Luigi I di Savoia-Vaud

Luigi I di Savoia-Vaud, detto anche Ludovico I (1250 circa – 1302 o 1303), fu un nobiluomo savoiardo, che a nome dei parenti fu per diversi anni governatore del paese del Vaud, finché divenne ufficialmente e formalmente nel 1285-86 il primo barone di Vaud in seguito alla spartizione dei domini sabaudi con suo fratello Amedeo V di Savoia. Fu il capostipite del ramo cadetto dei Savoia-Vaud[1].

Luigi I di Savoia-Vaud
Barone di Vaud
In carica1285 o 1286 –
1302 o 1303
PredecessoreFilippo
EredeLuigi II di Savoia-Vaud
SuccessoreLuigi II
Nascita1250 circa
Morte1302 o 1303
Sepolturaabbazia di Altacomba
Casa realeSavoia
PadreTommaso II di Savoia
MadreBeatrice Fieschi
ConsorteAdelina di Lorena
Giovanna di Montfort
Isabelle d'Aulnay
FigliLaura, di primo letto
Isabella
Margherita
Giovanna
Luigi
Pietro
Beatrice
Eleonora
Caterina
Bianca
Guglielmo e
Isabella, di secondo letto
ReligioneCattolico

Origine modifica

Luigi, secondo Samuel Guichenon, era il figlio maschio terzogenito di Tommaso II, signore del Piemonte, conte di Savoia, di Aosta e di Moriana, Conte di Fiandra e di Hainaut e della sua seconda moglie, Beatrice Fieschi[2], che era la terza figlia femmina di Teodoro Fieschi, conte di Lavagna[3], e della di lui consorte Simona de Volta di Capo Corso[4].

Tommaso II di Savoia, secondo lo storico francese Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, era il figlio maschio terzogenito di Tommaso I, conte di Savoia, d'Aosta e di Moriana, e della moglie, Margherita o forse Beatrice[5], che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era figlia del Conte di Ginevra, Guglielmo I e della signora di Faucigny, Beatrice[6].

Biografia modifica

Secondo le Europäische Stammtafeln[7], vol II, 190 (non consultate), Luigi sarebbe nato nel 1250[8], ma ciò contrasta con il fatto che i suoi genitori, secondo Samuel Guichenon, si erano sposati nel 1251[5] e Luigi era il terzogenito[5].

Suo padre Tommaso, conte di Savoia assieme al nipote Bonifacio, morì nel 1259[9][10]; secondo Matteo di Parigi, Tommaso fu avvelenato (dicitur potionatus)[11]. Fu sepolto nel presbiterio della cattedrale di Aosta. Nei titoli di conte di Moriana e signore del Piemonte gli succedette il fratello di Luigi, il figlio primogenito, Tommaso[12].

Suo cugino, il conte di Savoia Bonifacio, rimasto solo a governare la contea si riavvicinò al partito ghibellino, al cognato Manfredi, reggente del regno di Sicilia[13].

Al momento della morte del padre Luigi e i due fratelli maggiori erano tenuti in prigione nel comune di Asti; intervenne allora il fratello di sua madre, Beatrice, il cardinale Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, che con truppe genovesi e altri guelfi ottenne la liberazione dei tre bambini[3].

Nel 1263 il conte di Savoia, suo cugino Bonifacio, fu attaccato alle porte di Torino dalle truppe del comune di Asti, che lo sconfissero e lo fecero prigioniero e dove morì per le ferite riportate[14].

Bonifacio, non essendo ancora sposato, non aveva eredi, e la successione sarebbe spettata ai figli maschi del duca Tommaso II, per l'esattezza a Tommaso; anche le sorelle di Bonifacio avanzarono pretese, ma alla fine il fratello di Tommaso II, il conte di Richmond e di Romont, Pietro, riuscì a farsi riconoscere conte di Savoia[14].

L'anno dopo, nel 1264, sua zia Beatrice, contessa consorte di Provenza e di Forcalquier, citò Luigi e i fratelli Tommaso e Amedeo (Thomam Amedeum et Ludovicum filios quondam Dom. Thome fratris mei) e la sorella Eleonora (Alienore filie predicti comitis Thome) nel suo testamento come destinatari di un lascito[15].

Nel 1268 suo zio, il conte di Savoia Pietro II, fece un ultimo testamento dove chiedeva di essere sepolto ad Altacomba e designava suo successore nella contea il fratello Filippo e inoltre specificava i diversi lasciti per tutti gli altri parenti, come da documento n° 749 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien[16], aggiungendo anche un codicillo, riportato nelle Mémoires et documents publiés par la Société d'histoire et d'archéologie de Genève - tome 7, ove specificava che i suoi eredi erano il fratello Filippo e la figlia Beatrice[17].

