Lou Grant

serie televisiva statunitense

Lou Grant è una serie televisiva statunitense di genere drammatico, trasmessa dalla CBS per 5 stagioni dal 1977 al 1982 per un totale di 114 episodi. In Italia, la serie è arrivata il 20 ottobre 1980 su Canale 5[1] [2].

Lou Grant
Lou Grant nella redazione della WJM
Titolo originaleLou Grant
PaeseStati Uniti d'America
Anno1977-1982
Formatoserie TV
Generedrammatico
Stagioni5
Episodi114
Durata48 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
IdeatoreJames L. Brooks, Allan Burns, Gene Reynolds, Leon Tokatyan
Interpreti e personaggi
ProduttoreAllan Burns, James L. Brooks, Gene Reynolds
Prima visione
Prima TV originale
Dal20 settembre 1977
Al13 settembre 1982
Rete televisivaCBS
Prima TV in italiano
Data20 ottobre 1980
Rete televisivaCanale 5
Opere audiovisive correlate
OriginariaMary Tyler Moore

Nata come spin-off della sitcom Mary Tyler Moore, questa serie vinse, tra gli altri, 13 Emmy Award e 3 Golden Globe, su 61 candidature ai principali premi televisivi statunitensi (4 consecutive ai Golden Globe per la miglior serie drammatica tra il 1979 e il 1982).

Il protagonista Edward Asner è l'unico attore che ha vinto un Emmy nella categoria serie comica e drammatica, impersonando il medesimo ruolo, quello del giornalista Lou Grant, protagonista della serie. Nancy Marchand, che in seguito bissa la sua popolarità interpretando il ruolo di Livia Soprano nella serie dell'HBO I Soprano (1999-2000), vinse 4 Emmy Award su 5 candidature consecutive (una in ogni stagione dello show) per la sua interpretazione della sign.ra Margaret Pynchon proprietaria del giornale.

Trama modifica

Il giornalista Lou Grant si trasferisce da Minneapolis a Los Angeles: qui diviene il caporedattore del Tribune, giornale (fittizio) che naviga in cattive acque. Lou Grant affronta la sfida di rinverdire i fasti del periodico, grazie ai suoi collaboratori, giovani e ambiziosi. Tra questi, i reporter Joe Rossi e Billie Newman, il fotografo Dennis Price (detto "il pidocchioso"): i temi "scottanti" toccati dalla redazione quotidianamente lanciano il Tribune, nonostante lo scetticismo della proprietaria del giornale, la signora Pynchon.

Episodi modifica

Stagione Episodi Prima TV originale Prima TV Italia
Prima stagione 22 1977-1978 1980
Seconda stagione 24 1978-1979
Terza stagione 24 1979-1980
Quarta stagione 20 1980-1981
Quinta stagione 24 1981-1982

Guest star modifica

Come guest-star hanno partecipato in uno o più episodi: Richard Crenna, Fred Dryer, Michael J. Fox, Ed Harris, Charles Hallahan, Joe Santos, Beverly Todd e Joseph Whipp.

Accoglienza modifica

Lou Grant rappresenta un caso molto particolare nel contesto della tv statunitense e degli spin-off televisivi in genere: il personaggio interpretato da Asner, infatti, era co-protagonista del Mary Tyler Moore Show, sit-com dai toni di commedia, vincitrice di molti premi. Alla chiusura del Mary Tyler Moore Show, Lou Grant si "trasferisce" in questa nuova serie, divenendo personaggio principale ma soprattutto acquisendo toni drammatici, pur velati da un'ironia di fondo. Se nella serie d'origine era un produttore irascibile e umorale, un comprimario folkloristico, qui diviene un affabile e comprensivo giornalista, dedito anima e corpo al suo lavoro e al suo staff di tenaci collaboratori. Il pubblico apprezza il cambiamento del personaggio e la serie tocca vette di ascolto importanti, facendo incetta di premi.

I temi trattati dal telefilm sono spesso impegnati, brutali, spesso basati su fatti realmente accaduti (molti episodi della prima stagione, ad esempio) tanto da renderlo "scomodo": lo stesso protagonista Asner si segnala come attivista, impegnato a livello politico-sindacale e si attira diverse antipatie per le sue idee liberali e socialiste (arriva a criticare il governo per la sua politica in America centrale[3], in particolare in El Salvador). La serie viene chiusa al primo calo di ascolti, alimentando l'ipotesi che l'attività del suo protagonista e le tematiche affrontate non fossero gradite a qualche vertice aziendale e politico.

«Lou Grant segna così il passaggio per la Mtm»[4] (la casa di produzione indipendente nata nel 1969 da Mary Tyler Moore e dall'allora marito Grant Tinker, operativa fino al 1998 e produttrice di oltre 300 telefilm e serie TV) «dalla comedy al drama, è l'anello mancante fra il Mary Tyler Moore e Hill Street giorno e notte. Una svolta profonda per la Mtm e per tutta la tv americana»[5].

Note modifica

  1. ^ Stampa Sera n. 251 del 4 ottobre 1980, pag. IX - Pagina Spettacoli - Le novità di Canale 5: Omar Sharif capitano Nemo. URL consultato il 16 luglio 2016.
  2. ^ Stampa Sera n. 267 del 20 ottobre 1980, pag. 27 - Pagina Spettacoli - Box pubblicitario Canale 5. URL consultato il 16 luglio 2016.
  3. ^ L. Damerini, F. Margaria, Dizionario dei telefilm, 2004 - p. 256
  4. ^ Produzione su IMDb
  5. ^ A. Grasso, Buona maestra, 2007 - p. 63

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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