Louis de Wohl

scrittore e astrologo tedesco-ungherese naturalizzato britannico

Louis de Wohl (Mucsinyi Wohl Lajos in lingua ungherese; Berlino, 24 gennaio 1903Lucerna, 2 giugno 1961) è stato uno scrittore e astrologo ungherese naturalizzato britannico.

Biografia modifica

Famiglia modifica

Nato[1] Wohl[2] Lajos Theodor Gaspar Adolf,[3] di nazionalità austro-ungarica, divenne von Wohl[4] quando fu nobilitato con suo padre dall'imperatore Francesco Giuseppe il 22 febbraio 1903[5][6]. Suo padre era un ungherese di religione cattolica e di ascendenza ebraica, sua madre un'austriaca, pure cattolica e di ascendenza ebraica[7]. Trasferitosi con la famiglia a Steglitz, un quartiere periferico di Berlino, suo padre morì di un attacco cardiaco nel 1914.

Giovinezza modifica

Ludwig (traduzione tedesca dell'ungherese "Lajos") von Wohl visse la sua giovinezza in Germania[8], a Berlino fece gli studi liceali, che terminò nell'autunno del 1920. La prima guerra mondiale aveva rovinato la sua famiglia e quindi, invece di andare all'Università, si impiegò presso la Deutsch-Südamerikanische Bank, una filiale della Dresdner Bank, il cui direttore Herbert Gutmann era una conoscenza di sua madre. Dopo alcuni anni di apprendistato, nel 1924 lasciò la banca per il disegno di moda e Herbert Gutmann, che faceva parte di diversi consigli di amministrazione, lo raccomandò per il dipartimento di pubblicità di una casa cinematografica, la Ufa Films, dove scrisse degli scenari per dei film (dapprima muti e in seguito con sonoro)[9] e conobbe Alexandra Betzold, detta Putti (1894-1967) - figlia di un tedesco e della romena Ifigenia Soutzo, discendente da una famiglia principesca di origine fanariota[10] - con la quale si fidanzò nel 1925 e che poi sposò. Essendo entrambi in difficoltà finanziarie, per poterla sposare cominciò a scrivere racconti d'avventura a puntate per i giornali e nel 1928 scrisse il suo primo scenario per un film.[11]

Astrologia modifica

A Berlino la giovane coppia frequentò diversi ambienti mondani. Nel novembre del 1930 al ballo annuale dei Paesi Bassi, all'Hôtel de l'Esplanade, il principe Enrico (marito della regina Guglielmina) presentò a Ludwig von Wohl il barone e astrologo olandese Harald Keun von Hoogerwoerd, che lo convinse della serietà e del valore dell'astrologia: a partire da allora egli la studiò e praticò[12].

Regno Unito modifica

Nel 1933 Hitler divenne Cancelliere del Reich. Considerato non ariano dai nazisti per la sua ascendenza ebraica, a Ludwig von Wohl fu tolto il permesso di lavoro[13], e all'età di trentatré anni lasciò la Germania[14] per il Regno Unito[15], dove tradusse il suo nome in Louis de Wohl.

Queste informazioni sulla sua vita, che Louis de Wohl dà nella sua autobiografia, sono confermate da un rapporto del 10 luglio 1945, firmato dal Luogotenente-Colonnello G. Lennox, redatto in occasione dell'inchiesta concernente la sua domanda di nazionalità britannica.[16]

Seconda guerra mondiale modifica

Durante la seconda guerra mondiale Louis de Wohl divenne capitano dell'esercito britannico, per il quale lavorò come astrologo presso lo "Special Operation Executive" (S.O.E) dei Servizi segreti (MI5), fornendo del materiale di "propaganda psicologica": scrisse per esempio un Nostradamus prophezeit den Kriegsverlauf (Nostradamus profetizza l'evoluzione della guerra), libretto falsamente attribuito a Bruno Winkler[17], e basato su di un inesistente manoscritto di cinquanta false quartine di Nostradamus tradotte dal francese in tedesco, che profetizza le vittorie di Hitler, seguite dal suo assassinio. Nel maggio del 1941 De Wohl fu inviato negli Stati Uniti, dove aprì un ufficio di propaganda a New York. Nel mese d'agosto dello stesso anno tenne una conferenza sugli oroscopi comparati di Napoleone e di Hitler alla convenzione nazionale della "Federazione Americana degli Astrologi Scientifici" (AFSA, che diventerà poi AFA nel 1945), a Cleveland, nell'Ohio[18]. Tornò a Londra nel febbraio del 1942[19] e nel 1946 ottenne la nazionalità britannica.[20]

