Lost Universe

serie giapponese di light novel

Lost Universe (ロスト・ユニバース?, Rosuto Yunibāsu) è una serie di light novel scritta da Hajime Kanzaka e illustrata da Shoko Yoshinaka. Essa è stata serializzata sulla rivista Dragon Magazine dal 1992 al 1999 e in seguito raccolta in 5 volumi da Fujimi Shobō sotto l'etichetta Fujimi Fantasia Bunko.

Lost Universe
ロスト・ユニバース
(Rosuto Yunibāsu)
Genereavventura, fantascienza
Light novel
TestiHajime Kanzaka
DisegniShoko Yoshinaka
EditoreFujimi Shobō - Fujimi Fantasia Bunko
RivistaDragon Magazine
1ª edizione1992 – 1999
Volumi5 (completa)
Volumi it.inedito
Manga
AutoreShoko Yoshinaka
EditoreKadokawa Shoten
RivistaComic Dragon Jr.
Targetshōnen
1ª edizionedicembre 1997 – novembre 2002
Tankōbon3 (completa)
Editore it.Panini Comics - Planet Manga
Collana 1ª ed. it.Manga Top (14-17 e 22-23)
1ª edizione it.1º agosto 1999 – 23 ottobre 2000
Volumi it.6 (completa)
Serie TV anime
RegiaTakashi Watanabe
ProduttoreNoriko Kobayashi, Yoko Morimura, Yumiko Yazaki, Masaki Yamakawa
Composizione serieHajime Kanzaka, Mayori Sekijima, Yasunori Yamada
Char. designNaomi Miyata
Mecha designTsutomu Suzuki
Dir. artisticaHideto Nakahara
MusicheOsamu Tezuka
StudioE&G FILMS
ReteTV Tokyo
1ª TV3 aprile – 25 settembre 1998
Episodi26 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.24 min
Editore it.Shin Vision (DVD)
Rete it.Italia Teen Television, Italia 1 Plus
1ª TV it.1º marzo – 26 marzo 2004
Episodi it.26 (completa)
Durata ep. it.24 min

Dalla serie è stato tratto un manga, firmato da Shoko Yoshinaka e pubblicato da Kadokawa Shoten su Comic Dragon Jr. da dicembre 1997 a novembre 2002. L'edizione italiana è stata curata da Planet Manga e pubblicata tra il 1999 e il 2000. Un adattamento anime di 26 episodi è stato mandato in onda in Giappone dal 3 aprile al 25 settembre 1998 su TV Tokyo; in Italia è stato distribuito in DVD da Shin Vision nel 2003[1] e trasmesso su Italia Teen Television dal 1º al 26 marzo 2004 e in chiaro su Italia 1 Plus dal 24 luglio 2006[2][3].

Trama modifica

Kane Blueriver è un Trouble Contractor, cioè accetta di effettuare dei lavoretti per conto dell'ispettore Rail della polizia spaziale, ed è proprio per uno di questi lavori che si imbatte in una giovane molto carina di nome Mileniam Feria Nocturne, un'investigatrice allergica agli uomini che per colpa di Kain perde il proprio posto di lavoro; ecco allora, che la coppia si unisce e Milly decide di trasferirsi sulla Sword Breaker, l'astronave spaziale che Kain ha ereditato da sua nonna. La Sword Breaker è un'astronave misteriosa, antica e dalle risorse energetiche fenomenali, è proprio intorno a questo gioiello della scienza e della tecnica spaziale che si nascondono molti misteri, che forse solo Canal, il computer di bordo dalle dolci sembianze femminili conosce veramente.

