Losine

comune italiano

Losine (Lúden in dialetto camuno[5][6]) è un comune italiano di 620 abitanti[2], della Val Camonica, in provincia di Brescia in Lombardia.

Losine
comune
Losine – Stemma
Losine – Bandiera
Losine – Veduta
Losine – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoMario Chiappini[1] (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°59′03″N 10°19′01″E / 45.984167°N 10.316944°E45.984167; 10.316944 (Losine)
Altitudine368 m s.l.m.
Superficie6,26 km²
Abitanti620[2] (30-9-2022)
Densità99,04 ab./km²
Comuni confinantiBraone, Breno, Cerveno, Malegno, Niardo
Altre informazioni
Cod. postale25050
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017094
Cod. catastaleE698
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 768 GG[4]
Nome abitantilosinesi
Patronosan Maurizio martire
Giorno festivo22 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Losine
Losine
Losine – Mappa
Losine – Mappa
Posizione del comune di Losine nella provincia di Brescia
Sito istituzionale
Il territorio di Losine in Val Camonica

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

È situato nella Val Camonica ai piedi del monte Concarena e sulle sponde del fiume Oglio. È attraversato dal torrente Poia.

Vi erano numerose cave di calcare ed alcune venature di marmo occhialino.[7]

Clima modifica

I dati provenienti dalla stazione meteorologica di Breno indicano, in base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, che la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a -1,0 °C, mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +20,5 °C[8].

BRENO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 3,87,110,414,819,123,026,425,321,915,810,35,65,514,824,916,015,3
T. min. media (°C) −5,8−3,40,03,98,112,114,514,110,65,70,9−3,5−4,24,013,65,74,8
 
Losine loc. Castello
 
Losine ingresso al paese

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.

Questa terra esisteva un castello con alcune torri di proprietà della famiglia Griffi.[9] Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di .[10]

Feudatari locali modifica

Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
Griffi (Guelfi)
 
1000 - 1365
Federici (Ghibellini)
 
1365 - 1428
Griffi (Guelfi)
 
1428 - 1700

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 gennaio 1991.

«Troncato: nel primo di rosso, al grifone d'oro, allumato d'azzurro; nel secondo d'argento, al torrione di rosso, murato di nero, merlato alla ghibellina di nove, aperto del campo, isolato. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
San Maurizio vecchia

Architetture religiose modifica

Le chiese di Losine sono:[11] [12]

  • Parrocchiale nuova del Sacro Cuore di Gesù, costruita fra il 1884 e il 1904 su progetto di Fortunato Canevali, decorata tra il 1922 e il 1923 per ricordare la vittoria italiana. La prima pietra venne posta il giorno 25 luglio 1885, la cerimonia di benedizione si tenne il 19 settembre 1904. La facciata è di stile barocco, mentre l'interno, a una navata, contiene opere di pregio, quali affreschi cinquecenteschi, una tela a olio "Assunzione di Maria" del '600 ed una "Madonna con Bambino" recuperata dalla facciata di casa privata in via Castello.
  • Parrocchiale vecchia di San Maurizio, è stata la prima chiesa parrocchiale di Losine, ampliata nel XVIII secolo sulle vestigia di una precedente chiesetta del XII secolo edificata sulle fondamenta di un tempio pagano. Ha facciata barocca, campanile utilizzato dall'attuale parrocchiale, e nella parte sud si distinguono resti della torre campanaria e una monofora della prima chiesa. L'interno a una navata, piuttosto spoglio, contiene affreschi del Quaglio.
  • Chiesa di Santa Maria in Castello, è una chiesa antichissima (1000/1050 d.C.), tipico esempio di chiesa castrense, cioè sorta internamente a un castello. Possiede una buona illuminazione grazie alle tre monofore dell'abside e alla piccola monofora aperta nella parete di fondo. L'abside romanica semicircolare reca a fianco un portale in pietra simona del '500, come il campanile di stile romanico, che appoggia su sulla trabeazione dell'abside. All'interno ci sono alcuni affreschi interessanti, come quello del "Pantocrator tra i simboli degli Evangelisti" affresco di grande forza espressiva che richiama l'arte di Michelino da Besozzo e come il voto alla Madonna di tale Paolo Agostino Griffi raffigurante l'incendio del Castello e l'apparizione di Maria Santissima riportante la dicitura: "Questa opera fatta per satisfare uno voto di Paolo Agostino Griffi". Da scritti dell'inizio del XX secolo all'interno vi era inoltre custodita, a destra della porta maggiore pendente da un occhiello in ferro, una grossa chiave, ultimo ricordo dell'antico castello (ora andati perduti).
  • Chiesetta di Santa Maria Nascente alle Tezze, chiesetta campestre del XVII secolo, costruita all'interno di un borgo del 1600, probabilmente casa di campagna di antichi nobili che venivano in quel di Losine a trascorrere periodi di riposo.