Suo zio Pietro II, il Piccolo Carlo Magno, si spense a Pierre-Châtel il 16 maggio 1268[18], senza eredi maschi e perciò lo stato sabaudo venne ereditato dal fratello Filippo I di Savoia[18], mentre Pietro venne tumulato nell'abbazia di Altacomba, in Savoia[19].

Ancora giovane nel 1270, egli accompagnò in Gran Bretagna i suoi fratelli Tommaso e Amedeo presso il re Enrico III d'Inghilterra (la regina d'Inghilterra era la loro cugina Eleonora di Provenza, figlia della sorella del loro padre, Beatrice), nella speranza di riottenere i feudi inglesi un tempo appartenuti al loro zio Pietro II. Però nel frattempo i feudi erano già stati riaffidati al principe Edoardo I d'Inghilterra, assente per le crociate (ottava e nona); perciò, in attesa di un accomodamento, il re in cambio garantì ai fratelli savoiardi una pensione annua di cento marchi, almeno fino al ritorno di Edoardo.

Luigi, inizialmente destinato alla carriera ecclesiastica, preferì invece quella delle armi, decidendo di partecipare anche all'ottava crociata. Mentre il giovane Luigi si trovava a Parigi, presso la corte del re Filippo III di Francia, venne coinvolto in una disputa degli Angioini contro l'arcivescovo di Lione e vescovo di Die e Valence. In questa occasione Luigi venne indotto a contrarre la promessa di matrimonio con Giovanna di Montfort, matrimonio che venne celebrato nel 1283, quando Giovanna era ancora una bambina. La sua dote erano terre a cui i Savoia ambivano nei pressi dei loro domini nella valle del Rodano[20].

Nel 1282 Luigi si trovava di nuovo al servizio della sua famiglia, capeggiata dallo zio Filippo I di Savoia contro il conte di Ginevra, Amedeo II. In questa occasione Luigi occupò la fortezza de La Buissière, nel Delfinato, mentre suo fratello invadeva la regione di Grenoble. Filippo in precedenza, ansioso di prendere il controllo del Vaud, spedì Luigi a Moudon, per ricevere l'omaggio della nobiltà locale. Luigi sembrava non sentirsi apprezzato per i suoi servizi da parte di suo zio e dei suoi fratelli, perciò richiese una mediazione alla Regina di Francia, Margherita di Provenza, a cui era imparentato, ma senza sortire effetto. Sempre nel 1283 l'imperatore Rodolfo I cercava di estendere i propri domini elvetici, entrando così in conflitto con i Savoia. Luigi fu uno dei capi savoiardi che tentò vanamente di respingerlo. Perciò il trattato di pace costrinse i Savoia a cedere alcune terre come Payerne e Gümmenen e a rinunciare al loro protettorato su Morat, Berna e le terre di sua zia, Margherita, erede e vedova di Hartmann I di Kyburg. Queste perdite ridussero per un certo tempo la sfera d'influenza dei Savoia nella zona.

Sempre a partire dal 1282 era comincia una crisi dinastica in casa Savoia, in seguito alla morte del fratello maggiore di Luigi, il signore del Piemonte Tommaso, successore designato del conte di Savoia, Filippo I, che non aveva figli ed era già avanti con gli anni.

L'anno successivo morì la madre, Beatrice Fieschi; lo storico savoiardo François Mugnier, nel suo Les Savoyards en Angleterre au XIIIe siècle et Pierre d'Aigueblanche, évêque d'Héreford riporta che Beatrice (la Dame de Bourget) morì tra l'8 e il 9 luglio e fu inumata ad Altacomba[21]).

Secondo la tradizione al fratello maggiore Amedeo V di Savoia fu riconosciuto il diritto di ereditare la contea da Filippo I, mentre a Luigi, il minore, venne promesso un appannaggio. Mentre il loro zio era morente Luigi non si accontentò di ricevere un porzione minima dei domini sabaudi e cominciò la lotta con suo fratello Amedeo per ottenere di più. Nel maggio del 1284 Luigi ottenne dall'imperatore Rodolfo I il diritto di conio nei Paesi del Vaud, un implicito riconoscimento dei suoi diritti sulla zona, mentre la mediazione dei loro cugini, i sovrani d'Inghilterra, non riuscì a comporre i dissidi fra Luigi e Amedeo.