Personaggi modifica

 
Copertina del secondo volume dell'edizione italiana del manga, raffigurante i personaggi della serie. Da sinistra verso destra: Milly, Kane e Canal
Kane Blueriver (カイン・ブルーリバー?, Kain Burūribaa)
Doppiato da: Souichirou Hoshi (ed. giapponese), Massimo Di Benedetto (ed. italiana)
Personaggio principale della serie. Il suoo hobby è collezionare mantelli; a parte questo ha una passione per il caffè e la Coca-Cola ghiacciata. Di lavoro è un "trouble contractor", cioè accetta di effettuare lavoretti per la polizia spaziale. È un abile spadaccino, ed impugna una "Psyblade", una spada che trasforma l'energia psichica del proprietario in una lama di grado ti tagliare pressoché qualsiasi materiale. È il comandante della nave spaziale "Sword Breaker", ereditata dalla nonna.
Canal Vorfeed (キャナル・ヴォルフィード?, Kyanaru Vorufiido)
Doppiata da: Megumi Hayashibara (ed. giapponese), Federica Valenti (ed. italiana)
Personificazione olografica del computer di bordo della "Sword Breaker". Si diverte a collezionare novità, e a potenziare le armi di bordo. Può apparire usando due diverse sembianze. Una è quella di una donna adulta, che usava quando la Sword Breaker era in mano ad Alice, la nonna di Kane, e una è l'attuale. Essendo collegata al computer di bordo, non può allontanarsi più di tanto dalla nave.
Millennium Feria Nocturne (Milly) (ミレニアム・フェリア・ノクターン?, Mireniamu Feria Nokutaan)
Doppiata da: Kyoko Tsuruno (ed. giapponese), Marcella Silvestri (ed. italiana)
All'inizio della storia, Milly era una detective dell'agenzia investigativa Rolen. Ma per colpa di Kane è stata licenziata e quindi è diventata un membro dell'equipaggio della Sword Breaker. Anche se non è molto sveglia, è un'abilissima tiratrice nonché un'ottima cuoca. Milly è una nipote di Star Gazer, uno dei membri del Nightmare, l'organizzazione a cui Kane dà la caccia.
Rail Claymore (レイル・フレイマー?, Reiru Fureimā)
Doppiato da: Hikaru Midorikawa (ed. giapponese), Giorgio Bonino (ed. italiana)
Rail lavora nella divisione di pubblica sicurezza (Universal Guardian). È uno di quelli che danno sempre lavoro a Kane (che infatti lo odia), e crea soltanto confusione. La sua debolezza sono le belle ragazze.
Neena Marcury (ニーナ・メルキオーレ?, Nīna Merukiōre)
Doppiata da: Masami Suzuki (ed. giapponese), Elisabetta Spinelli (ed. italiana)
Assistente di Rail, anche se i suoi compiti sono limitati a fare il te, eseguire consegne e altre cose semplici. Ha una cotta per Rail. Tende a distruggere o mandare in cortocircuito ogni oggetto elettronico con il quale entra in diretto contatto, tra cui Canal.
Albert von StarGazers (アルバート・ヴァン・スターゲイザー?, Arubāto vuan SutāGeizā)
Doppiato da: Jouji Nakata (ed. giapponese), Enrico Bertorelli (ed. italiana)
È il comandante dell'associazione criminale Nightmare. Egli era il fratello di Alicia Blueriver, nonna di Kane, e fu contro di lui che essa dovette usare il Codice Finale della SwordBreaker, perdendo la vita. In seguito, viene ucciso dallo Spargitore di Tenebre.
Spargitore di Tenebre (Spreader of Darkness) (闇を撒くもの デュグラディグドゥ?, Dāku Sutā Dyuguradigudu)
Doppiato da: Yasunori Matsumoto (ed. giapponese), Luca Bottale (ed. italiana)
Egli è il clone di StarGazers, ed ospita l'anima di Dark Star. Sembra aver ereditato la bravura nell'uso della PsyBlade da StarGazers in persona. Totalmente malvagio, ucciderà StarGazers appena cesserà di essergli utile.
Roy Glen (Guren-Oh) (紅蓮翁?, Guren Okina)
Doppiato da: Chafūrin (ed. giapponese), Antonio Paiola (ed. italiana)
Uno dei sottoposti di StarGazers. La sua ossessione è quella di eliminare Kane BLueriver e la SwordBreaker. A causa dei suoi ripetuti insuccessi, verrà assorbito dalla Lost Ship Nezard.
Carly (カーリー?, Kārī)
Doppiata da: Michiko Neya (ed. giapponese), ? (ed. italiana)
Una dei sottoposti di StarGazers. Nutre un enorme rispetto e ammirazione, che sembra quasi sfociare in attrazione, verso lo Spargitore di Tenebre. Sicaria, ama dare la caccia alle "prede" migliori, tra cui Kane Blueriver. Incontra la morte a bordo della Lagudo-Methegiss, in uno scontro con la SwordBreaker, venendo assorbita dalla propria Lost Ship.

Media modifica

Light lovel modifica

La serie di light novel è stata scritta da Hajime Kanzaka, illustrata da Shoko Yoshinaka e serializzata sulla rivista Dragon Magazine dal 1992 al 1999 dall'editore Fujimi Shobō sotto l'etichetta Fujimi Fantasia Bunko. In seguito la stessa azienda ha raccolto i vari capitoli pubblicandoli dal 3 dicembre 1992[4] al 16 aprile 1999[5] per un totale di cinque volumi.