Louis de Wohl ha descritto la sua attività durante questi anni della seconda guerra mondiale in The Stars of War & Peace (1952). Tra i suoi libri, Secret Service of the Sky (1938) e Commonsense Astrology (1940) sono due opere di astrologia. La prima presenta i temi natali di Gandhi, Hitler, Mussolini (con un'interpretazione), Roosevelt, Lloyd George e dei re Giorgio V, Giorgio VI e Edoardo VII, e altri ancora. La seconda è un manuale d'interpretazione del tema natale, con alcuni esempi di temi natali, di Neville Chamberlain, Winston Churchill, del generale Sir Edmund Ironside, di Gracie Fields, Franklin D. Roosevelt, Édouard Daladier, papa Pio XII, Adolf Hitler e Hermann Göring. Nel romanzo Introducing Doctor Zodiac (1940) De Wohl lascia intendere senza prove che Hitler si sia interessato all'astrologia[21] e che abbia cercato di reclutarlo come astrologo; il romanzo Strange Daughter (1945) è un thriller a sfondo magico-astrologico, con un personaggio principale femminile chiamato semplicemente "A" costruito in parte sulla figura del mago e astrologo Aleister Crowley.

Tutte le informazioni su di sé da lui fornite vanno esaminate con precauzione, anche perché, secondo alcune persone che lo hanno conosciuto (non sempre bene intenzionate, e a volte prevenute nei suoi confronti o verso l'astrologia), De Wohl sarebbe stato un mitomane, come appare da alcune testimonianze che figurano nel suo dossier[22], che il 3 marzo 2008 è stato declassificato e reso accessibile al pubblico[23][24].

Dopoguerra modifica

Dopo la guerra si stabilì in Svizzera, a Lucerna, e nel 1953 si risposò con Ruth Magdalene Lorch (†1998), che era Commendatore dell'Ordine del Santo Sepolcro, titolo che in seguito gli fu pure conferito. Va ricordata l'antica tradizione pontificia che conferiva ai cavalieri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme il titolo, concesso dal Papa quale Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, di conte palatino, ovvero "comes" del Sacro Palazzo Lateranense[25].

Morì a Lucerna nel 1961, poco dopo aver finito di scrivere il suo ultimo libro, Founded on a Rock, una storia romanzata della Chiesa cattolica.

Come scrittore Louis de Wohl fu principalmente un romanziere storico, scrisse in inglese ed i suoi romanzi sono stati tradotti in dodici lingue. Ebbe grande popolarità soprattutto negli Stati Uniti, ma anche nel resto del mondo grazie alle numerose traduzioni e riduzioni cinematografiche.

Onorificenze modifica

Sceneggiature cinematografiche modifica

  • 1928 Der Präsident
  • 1928: Mein Freund Harry
  • 1928: Ein Mädel mit Temperament
  • 1929: Wenn du einmal dein Herz verschenkst.
  • 1930: Die letzte Kompagnie
  • 1930: Die Jagd nach der Million.
  • 1930: Rosenmontag
  • 1932: Das Testament des Cornelis Gulden
  • 1932: Abenteuer im Engadin
  • 1933: Heimkehr ins Glück (in collaborazione con il conte d'Haussonville)
  • 1933: Unsichtbare Gegner
  • 1934: Die englische Heirat
  • 1934: Lockvogel
  • 1935: Punks kommt aus Amerika
  • 1936: Das Erbe von Pretoria
  • 1936: Crime over London
  • 1937: Make-Up
  • 1955: Dein Horoskop – Dein Schicksal? (Il tuo oroscopo - il tuo destino? , documentario sull'astrologia)

Opere modifica

Opere tradotte in lingua italiana modifica

Tra le numerose opere scritte in inglese dall'autore solo poche sono state tradotte in lingua italiana, molte delle quali pubblicate dalla BUR nella collana "I libri dello spirito cristiano" (diretta da don Luigi Giussani). Tra queste si ricordano:

