Mango (Italia)

comune italiano

Mango (Ël Mango in piemontese) è un comune italiano di 1 252 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte; è noto come uno dei maggiori luoghi di produzione di vino Moscato DOCG.

Mango
comune
Mango – Stemma
Mango – Veduta
Mango – Veduta
Veduta del paese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoMassimo Marello (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°41′N 8°09′E / 44.683333°N 8.15°E44.683333; 8.15 (Mango)
Altitudine521 m s.l.m.
Superficie20,03 km²
Abitanti1 252[1] (30-4-2023)
Densità62,51 ab./km²
FrazioniBosi, Riforno, San Donato, Romanino,
Comuni confinantiCastino, Coazzolo (AT), Cossano Belbo, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo, Trezzo Tinella
Altre informazioni
Cod. postale12056
Prefisso0141
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004115
Cod. catastaleE887
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 961 GG[3]
Nome abitantimanghesi
Patronosan Cristoforo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mango
Mango
Mango – Mappa
Mango – Mappa
Posizione di Mango nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Storia modifica

Si ritiene che Mango esistesse già in epoca romana, con il nome di Mangiana Colonia, toponimo citato nella Tabula alimentaria di Traiano. Si trattava, in origine, di un insediamento militare che aveva la funzione di rifornire viveri alle truppe veterane imperiali. Proprio gli ex soldati, a quanto pare, fondando qui una colonia, diedero origine al primo nucleo del borgo, che fu stabilmente abitato nei secoli successivi.
A Mango passava una delle numerose "Vie del sale" che un tempo univano Liguria e Piemonte.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Castello dei Marchesi di Busca modifica

Possente costruzione barocca, dalle linee sobrie, domina l'antico borgo. Appartenne al ducato di Mantova fino al 1714, anno in cui passò sotto il dominio dei Savoia; ospita eventi artistico-culturali. È sede dell'Enoteca Regionale del Moscato, di un'osteria e di un ristorante.

 
Monumento al cane

Si chiamavano Frave, Vene, Vaglio, i tre castelli che dopo la distruzione diedero origine al borgo di Mango. Era appena trascorso l'anno Mille. Il nome di Frave compare in parecchi documenti medievali con la forma Fravega, Fauriis, Fabreis, Fabricas, Fraeis; era una località importante perché sotto le mura e le torri del maniero passava la via "Magistra Langarum", che da Alba, toccando Trezzo, Frave, Rocchetta Belbo, per Castino, Cortemilia, Scaletta e Cairo conduceva alla riviera. Un raccordo che ha lasciato traccia nella gastronomia locale : dai vigneti della Langa partivano uve e vini, dalla Riviera arrivavano il pesce, il sale e l'olio.

Il castello di Mango sorge dalle fondamenta di un fortilizio costruito con funzioni eminentemente difensive e strategiche verso il finire del secolo XIII, con tutte le connotazioni tipiche del periodo, camminamenti segreti e sotterranei che andavano a sbucare in aperta campagna, prigioni, luoghi di tortura. È stato per secoli la residenza estiva dei Marchesi di Busca. Sontuosamente arredato e con un giardino vario ed ampio, il castello ha condizionato lo svilupparsi di tutto il centro storico; ne è prova il settecentesco campanile della parrocchiale, che svetta in allineamento strutturale con il maniero di casa Busca.

Nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale il castello di Mango fu per qualche tempo un presidio partigiano. In memoria dei fatti che si svolsero in questo territorio, nel 2001, per iniziativa del giornalista Raoul Molinari e su progetto di Letizia Rivetti, è stato istituito a Mango il percorso letterario intitolato "Il paese del partigiano Johnny", basato sul romanzo Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio.

Dal 1985 il castello di Mango è sede dell'Enoteca Regionale Colline del Moscato, nata da un'idea dell'allora sindaco Annibale Depiero e del giornalista Raoul Molinari, che fu presidente dell'Enoteca stessa per 15 anni.

Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli Castelli Doc. La rete dei castelli include anche i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi e Benevello. È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Mango sono 432[5], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[6]:

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
10 giugno 1985 8 giugno 1990 Annibale De Piero lista civica Sindaco [7]
8 giugno 1990 15 ottobre 1993 Annibale De Piero Partito Socialista Italiano Sindaco [7]
29 ottobre 1993 24 aprile 1995 Francesco Filippa Partito Socialista Italiano Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Francesco Filippa Progressisti Sindaco [7]
14 giugno 1999 10 marzo 2003 Valter Rivetti lista civica Sindaco [7]
10 marzo 2003 14 giugno 2004 Maria Antonietta Bambagiotti Comm. straordinario [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Silvio Stupino lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Silvio Stupino lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Silvio Stupino lista civica Continuiamo... insieme Sindaco [7]
27 maggio 2019 in carica Marello Massimo lista civica Uniti 2019-2024 Sindaco [7]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2018.
  6. ^ Dati superiori alle 20 unità
  7. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

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