Volumi modifica

Titolo italiano (traduzione letterale)
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
Data di prima pubblicazione
Giapponese
1Sveglia fantasia
「幻夢目覚める」 - Maboroshi yume mezameru
3 dicembre 1992[4]
ISBN 978-4-82-912478-9
2Yōmu si contorce
「妖夢蠢く」 - Yōmu ugomeku
6 agosto 1993[6]
ISBN 978-4-82-912516-8
3Incubo
「凶夢ざわめく」 - Kyō yume zawameku
20 aprile 1994[7]
ISBN 978-4-82-912563-2
4Nasce un incubo
「悪夢生まれる」 - Akumu umareru
13 aprile 1998[8]
ISBN 978-4-82-912809-1
5Quando finisce l'oscurità
「闇 終わるとき」 - Yami owaru toki
16 aprile 1999[5]
ISBN 978-4-82-912881-7

Manga modifica

Un adattamento manga ad opera di Shoko Yoshinaka è stato serializzato dal dicembre 1997 al novembre 2002 sulla rivista Comic Dragon Jr. edita da Kadokawa Shoten. I vari capitoli sono stati poi raccolti in tre volumi tankōbon pubblicati tra il 6 aprile 1998[9] ed il 30 novembre 1999[10].

In Italia la serie è stata pubblicata da Panini Comics sotto l'etichetta Planet Manga nella collana Manga Top dal 1º agosto 1999[11] al 23 ottobre 2000[12] scindendo ogni volume in due parti, portando così il numero a sei.

Il manga si discosta sia dalle light novel che dall'anime, apportando diversi cambiamenti, tra cui l'assenza dei personaggi di Carly e Roy Glen che vengono sostituiti da altri sicari di importanza secondaria, StarGazers combatte contro Kane, mentre lo Spargitore di Tenebre viene ucciso da Milly. Inoltre fa la sua comparsa un nuovo personaggio chiamato Anis, una bambina in grado di amplificare od annullare la Psy-Energy nelle persone a lei vicine, a seconda del proprio stato d'animo. Essa è, in realtà, una clone modificata della nonna di Kane.

Volumi modifica


Ja

It
Data di prima pubblicazione
GiapponeseItaliano
11-26 aprile 1998[9]ISBN 978-4-04-712157-7 1º agosto 1999[11]
1º settembre 1999[13]
Capitoli
  • Lost 1. Start
  • Lost 2. Encounter
  • Lost 3. Air Battle

  • Lost 4. Prelude
  • Lost 5. Air Battle II
  • Lost EX. Preview
23-429 gennaio 1999[14]ISBN 978-4-04-712185-0 27 febbraio 2000[15]
30 marzo 2000[16]
Capitoli
  • Lost 6. Piano Man
  • Lost 7. Piano Man II
  • Lost 8. Vendetta
  • Lost 9. Drift

  • Lost 10. Company
  • Lost 11. Encounter II
  • Lost 12. Approach
  • Lost 13. Encounter III
35-630 novembre 1999[10]ISBN 978-4-04-712206-2 9 ottobre 2000[17]
23 ottobre 2000[12]
Capitoli
  • Lost 14. Debug
  • Lost 15. Return Home
  • Lost 16. Sacrifice
  • Lost 17. Sacrifice II

  • Lost 18. Mental
  • Lost 19. The Last
  • Lost 20. The End

Anime modifica

 
Logo della serie anime

Un adattamento anime prodotto dallo studio d'animazione E&G FILMS e diretto da Takashi Watanabe, è stato trasmesso in Giappone su TV Tokyo dal 3 aprile al 25 settembre 1998 per un totale di 26 episodi[18].

In Italia la serie è stata pubblicata inizialmente da Shin Vision in DVD da maggio 2003 ad aprile 2004[1] per poi essere trasmesso su Italia Teen Television dal 1º al 26 marzo 2004 e riproposto in chiaro su Italia 1 Plus dal 24 luglio 2006[2][3].