Note modifica

  1. ^ Nato alle ore 19.45, secondo il registro dello Stato civile di Berlino-Wilmersdorf, cf. I Follow My Stars, p. 131.
  2. ^ Wohl è la pronuncia Yiddish di "Wahl", che corrisponde all'inglese "well".
  3. ^ In ungherese il cognome (Wohl) precede il nome.
  4. ^ Più precisamente Mucsinyi Wohl, cioè "Wohl di Mucsiny", da cui il von in tedesco, reso in seguito con de.
  5. ^ Già prima dell'emancipazione, gli Absburgo avevano concesso la nobiltà ad alcuni ebrei, soprattutto austriaci. Dopo l'emancipazione, numerosi ebrei ungheresi hanno ottenuto titoli nobiliari, come riconoscimento dei loro meriti in ambito culturale, economico e a volte anche politico. Il numero delle famiglie ebraiche nobilitate è di circa 280. Tra queste figurano Adolf Wohl, consigliere della città di Losonc e Lajos Wohl, giornalista a Berlino, nobilitati il 22 febbraio 1903. Vedi: Bela Kempelen, Magyar nemsi almanach: az 1867-1909-ben magyar nemességre, báróli, grófi es herczegi métltóságra emelt családok (Almanacco della nobiltà ungherese 1867-1909), 1910, p. 146: «Wohl (mucsinyi). Az elönévvel a nemességet 1903 február 22 Wohl Adolf, Losoncz város tanácsnoka és Wohl Lajos berlini hírlapíró kapták» (trad it.: «Wohl (Mucsinyi). Con questo nome di famiglia (Mucsinyi Wohl), il 22 febbraio 1902 la nobiltà ungherese è stata attribuita a Adolf Wohl, consigliere municipale della città di Losoncz e a Lajos Wohl, giornalista berlinese».)
  6. ^
    (EN)

    «My father had gone into the mining business by this time, after a good many changes of profession. [...] He has started as an officer of the Hungarian Honved Hussars [...] After serving as an officer my father became, surprisingly enough, a judge [...] From legal affairs he tourned to politics [...] and his cooperation with Count Szögheny-Marich, then Austro-Hungarian Ambassador in Berlin, was so successful that he was granted a title by the emperor.»

    (IT)

    «Mio padre, dopo parecchi cambiamenti di professione, si era lanciato negli affari minerari [...] Aveva cominciato come ufficiale di cavalleria negli Ussari ungheresi [...] Dopo aver servito come ufficiale, assai sorprendentemente mio padre divenne giudice [...] Dagli affari legali passò alla politica [...] e la sua collaborazione col conte Szögheny-Marich, allora ambasciatore austro-ungarico a Berlino, ebbe così tanto successo che gli valse un titolo nobiliare conferito dall'Imperatore»

  7. ^
    (EN)

    «my mother, herself a hereditary Baroness of Dreifus.»

    (IT)

    «mia madre, una baronessa ereditaria von Dreifus.»

  8. ^
    (EN)

    «We used spend the winters in Berlin and the summers, from May till October, in Austria at my father's house in Alt-Aussee.»

    (IT)

    «Di solito trascorrevamo gli inverni a Berlino e le estati, da maggio ad ottobre, in Austria, nella casa di mio padre a Alt-Aussee.»

  9. ^
    (EN)

    «I myself had written scenarios for silent pictures, and enjoyed it [...]»

    (IT)

    «Io stesso scrissi dei scenari per dei film muti, e mi piacque farlo [...]»

  10. ^ Sulla famiglia Soutzo vedasi Mihail Dimitri Sturdza, Grandes familles de Grèce, d'Albanie et de Constantinople, Dictionnaire historique et généalogique, Parigi, 1983, pp. 417-425 e passim.
  11. ^ De Wohl fornisce le date di questi eventi della sua vita esaminando il proprio tema natale in Commonsense Astrology, London, 1940, pp. 195-197.
  12. ^ I Follow my Stars, An Autobiography, London, 1937, cap. "Astrology changes my Life", pp. 121-142 e Commonsense Astrology, London, 1940, pp. 18 e 227:
    (EN)

    «"My own approach to Astrology I have described in my autobiography. I will only say here than ten years ago I was an absolute sceptic, that I have never been interested in any spiritual matter, and that I am not inclined to accept anything as truth that cannot be proved by hard facts. I said so to the man who afterwards taught me the rudiments of Astrology, Baron Hoogerwoerd, and I can still see his grin. "Facts is what you are asking for" he said, "and facts you will get." I got them. I got plenty. I have worked out about 3 300 horoscopes since then."»

