Luigi Antonio Cantafora

vescovo cattolico italiano

Luigi Antonio Cantafora (Scandale, 10 aprile 1943) è un vescovo cattolico italiano, dal 3 maggio 2019 vescovo emerito di Lamezia Terme.

Luigi Antonio Cantafora
vescovo della Chiesa cattolica
Mons. Cantafora il 5 ottobre 2013.
Charitas Christi urget nos
 
TitoloLamezia Terme
Incarichi attualiVescovo emerito di Lamezia Terme (dal 2019)
Incarichi ricopertiVescovo di Lamezia Terme (2004-2019)
 
Nato10 aprile 1943 (81 anni) a Scandale
Ordinato presbitero19 luglio 1969 dal vescovo Pietro Raimondi
Nominato vescovo24 gennaio 2004 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo25 marzo 2004 dall'arcivescovo Paolo Romeo (poi cardinale)
 

Biografia modifica

Nasce nel palazzo Gigliotti, in via Principe Umberto, a Scandale, in provincia di Crotone ed arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, il 10 aprile 1943. I suoi genitori, originari di Crotone, si trovavano di passaggio nel piccolo centro collinare, ma il suo legame con Scandale è rimasto sempre acceso, tanto da ritornare, dopo la sua ordinazione episcopale, a ringraziare tutti gli abitanti per la calorosa vicinanza in quel momento di festa.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Indirizzato sin da piccolo agli studi, si iscrive al seminario minore di Crotone, per poi concludere gli studi filosofici-teologici presso il Pontificio Seminario Regionale "San Pio X" di Catanzaro.

Il 19 luglio 1969 è ordinato presbitero da Pietro Raimondi, vescovo di Crotone.

Nei primi anni dalla sua ordinazione ricopre vari incarichi, quali cancelliere della Curia (1970-1973), parroco della parrocchia delle Sante Veneranda e Anastasia nel centro di Crotone e rettore della chiesa di San Giuseppe in Crotone (1970-1975), segretario della commissione catechetica diocesana (1972), vicario episcopale per la pastorale (1974), parroco di San Domenico in Crotone (1975); in questa comunità istituisce una comunità neocatecumenale, direttore dell'ufficio liturgico diocesano (1978-2000), incaricato diocesano F.I.E.S. e responsabile dei ministeri dei chierici (1987-1989), canonico onorario della cattedrale di Crotone (1989), membro della commissione mariana diocesana (1990), vice-direttore spirituale diocesano gruppi di preghiera "Padre Pio" (1992), membro del collegio dei consultori (1994-1999), vice-direttore dell'ufficio liturgico diocesano (dal 2000), amministratore parrocchiale della Beata Vergine Maria del Carmelo in Crotone (dal 2001).[1]

Inoltre insegna liturgia presso la scuola di teologia per laici, animatore nel seminario diocesano di Crotone, assistente AGESCI e dell'Azione Cattolica, coordinatore del comitato diocesano per il Giubileo del 2000, membro del centro diocesano vocazioni e vicario foraneo della I zona della città di Crotone. Dal 1994 è membro del consiglio presbiterale e della commissione diocesana per l'arte sacra. Il 9 giugno 1994 riceve il titolo di cappellano di Sua Santità.[1]

Memorabile nella sua missione sacerdotale è la fondazione nella frazione Corazzo nel comune di Scandale, di un eremo dedicato alla Santa Croce. L'eremo, situato in località Turrutio, è progettato e realizzato per essere luogo di incontro, di preghiera e contemplazione: al suo interno vi sorgono una cappella in cui si celebra la santa Messa e diverse sale di preghiera, dove si svolgono riunioni religiose e incontri di meditazioni tra le varie comunità parrocchiali dei paesi circostanti. L'eremo è custodito dalle suore della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Ministero episcopale modifica

Il 24 gennaio 2004 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Lamezia Terme;[1] succede a Vincenzo Rimedio, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 25 marzo successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Crotone, dall'arcivescovo Paolo Romeo, co-consacranti l'arcivescovo Andrea Mugione e il vescovo Vincenzo Rimedio. Il 4 aprile prende possesso della diocesi.

Il 16 gennaio 2010 un articolo di Radio Vaticana riporta che il vescovo ha ricevuto minacce di morte:[2]

«Allarme e costernazione in Calabria dopo che una lettera anonima contenente minacce di morte è stata recapitata al vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Antonio Cantafora, di 66 anni. L'episodio risale al 20 dicembre scorso, quando tra i biglietti di auguri natalizi è stata trovata una busta contenente una foto del presule e il disegno di una bara con su scritto Amen. La notizia, pubblicata ieri dal quotidiano Calabria Ora, è stata confermata dalla Curia di Lamezia Terme. "In riferimento alle notizie riguardanti le minacce al Vescovo non diffuse da questa Curia diocesana – è scritto in una nota del vicario della Diocesi mons. Pasquale Luzzo – si conferma che nei giorni precedenti al Natale è pervenuta allo stesso una missiva anonima di minaccia. Ci si affida al lavoro delle competenti autorità inquirenti, mirato alla conoscenza della natura e della provenienza dell'atto in questione, inaccettabile e inaspettato". "Sentiamo viva nel nostro cammino - conclude mons. Luzzo - la vicinanza del presbiterio diocesano, delle comunità religiose e dei fedeli laici, pronti a rispondere generosamente alle sfide del nostro territorio, con la forza rigeneratrice del Vangelo". Sulla vicenda ha aperto un'inchiesta la Procura della Repubblica di Lamezia Terme che ha informato anche la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro.»

Nella sessione del 28-30 marzo 2011 del consiglio episcopale permanente della CEI riceve la nomina di membro della commissione episcopale per il servizio della carità e la salute.

Il 9 ottobre 2011 accoglie papa Benedetto XVI in visita pastorale alla diocesi di Lamezia Terme.

Il 25 marzo 2018 presiede la celebrazione eucaristica per l'inaugurazione del monastero di Maria Santissima delle Grazie e della Misericordia a Conflenti con l'entrata delle Suore brasiliane.

Il 25 marzo 2019 partecipa alla dedicazione della chiesa di San Benedetto a Lamezia Terme, da lui fortemente voluta: la celebrazione è presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, alla presenza di numerosi vescovi.

Il 3 maggio 2019 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età;[3] gli succede Giuseppe Schillaci, fino ad allora rettore del seminario arcivescovile di Catania. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 6 luglio seguente.

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Onorificenze modifica

— 9 giugno 1994

Note modifica

  1. ^ a b c Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Lamezia Terme (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 24 gennaio 2004. URL consultato il 3 maggio 2019.
  2. ^ Minacce di morte a mons. Cantafora, vescovo di Lamezia Terme, su archivioradiovaticana.va, 16 gennaio 2010. URL consultato il 15 settembre 2021.
  3. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Lamezia Terme (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 3 maggio 2019. URL consultato il 3 maggio 2019.

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Collegamenti esterni modifica

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