Episodi modifica

Titolo italiano
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
In onda
GiapponeseItaliano
1Il primo incontro
「光刃(ひかりのやいば)輝く」 - Hikari no yaiba kagayaku
3 aprile 1998
1º marzo 2004
2Una manovra eccezionale
「女神翔ぶ」 - Megami tobu
10 aprile 1998
2 marzo 2004
3Operazione testimone
「厨房踊る」 - Chuubou odoru
17 aprile 1998
3 marzo 2004
4Bellezze al sole
「ヤシガニ屠る」 - Yashigane hofuru
24 aprile 1998
4 marzo 2004
5Trappola nel deposito
「光炎轟く」 - Kouen todoroku
1º maggio 1998
5 marzo 2004
6Rivalità pericolosa
「駄天使疾る」 - Datenshi hashiru
8 maggio 1998
6 marzo 2004
7Scacco matto
「棋士まみえる」 - Kishima mieru
15 maggio 1998
7 marzo 2004
8Affinità elettronica
「ニーナ窮す」 - Neena kyuusu
22 maggio 1998
8 marzo 2004
9Che confusione!
「厠消ゆ」 - Kawaya Kiyu
29 maggio 1998
9 marzo 2004
10Tentare per vincere
「流浪決する」 - Rurou kessuru
5 giugno 1998
10 marzo 2004
11Addio, amico mio
「朋友散る」 - Houyuu chiru
12 giugno 1998
11 marzo 2004
12Fine di una minaccia
「涙雨果てる」 - Namidaame hateru
19 giugno 1998
12 marzo 2004
13La casa dei ricordi
「追憶巡る」 - Tsuioku meguru
26 giugno 1998
13 marzo 2004
14Per vincere la paura
「恐怖ささやく」 - Kyoufu sasayaku
3 luglio 1998
14 marzo 2004
15Trasportatore di materia
「悪夢現る」 - Akumu arawaru
10 luglio 1998
15 marzo 2004
16Ritorno a casa
「ミリィ欲する」 - Milly hossuru
17 luglio 1998
16 marzo 2004
17L'ispettore trema
「警部ブッ飛ぶ」 - Keibu buttobu
24 luglio 1998
17 marzo 2004
18Una nuova minaccia
「無頼流れる」 - Burai nagareru
31 luglio 1998
18 marzo 2004
19Il richiamo delle tenebre
「闇 誘(いざな)う」 - Yami izanau
7 agosto 1998
19 marzo 2004
20Momenti difficili
「想い届かず」 - Omoi todokazu
14 agosto 1998
20 marzo 2004
21Non sono un perdente
「氷原燃える」 - Hyougen moeru
21 agosto 1998
21 marzo 2004
22Il mistero è svelato
「宿命紡ぐ」 - Shukumei tsumugu
28 agosto 1998
22 marzo 2004
23La potenza del cannone gravitazionale
「阿修羅来たる」 - Ashura kitaru
4 settembre 1998
23 marzo 2004
24Una decisione estrema!
「乙女還る」 - Otome kaeru
11 settembre 1998
24 marzo 2004
25L'ultima chiave
「聖魔相撃つ」 - Sei ma aiutsu
18 settembre 1998
25 marzo 2004
26La resa dei conti
「そして…光刃輝く」 - Soshite... koujin kagayaku!
25 settembre 1998
26 marzo 2004

Colonna sonora modifica

Nell'edizione italiana sono mantenute le sigle originali.

Note modifica

  1. ^ a b "Lost Universe": il piano dell'opera, su shinvision.com, 26 maggio 2003 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2006).
  2. ^ a b LOST UNIVERSE: torna in TV su Italia 1 Plus!, su superEva, 26 agosto 2006. URL consultato il 2 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2018).
  3. ^ a b TV – Il nuovo canale Italia 1 Plus, su Antonio Genna Blog, 25 luglio 2006. URL consultato il 2 aprile 2020.
  4. ^ a b (JA) 幻夢目覚める ロスト・ユニバース(1), su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  5. ^ a b (JA) 悪夢生まれる ロスト・ユニバース(5), su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 2 aprile 2020.
  6. ^ (JA) 妖夢蠢く ロスト・ユニバース(2), su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  7. ^ (JA) 凶夢ざわめく ロスト・ユニバース(3), su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  8. ^ (JA) 悪夢生まれる ロスト・ユニバース(4), su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  9. ^ a b (JA) ロスト・ユニバース 1, su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  10. ^ a b (JA) ロスト・ユニバース 3, su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  11. ^ a b Lost Universe 1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  12. ^ a b Lost Universe 6, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  13. ^ Lost Universe 2, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  14. ^ (JA) ロスト・ユニバース 2, su kadokawa.co.jp, Kadokawa Shoten. URL consultato il 21 marzo 2018.
  15. ^ Lost Universe 3, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  16. ^ Lost Universe 4, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  17. ^ Lost Universe 5, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  18. ^ (JA) I titoli originali e le date di trasmissione., su Anime Marumegane. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).

Collegamenti esterni modifica

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