    (IT)

    «Ho descritto il mio personale approccio all'Astrologia nella mia autobiografia. Qui voglio solo dire che dieci anni fa ero uno scettico assoluto, che non sono mai stato interessato da nessuna questione spirituale, e che non sono pronto ad accettare niente come vero che non possa essere provato da fatti consistenti. Così dissi all'uomo che in seguito mi iniziò ai rudimenti dell'astrologia, il barone Hoogerwoerd, e posso ancora vedere il suo sogghigno. "Lei domanda dei fatti" disse "e fatti avrà". Li ho avuti. Ne ho avuto in quantità. Da allora ho lavorato su circa 3 300 oroscopi."»

    (EN)

    «"In my autobiography, I follow my Stars, I have related how I came across astrology, and what made me change from a rabid sceptic to an adherent; how then I took up the study - first with the man who had cast my horoscope, aferwards alone, "because I did not want to be dependent upon another man's knowledge"; how then I was attracted more and more by that most fascinating of all studies. There has hardly been a day since spring 1930 on wich I have not made a map, studied a new book, calculated somebody's aspects."»

    (IT)

    «Nella mia autobiografia, I follow my Stars, ho raccontato come ho incontrato l'astrologia, e che cosa mi ha fatto cambiare da scettico furioso a sostenitore, come poi ho cominciato lo studio - dapprima con l'uomo che aveva fatto il mio oroscopo, in seguito da solo, poiché non volevo dipendere dalle conoscenze di qualcun altro, come in seguito sono stato sempre di più attratto dal più affascinante di tutti gli studi. Dalla primavera del 1930 non vi è quasi stato un sol giorno nel quale non abbia costruito una mappa, studiato un nuovo libro, calcolato gli aspetti di qualcuno."»

  13. ^
    (EN)

    «I went to Vienna for the opening night of a play of mine. Six weeks later I received the laconic information that I was not allowed to work any more in Germany.»

    (IT)

    «Mi recai a Vienna per la serata inaugurale di una mia opera. Sei settimane più tardi ricevetti la laconica informazione che non ero più autorizzato a lavorare in Germania.»

  14. ^
    (EN)

    «I was an Hungarian, and therefore a guest in Germany, and as a guest my duty was reserve ad discretion, and this duty I feel even to-day, although I believe that I have left Germany for good and may never see it again. All I do wish to record is that I left Germany in September 1935 entirely voluntarily and unmolested. That is all.»

    (IT)

    «Ero un Ungherese, e dunque un ospite in Germania, e come ospite la discrezione e il riserbo erano il mio dovere, e questo dovere lo sento fino ad oggi, benché pensi che ho lasciato la Germania definitivamente e che forse non la rivedrò mai più. Tutto quel che voglio notare è che ho lasciato la Germania nel settembre del 1935, per mia libera volontà e senza essere stato molestato. Questo è tutto.»

  15. ^
    (EN)

    «The first weeks were terrible. Putti had to stay in Berlin, for, to start with, I could not afford to take her with me. I felt utterly, utterly lonely. I knew London, but I had very few acquaintances there, and I was an abolutely unknown man.»

    (IT)

    «Le prime settimane furono terribili. Putti dovette rimanere a Berlino, poiché, per cominciare, non potevo permettermi di prenderla con me. Mi sentivo terribilmente, terribilmente solo. Conoscevo Londra, ma vi avevo molto poche conoscenze, ed ero una persona del tutto sconosciuta.»

  16. ^
    (EN)

    «The following information regarding Louis de WOHL’s name and his personal family history may be of interest. The information was supplied by himself, but I have no reason to doubt that it is substantially correct.

    Name

    De WOHL states that he has always had Hungarian papers, his father being a Hungarian, although he himself was born in Berlin in 1903. His papers by which I presume he means his passport, etc., are Hungarian and, accordingly, have his name in Hungarian with a French translation. The Hungarian name is Mucsinyi WOHL Lajos (or Laios). He explained that Mucsinyi is a minor nobility title, corresponding to de in French and von in German, that WOHL is the surname and Lajos is the christian name, corresponding to Louis in French and Ludwig in German. The passport, he says, as in all Hungarian passports, gives the French equivalent as well as the Hungarian names. He says that in Germany his name was translated as Ludwig von WOHL, and that it was under this name that he wrote. He maintains that he is correct in now calling himself Louis de WOHL, as that is the French, and nearest English equivalent. It will be noted that in the Hungarian style the title is followed by the surname and then by the christian name.