Architetture militari modifica

  • Castello di Losine: completamente scomparso, rimane solo nelle memorie storiche e nella rappresentazione di un ex voto seicentesco (affresco della Chiesa di Santa Maria Assunta). Era di proprietà della famiglia Griffi e sorgeva sul poggio che sovrasta la chiesa di Santa Maria Assunta (od in castello). Si pensa fosse stato costruito nell'anno 1000 d.C. come edificio di difesa più che di abitazione, e all'interno delle mura conteneva la sopracitata Chiesa. Una leggenda locale narra che un contadino losinese, mentre stava lavorando la terra nelle vicinanze del poggio, perse l'attrezzo e lo sentì cadere perpendicolarmente urtando contro dei sassi. Nel 1993 è stato rinvenuto un tunnel, alto un metro e mezzo e largo novanta centimetri, che dipartiva dalla località Castello e scendeva in un pozzo in direzione della casa Griffi in paese a Losine.[13]

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[14]

Tradizioni e folclore modifica

Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Losine è Màrtor[5] o Martorèi (in italiano Martora).

Amministrazione modifica

Dopo i 21 anni del periodo fascista in cui il Comune di Losine era stato aggregato a Breno, nel 1949 venne proclamato un commissario prefettizio per l'amministrazione provvisoria. Nel 1951 vennero indette le elezioni per la nomina del Sindaco e del Consiglio comunale e, il 3 giugno 1951, venne eletto il primo consiglio comunale.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1951 1965 Dò Battista fu Bortolo Sindaco
1965 1966 Bronzini Maurizio Sindaco
1966 1972 Vogini Giacomo Sindaco
1972 1978 Patarini Bortolo Sindaco
1978 1983 Agostini Innocenzo Sindaco
1983 1993 Dò Vittorio Sindaco
1993 1997 Agostini Caterina Sindaco
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Bortolo Patarini lista civica Sindaco
14 maggio 2001 16 maggio 2011 Paolo Agostini lista civica Sindaco
16 maggio 2011 6 giugno 2016 Modesto Pessognelli lista civica Sindaco
6 giugno 2016 in carica Mario Chiappini lista civica Sindaco

[17]

Note modifica

  1. ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 4 giugno 2016 Losine, su comunali2011.interno.it. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 164.
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 362, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Tratto da: Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 468.
  8. ^ Tabella climatica ENEA[collegamento interrotto]
  9. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 467.
  10. ^ Tratto da: Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 104, ISBN 88-343-0333-4.
  11. ^ Tratto da: Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 83.
  12. ^ Comune di Losine Archiviato il 9 maggio 2009 in Internet Archive.
  13. ^ AAVV, Itinera - 4 - Castelli, torri e fortificazioni, Breno, Tipografia camuna, 2003, p. 40.
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  15. ^ Atlante Demologico Lombardo, su demologia.it. URL consultato il 13-08-2008.
  16. ^ Associazione Al Tórcol
  17. ^ Tratto da, Losine fra fede, cultura e tradizione, Breno, Tipografia camuna, 1995, p. 111.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica