Lionel Atwill

attore britannico (1885-1946)

Lionel Atwill (Croydon, 1º marzo 1885Pacific Palisades, 22 aprile 1946) è stato un attore britannico, noto per aver interpretato la prima versione de La maschera di cera.

Lionel Atwill nel film Nanà (1934)

Biografia modifica

Nato a Croydon da una famiglia facoltosa, intraprese una brillante carriera di attore teatrale nel West End londinese[1]. Debuttò sui palcoscenici nel 1904 in The Walls of Jericho e, dopo una proficua gavetta, nel 1915 seguì in una tournée in America la leggendaria Lillie Langtry[2]. L'anno successivo approdò a Broadway dove si guadagnò un'ottima reputazione recitando accanto a grandi attrici dell'epoca come Alla Nazimova, che lo volle con sé per una stagione in tre commedie di Henrik Ibsen[2], e Helen Hayes[3] in Cesare e Cleopatra. L'esperienza e l'aspetto attraente gli consentirono un facile passaggio a Hollywood sui set del cinema muto[3], dove debuttò nel 1918 in Eve's Daughter e For Sale.

 
Lionel Atwill con la seconda moglie Elsie Mackay (Vanity Fair, dicembre 1922)

Smessi i panni del "bello", con gli anni perfezionò le sue doti di caratterista e si specializzò in ruoli di personaggio sinistro e malvagio in film d'avventura fino a divenire una presenza fissa degli storici horror degli anni trenta e quaranta[3]. Memorabile la sua interpretazione ne La maschera di cera (1933) di Michael Curtiz, dove impersonò un artista psicopatico che, sfigurato da un incendio, si vendica trasformando le sue vittime in statue di cera. Il film passò alla storia perché fu il primo ad essere girato in Technicolor. Da ricordare anche il personaggio del poliziotto monco nel Il figlio di Frankenstein (1939), accanto a leggende dei film horror dell'epoca quali Basil Rathbone, Boris Karloff e Bela Lugosi. Interpretò anche il Professor Moriarty in alcuni film su Sherlock Holmes.

All'inizio degli anni quaranta la carriera di Atwill subì uno stop a causa del suo coinvolgimento in uno scandalo sessuale. L'attore fu condannato per falsa testimonianza dopo aver dichiarato che nella sua casa di Malibù non si svolgevano orge nelle quali erano coinvolti minorenni[4]. Un paio di anni dopo l'accusa venne ritirata mentre lui dichiarò di aver agito come un gentleman, ovvero mentì per proteggere gli amici e la famiglia. A causa di questo scandalo fu vittima di un tacito boicottaggio da parte di Hollywood: non gli vennero più assegnate parti di rilievo[5] e dovette continuare a lavorare in maniera limitata solo in horror di serie B.

Atwill, che ebbe quattro mogli e due figli, uno dei quali, John Arthur, morì in guerra nel 1941 a soli 26 anni, morì improvvisamente per una polmonite nel 1946, all'età di 61 anni mentre era impegnato nelle riprese del serial Lost City of the Jungle[5].

Filmografia modifica

Doppiatori italiani modifica

Note modifica

  1. ^ Kenneth Anger, Hollywood Babilonia II, Adelphi, 1986, p. 87.
  2. ^ a b Anger 1986, p. 87
  3. ^ a b c Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, Vol. I, p. 20
  4. ^ Anger 1986, p. 102
  5. ^ a b Anger 1986, p. 103

Bibliografia modifica

  • (EN) Ray Stuart Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York 1965

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Collegamenti esterni modifica

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