    Family History

    De WOHL states that his father was born in Hungary in the area which in 1919 became part of Czechoslovakia. He describes his father as coming from the middle class (probably lower middle class) and as a citizen of a small town. As a young man he joined the Hungarian Cavalry and later obtained a commission. On leaving the army he studied for Law and became a lawyer. (De WOHL said “judge”, but this only means lawyer.) He was also for a time a journalist and a keen politician, but what his brand of politics were, de WOHL professes not to know. Later still, he became interested in mining propositions and moved to Berlin about the beginning of this century. Mining and mining companies seem to have been his chief interest, but de WOHL says he was also connected with a Hungarian ambassador, and owing to the work he did for this ambassador, he received some decoration from the Austro-Hungarian Government which included the title of Mucsinyi. De WOHL senior married a German woman in Munich (de WOHL himself describes her as half German half Austrian). De Wohl senior died in about May 1914, 3 months before the outbreak of the First World War. At this time he appears to have been a comparatively wealthy man, but most of the money was lost later. After rhe father’s death the family left the house they had in Berlin and went to live in Bavaria for six months. It then returned to Berlin, where it occupied a flat.

    Louis de WOHL himself was born in 1903 in Berlin, whre he later went to school. He has one sister young than himself.

    In 1919 the family was given the option of choosing either Hungarian or Czechoslovakian nationality. De WOHL’s mother and sister opted for Czechoslovakia and de WOHL for Hungary.

    In about 1920 de WOHL left school and was employed in a bank in Berlin, the bank having connection with South America. He was only about 3 years in the bank, and during this period ha ad begun to write. He finally gave up banking and became an author.

    De WOHL married somewhere in the middle of 1920s. He stated his wife was nominally the daughter of a German Jewish business man who was married to a “Roumanian princess”. In fact, de WOHL states his wife is really illegitimate, being the fruit of sin of a liaison between the “princess” and an Aryan German. De WOHL’s wife has one sister, or, if the above story is true, half sister, who is at present in Tanganyika and has just married at the age of over 50.

    The rest of the WOHL’s history ist known from our files. He is tec not a refugee from Nazi oppression, but he stets that he came here, and acknowledges that he came here somewhat in a hurry, when he was accused by the Nazis of being Jewish or partly Jewish. He says that he does not know how much Jewish blood he has, and that he was unable to ascertain this in Hungary. He maintains that the name WOHL might be either Jewish or non-Jewish.

    Personally, I think there is very little doubt that he is at least partly Jewish.

    His only sister came to England somewhat later than he did, and now resides at Harrogate, where I gather she is a masseuse in a hospital.

    De WOHL’s wife is in Chile, where she went after the outbreak of the war and he says that he hopes to get her back to this country when funds permit and when he has obtaines British nationality.

    I have met Mrs. de WOHL. She is a very pleasant person, and whether or not the above story about her ancestry is true, I should describe her as a pure better-class Kurfürstendam. Readers who know Berlin will know exactly what I mean. Incidentally, as far as I am aware, her morals are of the highest and I had never heard anything suggested against her. She I fond of de WOHL, but I should describe her attitude as more motherly than wifely.»

    (IT)

    «La seguente informazione concernente il nome e la storia famigliare personale di Louis de WOHL possono essere di un qualche interesse. L'informazione è stata fornita da lui stesso, ma non ho ragione di dubitare che essa sia sostanzialmente corretta.

