiro II
SuccessoreMiecislao III
Granduca di Polonia
In carica1206 –
1210
PredecessoreLadislao III
SuccessoreMiecislao IV
Granduca di Polonia
In carica1211 –
1227
PredecessoreMiecislao IV
SuccessoreLadislao III
Altri titoliPrincipe di Sandomierz
Nascita1186
MorteGąsawa, 23 novembre 1227
DinastiaPiast
PadreCasimiro II
MadreHelen di Znojmo
ConiugeGrzymislawa di Luck
Morte di Leszek il Bianco, di Jan Matejko

Nel 1205 sconfisse l'esercito ruteno del principe Romano il Grande alla battaglia di Zawichost, nella Piccola Polonia.

Nel 1227, durante una dieta dei baroni polacchi presso Gąsawa, fu assassinato (probabilmente su ordine del duca Świętopełk II di Pomerania).

In un aneddoto piuttosto famoso, Leszek spiegò al papa che i cavalieri polacchi non potevano partecipare alla sua Crociata perché non c'era l'idromele nella regione della Palestina.

Figli modifica

Da sua moglie, Grzymisława di Luck, Leszek ebbe tre figli:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ladislao Ermanno di Polonia Casimiro I di Polonia  
 
Maria Dobronega  
Boleslao III di Polonia  
Giuditta di Boemia Vratislao II di Boemia  
 
Adelaide d'Ungheria  
Casimiro II di Polonia  
Enrico di Berg Adolfo IV di Berg  
 
Margherita di Hochstaden  
Salomea di Berg  
Adelaide di Mochental  
 
 
Leszek I di Polonia  
Luitpoldo di Znojmo Corrado I di Boemia  
 
Wirpirk di Tengling  
Corrado II di Znojmo  
Ida d'Austria  
 
 
Elena di Znojmo  
Uroš I di Serbia Vukan di Rascia  
 
 
Maria di Serbia  
Anna Diogenissa Costantino Diogene  
 
Teodora Comnena  
 

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Controllo di autoritàVIAF (EN283915748 · ISNI (EN0000 0003 9035 7937 · CERL cnp02071299 · LCCN (ENn2014001317 · GND (DE1032832169 · WorldCat Identities (ENlccn-n2014001317
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