Filippo I, benemerito della Chiesa cattolica, si spense il 15 o il 16 agosto 1285 nel castello di Rossillon nel Bugey, tra Lione e Ginevra; Il necrologio delle Maurienne Chartes, Obituaire du Chapitre de Saint-Jean-de-Maurienne riporta la morte di Filippo (dni Philippi quondam comitis Sabaudie) il 16 agosto (XVI Kal Sep.)[22]; gli succedette il nipote, Amedeo V[23] e i dissidi tra Luigi e Amedeo V continuarono, finché nel gennaio 1286, i due fratelli giunsero ad un accordo: in cambio dell'omaggio feudale, Luigi riceveva dal fratello l'intero Vaud, con il titolo di Barone, il paese di Bugey e una pensione annua di 400 lire[24]; lo storico francese Victor Flour de Saint-Genis, nel suo Histoire de Savoie, riporta che l'arbitrato fu concluso a Lione e regolò la spartizione delle eredità dei loro genitori e degli zii, Pietro II e Filippo I[25].

Luigi fece pace con la città di Friburgo[8].

Luigi morì durante una spedizione militare nel regno di Napoli, alla corte del re Carlo II d'Angiò[26]; secondo il Necrology of the Cathedral of Lausanne (non consultato), Luigi morì il 9 gennaio 1303[8], comunque prima del 27 aprile, data del contratto di matrimonio della figlia, Bianca, in cui viene citato come defunto[8].

Luigi fece un testamento che si trova nei documenti degli Archivi di Stato: CODICILLO di Lodovico di Savoja Sig.e di Vaud fatto in Napoli, in cui conferma il Testamento per esso fatto; ed ordina seppellirsi nella Chiesa di S. Pietro dell'Ara di Napoli, sintanto che da suoi Eredi sii fatto trasportare nell'Abbazia d'Alta Comba Instituisce suo Erede singolare Ludovico di Lui figlio primogenito, a condizione, che adempisca ciò che è prescritto nel sud.to Testamento, e presente Codicillo sotto pena della privazione di sua eredità, in qual caso gli sostituisce Pietro altro suo figlio Giuniore, e di Lui fratello uterino, sotto le medesime condizioni; Ed in caso d'inadempimento come sovra, sostituisce il Conte Amedeo di Savoja, Fratello di esso Codicillante colle stesse condizioni. E questo non adempiendo sostituisce il Re di Francia di Lui Cugino, sotto le medesime condizioni. Più Lega a Bianca, e Cattarina sue figlie L. 4./m. di Losana cad.a, da pagarsi cioè L. 4./m. dal suo Erede universale, e le altre 4./m. dalla di Lui Consorte Isabella nel modo ivi specificato (...)[27]. Gli succedette il figlio, Luigi, come da sua volontà testamentaria[27].

Matrimoni e discendenti modifica

Secondo le Europäische Stammtafeln[7], vol I. cap. 2, 205 (non consultate), Luigi, tra il 1270 e il 1275 aveva sposato Adelina di Lorena[8] (ca. 1251 - ca. 1277), figlia ultimogenita del Duca di Lorena, Mattia II e della moglie, Caterina di Limburgo († 1255), che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, era figlia del Duca di Limburgo e Conte di Arlon, Valerano III, e della contessa di Lussemburgo, Ermesinda[28]. Il matrimonio di Mattia con Caterina viene confermato dal documento n° CLXXXV del Codex diplomatiche Valkenburgensis[29].

Luigi da Adelina ebbe una figlia[8][30]:

  • Laura (ca. 1275 - 1334), che sposò Giovanni conte di Forez

Luigi, rimasto vedovo, nel 1278 si sposò in seconde nozze con Giovanna di Montfort (ca. 1260 - 1300), figlia di Filippo di Montfort Signore di Castres e di la Ferté-Alais e della moglie Giovanna di Levis, come risulta dal documento n° 5295 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 6[31]; anche Giovanna era al suo secondo matrimonio, era vedova di Guido conte di Forez, a cui aveva dato tre figli; dal testamento di Giovanna, datato 1293, si apprende che è moglie di Luigi e vedova del conte di Forez, inoltre nei codicilli aggiuntivi fa riferimento ai propri figli sia di primo che di secondo letto[32].