    Nome

    De WOHL afferma che ha sempre avuto dei documenti ungheresi, suo padre essendo un ungherese, benché egli stesso sia nato a Berlino nel 1903. I suoi documenti, presumo voglia dire il suo passaporto, ecc., sono ungheresi e portano il suo nome in ungherese, con una traduzione in francese. Il nome in ungherese è Mucsinyi WOHL Lajos (o Laios). Egli spiega che Mucsinyi è un titolo nobiliare minore, corrispondente al de in francese e al von in tedesco, che WOHL è il cognome e Lajos il nome di battesimo, corrispondente a Louis in francese e a Ludwig in tedesco. Il passaporto, egli dice, come tutti i passaporti ungheresi, porta la traduzione in francese e i nomi in ungherese. Egli dice che in Germania il suo nome è stato tradotto in Ludwig von WOHL e che ha scritto sotto questo nome. Egli afferma che è corretto che ora si faccia chiamare Louis de WOHL, in quanto è la traduzione francese, pressappoco equivalente all'inglese. Bisognerà notare che nello stile ungherese il titolo è seguito dal cognome e poi dal nome di battesimo.

    Storia di famiglia

    De Wohl afferma che suo padre nacque in Ungheria in una regione che nel 1919 è diventata parte della Cecoslovacchia. Descrive suo padre come proveniente dalla classe media (probabilmente medio bassa) e abitante di una piccola cittadina. Da giovane entrò a far parte della cavalleria ungherese e in seguito ottenne un comando. Lasciato l'esercito, studiò diritto e diventò avvocato. (De WOHL dice "giudice", ma ciò significa soltanto avvocato). Per un certo periodo fu pure giornalista, e politico, ma che genere di politico fosse, de WOHL dice di non saperlo. Più tardi si interessò agli affari minerari e si trasferì a Berlino verso l'inizio di questo secolo. Miniere e compagnie minerarie sembrano essere state il suo principale interesse, ma de WOHL dice che aveva anche dei rapporti con un ambasciatore ungherese e che è a causa del lavoro che svolse per questo ambasciatore che ricevette dal Governo austroungarico alcune decorazioni, compreso il titolo di Mucsinyi. De WOHL padre sposò a Monaco una donna tedesca (che de WOHL descrive come per metà tedesca e per metà austriaca). De WOHL padre morì nel maggio del 1914, 3 mesi prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. A quel tempo sembra essere stato un uomo relativamente ricco, ma la maggior parte del denaro fu in seguito perduta. Dopo la morte del padre la famiglia lasciò la sua casa di Berlino e andò a vivere in Baviera per sei mesi. In seguito egli tornò a Berlino, dove visse in un appartamento.

    Louis de WOHL è nato nel 1903 a Berlino, dove in seguito è andato a scuola. Ha una sorella più giovane di lui.

    Nel 1919 la famiglia ha dovuto scegliere tra la nazionalità ungherese e quella cecoslovacca. La madre di de WOHL e la sorella hanno scelto la Cecoslovacchia, de WOHL l'Ungheria.

    Verso il 1920 de WOHL ha lasciato la scuola e si è impiegato a Berlino in una banca, che aveva dei rapporti con l'America del Sud. È rimasto solo 3 anni circa alla banca, e durante questo periodo ha cominciato a scrivere. Per finire ha lasciato la banca ed è diventato un autore.

    De WOHL si è sposato da qualche parte all'incirca alla metà degli anni '20. Egli afferma che sua moglie era nominalmente la figlia di un uomo d'affari tedesco-ebreo, che era sposato ad una "principessa romena". Nei fatti, de WOHL sostiene che in realtà sua moglie è una figlia illegittima, essendo il frutto del peccato di una liaison tra la "principessa" e un tedesco ariano. La moglie di de WOHL ha una sorella o, se la storia qui sopra è vera, sorellastra, che attualmente si trova in Tanganika e che si è appena sposata all'età di più di 50 anni.

    Il resto della storia di de WOHL è conosciuto dai nostri incartamenti. Tecnicamente non è un rifugiato dall'oppressione nazista, ma dice che è venuto qui e afferma che è venuto in un certo qual modo di corsa, quando fu accusato dai nazisti di essere ebreo o in parte ebreo. Dice che non sa quanto sangue ebreo abbia, e che fu incapace di appurarlo in Ungheria. Afferma che il nome WOHL potrebbe essere ebreo o non ebreo.

    Personalmente, penso che vi sia molto poco dubbio che egli sia almeno in parte ebreo.

    La sua unica sorella è venuta in Inghilterra un po' più tardi di lui, ed ora risiede a Harrogate, dove ho saputo che è massaggiatrice in un ospedale.

    La moglie di de WOHL è in Cile, dove è andata dopo lo scoppio della guerra, ed egli dice che spera di poterla farla venire in questo paese quando ne riceverà il permesso ed avrà ottenuto la nazionalità britannica.

    Ho incontrato la signora de WOHL. È una persona veramente piacevole e, che la storia sui suoi antenati sia vera o meno, potrei descriverla come una pura Kurfürstendamm della miglior classe. I lettori che conoscono Berlino sapranno esattamente cosa intendo. Detto per inciso, per quanto io ne sappia, la sua morale è del più alto livello è non ho mai udito alcunché di suggerito contro di lei. Tiene molto a de WOHL, ma descriverei la sua attitudine nei suoi confronti più come materna che coniugale.»

  17. ^ Autore di Englands Aufstieg und Niedergang nach den Prophezeiungen des grossen französischen Sehers der jahre 1555 und 1558 (Ascesa e caduta dell'Inghilterra secondo le profezie dei grandi veggenti francesi degli anni 1555 e 1558), Leipzig, 1940
  18. ^ Kris Brandt Riske, "AFA Celebrates 75 Years", su Today's Astrologer, 9 maggio 2013, vol. 75, n. 5, pp. 4-5.
  19. ^ Ellic Howe, Le monde étrange des astrologues, Parigi, 1968, cap. "Le capitaine Louis de Wohl", pp. 264-281.
  20. ^ The London Gazette, 20 settembre 1946, p. 4753, dove figura tra le persone che hanno ottenuto o riavuto la nazionalità britannica, come segue: De Wohl, Louis. See De Wohl Mucsinyi, Louis. De Wohl Mucsinyi, Louis (known as Louis De Wohl); Hungary; Writer (Novelist); Athenaeum Court, Piccadilly, London, W.i. 20 August 1946.
  21. ^ Il che, se non assolutamente impossibile, è quantomeno altamente improbabile poiché, secondo diverse testimonianze dirette, al contrario di Himmler (vedi: Wilhelm Wulff, Zodiac and Swastika, New-York, 1973), Hitler era scettico verso l'astrologia, che considerava una superstizione. Vedi: Ellic Howe, Le monde étrange des astrologues, op. cit., pp. 303-304.
  22. ^ Per esempio:
    (EN)

    «De Wohl came to this country from Germany in about 1936, and most of the information I have received about is emanates from [blank]. He has known de Wohl since his arrival in this country and considers him a charlatan and a fake. de Wohl does not speak a word of Hungarian and has never at any time lived in Hungary although claiming to be the son of a Hungarian nobleman. I might mention here that de Wohl is merely a pseudonym and to the best of my knowledge his application some six months ago for the renewal of his Hungarian passport was refused by the Hungarian legation. He also claims to be a nephew of the musician Felix von WEINGARTNER, and grandson of Baron Dreyfus, the banker partner of Baron Erlanger, associated with the Rotschild group. Moreover, he also claims to be a relative of Sir Harry Worms, a former Lord Mayor of London. I mention this fact in order to illustrate the background which de Wohl endeavours to build up for himself.»

    (IT)

    «De Wohl è venuto in questo Paese dalla Germania verso il 1936, e molte delle informazioni che ho ricevuto su di lui vengono da [nome cancellato]. Ha conosciuto de Wohl sin dal suo arrivo in questo Paese, e lo considera un ciarlatano e un falsario. De Wohl non parla una parola di ungherese e non ha mai vissuto in Ungheria, benché pretenda di essere figlio di un nobile ungherese. Devo dire qui che de Wohl è semplicemente uno pseudonimo, e che a quanto mi risulta la sua domanda sei mesi or sono di rinnovo del suo passaporto ungherese è stata rifiutata dalla Legazione ungherese. Pretende anche di essere nipote del musicista Felix von WEINGARTNER, e nipote del Barone Dreyfus, il banchiere partner del barone Erlanger, associato con il gruppo Rotschild. Per finire, di essere imparentato con Sir Harry Worms, già Lord Mayor di Londra. Menziono questi fatti per illustrare il contesto che de Wohl costruisce per piazzare se stesso.»