Luigi da Giovanna ebbe undici figli[8][30]:

  • Isabella († 1290 circa)
  • Margherita († 1323 circa), citata nel testamento della madre[32], che ebbe due mariti, Giovanni signore di Vigory e Simone conte di Saarbrücken
  • Giovanna († dopo il 1360), citata nel testamento della madre[32], che sposò Guglielmo di Joinville
  • Luigi (1290 - 1349), erede di Luigi[27]
  • Pietro († 21 marzo 1312), citato dal padre nel testamento[27]
  • Beatrice († dopo il 1356), citata nel testamento della madre[32], che sposò Goffredo signore di Clermont
  • Eleonora († 24 marzo 1334), citata nel testamento della madre[32], che sposò Rodolfo, conte di Neufchâtel
  • Caterina († 1305), citata dal padre, nel testamento[27]
  • Bianca († dopo aprile 1323), citata dal padre nel testamento[27], che sposò Pietro signore di Belmont
  • Guglielmo (nato dopo il 1293), in quanto non citato nel testamento della madre
  • Isabella (nata dopo il 1293), in quanto non citata nel testamento della madre

Luigi, rimasto vedovo per la seconda volta, si sposò in terze nozze con Isabella d'Aulnay († 1341), anche lei al suo terzo matrimonio; Isabella è citata dal marito nel testamento[27].

Luigi da Isabella non ebbe figli[8][30].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Umberto III di Savoia Amedeo III di Savoia  
 
Matilde di Albon  
Tommaso I di Savoia  
Beatrice di Mâcon Gerardo I di Mâcon  
 
Maurette di Salins  
Tommaso II di Savoia  
Guglielmo I di Ginevra Amedeo I di Ginevra  
 
Matilde di Cuiseaux  
Margherita di Ginevra  
Beatrice di Faucigny Guy II de Valpergue  
 
Beatrice Visconti  
Luigi I di Savoia-Vaud  
Ugo Fieschi di Lavagna Teodoro II Fieschi di Lavagna  
 
 
Teodoro III Fieschi di Lavagna  
Brumisan di Grillo Amico di Grillo  
 
 
Beatrice Fieschi  
Raimondo della Volta  
 
 
Simona della Volta  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Savoia Ludovico I Di Signore Di Vaud nell’Enciclopedia Treccani
  2. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 308
  3. ^ a b Museo scientifico, letterario e artistico: Beatrice Fieschi, pag. 53
  4. ^ (FR) Beatrice Fieschi
  5. ^ a b c (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 255
  6. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1235, pag 938 Archiviato il 10 novembre 2014 in Internet Archive.
  7. ^ a b Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
  8. ^ a b c d e f g h (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: BARONS de VAUD (SAVOIE) - LOUIS de Savoie
  9. ^ (FR) Histoire de Savoie, Pag 248
  10. ^ (FR) Histoire de la Maison de Savoie, Volume 1, Pag 213
  11. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, vol. V, pag 741
  12. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: COMTES de SAVOIE et de MAURIENNE 1060-1417 - THOMAS de Savoie
  13. ^ (FR) Histoire de la Maison de Savoie, Volume 1, Pagg 213 -222
  14. ^ a b (FR) Histoire de Savoie, Pag 249
  15. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 636, pag. 317
  16. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 749, pagg 431 - 436
  17. ^ (LA) Mémoires et documents publiés par la Société d'histoire et d'archéologie de Genève - tome XXXVI, doc. 749, pag 321
  18. ^ a b (FR) Histoire de Savoie, Pag 255
  19. ^ (LA) Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande, doc. 752, pagg. 438 e 439
  20. ^ Eugene L. Cox. The Green Count of Savoy: Amadeus VI and Transalpine Savoy in the Fourteenth Century. Princeton, New Jersey: Princeton University Press, 1967.
  21. ^ (FR) Mémoires et documents publiés par la Société savoisienne, pag 329
  22. ^ (LA) Chartes du diocèse de Maurienne, pag 348
  23. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 263
  24. ^ A. de Gerbaix de Sonnaz. "Mémoire historique sur Louis II de Savoire, sire de Vaud, sénateur de Rome (1310–1312), de 1275 à 1349". Mémoires de l'Académie royale de Savoie (5th series, 1908), I.
  25. ^ (FR) Histoire de Savoie, Pag 264, nota 3
  26. ^ Ludovico I diSavoia
  27. ^ a b c d e f g Sezione Corte -> Testamenti de' sovrani, e principi della Real Casa di Savoia in Materie politiche per rapporto all'interno (Inventario n. 104) fascicoli 1-6 -> Testamenti -> Mazzo 1.4 -> Fascicolo 23, su archiviodistatotorino.beniculturali.it. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).
  28. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XXIII: Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1214, pag. 899 Archiviato il 1º ottobre 2017 in Internet Archive.
  29. ^ (LA) Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis, doc. CLXXXV, pag. 242
  30. ^ a b c (EN) #ES Genealogy:Savoy 2 - Louis I
  31. ^ (LA) #ES Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 6, documento n° 5295, pagg 719 - 721
  32. ^ a b c d e (LA) #ES Histoire des ducs de Bourgogne et des comtes de Forez, testamento di Giovanna di Montfort, documenti n° 81 e 81 bis, pagg 73 - 76

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

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