    [Bisogna notare come niente di tutto ciò sia inverosimile, anche se può sembrarlo, la madre di De Wohl essendo nata Dreyfus e tutte le persone citate come imparentate con lui essendo di origine ebraica, e quel che è detto del passaporto conferma che De Wohl aveva un passaporto ungherese, anche se la Legazione ungherese non ha voluto rinnovarlo e non parlava la lingua ungherese. Quanto al nome si è visto che non è uno pseudonimo, ma una traduzione.]
    (EN)

    «I have never liked Louis de WOHL – he strikes me as a charlatan and an impostor. He at one time exercised some influence upon highly placed British Intelligence Officers through his star gazing profession.»

    (IT)

    «Louis de WOHL non mi è mai stato simpatico - mi è parso un ciarlatano e un impostore. Un tempo ha esercitato una certa influenza su alcuni alti ufficiali dei Servizi segreti britannici tramite la sua professione di osservatore delle stelle.»

    (EN)

    «Louis de WOHL, a Hungarian who arrived in the U. K. in 1935, is widely known as an astrologer and, despite the fact that many people regard him as a charlatan, there are still a great many people eager to take is astrological advice.»

    (IT)

    «Louis de WOHL, un Ungherese che è arrivato nel Regno Unito nel 1935, è ben conosciuto come astrologo e, nonostante il fatto che molti lo considerino un ciarlatano, vi sono ancora molte persone desiderose di avere il suo parere astrologico.»

    (EN)

    «I feel that there are now been so many indications that de Wohl is an indiscreet talker and a bumptious seeker after notoriety...»

    (IT)

    «Ho il sentimento che vi sono ora così tante indicazioni che de Wohl è un chiacchierone indiscreto e un pretenzioso alla ricerca di notorietà...»

    L'astrologo inglese R. H. Naylor, che teneva una rubrica di previsioni astrologiche sul giornale Sunday Express, scrisse perfino al Ministero degli Interni per protestare contro la proposta di naturalizzazione britannica di De Wohl:
    (EN)

    «Dear Lennox, I think you should know that R. H. Naylor, a rival soothsayer who writes for the Sunday Express, has written to the Home Office Protesting against the proposed naturalisation of Louis de WOHL, and now states that the latter has "under an athmosphere of great secrecy ben publicising a claim that he as been appointed official Astrologer to the British War Office."»

    (IT)

    «Caro Lennox, penso dobbiate sapere che R. H. Naylor, un pronosticatore rivale che scrive per il Sunday Express, ha scritto al Ministero degli Interni protestando contro la proposta di naturalizzazione di Louis de WOHL, e ora afferma che questi "in un'atmosfera di gran segreto ha reso pubblica una pretesa che è stato nominato Astrologo ufficiale del Ministero britannico della Guerra".»

  23. ^ The National Archive's Catalogue, Other subjects of Security Service enquiries
  24. ^ The National Archive's Catalogue, Louis de Wohl
  25. ^ Questa tradizione è confermata, tra gli altri, dal Bascapé (G. Bascapè, "Gli ordini cavallereschi in Italia", Milano, 1972 et G. Bascapè, "Gli ordini cavallereschi in Italia, storia e diritto", Milano 1992), il quale, afferma: "I maggiori privilegi annessi alla dignità equestre del Santo Sepolcro consistono, secondo la tradizione, nel nobilitare il cavaliere - qualora esso non fosse stato nobile - e nel conferirgli il titolo e i privilegi di conte palatino (o del Sacro palazzo lateranense) come per i cavalieri pontifici dello Speron d'oro". È pur vero che i cavalieri del Santo Sepolcro erano, di diritto, conti palatini; basti ricordare le lapidi sepolcrali di Guarino de Berte (1470) e di Pietro de Steven (1568) in S. Martino e S. Pietro de Lilla, dove sono chiamati cavalieri gerosolimitani del Santo Sepolcro e conti palatini del Sacro palazzo lateranense. Gli antichi giureconsulti dicevano: "Militia nobilitat ut quisque est miles, continuo est nobilis". Anche il La Roque scrive che una delle primitive forme di nobiltà consiste nel fatto di armare cavaliere colui che si vuole nobilitare. A conferma lo storico riporta una lunga serie di bolle e di brevi nei quali la Santa Sede si rivolge ai cavalieri del Santo Sepolcro con il titolo di "comes".

Bibliografia modifica

  • Ellic Howe, Le monde étrange des astrologues, Parigi, Robert Laffont, 1968, capitolo 16: "Le capitaine Louis de Wohl", pp. 264–281.

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