Manifesto degli intellettuali antifascisti

manifesto antifascista pubblicato il 1 mag 1925

Il Manifesto degli intellettuali antifascisti, noto anche come Antimanifesto, fu pubblicato il 1º maggio del 1925 sui quotidiani Il Mondo[1][2] e Il Popolo[3], rispettivamente con i titoli: La protesta contro il “Manifesto degli intellettuali fascisti” e La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile.

Manifesto degli intellettuali antifascisti
AutoreBenedetto Croce
1ª ed. originale1 maggio 1925
Generepolitica
Lingua originaleitaliano

Storia modifica

Il manifesto fu redatto da Benedetto Croce in risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile. Anche la data di pubblicazione, festa dei lavoratori, risponde con indicativo antagonismo alla pubblicazione, nel giorno del Natale di Roma, del manifesto fascista. Il manifesto sancì la definitiva rottura col fascismo del filosofo napoletano, che all'indomani della Marcia su Roma e della presentazione del primo esecutivo fascista di coalizione aveva votato in Senato la fiducia al governo di Benito Mussolini, successivamente rivotandola il 24 giugno 1924, nella speranza che Mussolini si distaccasse finalmente dall'estremismo fascista.[4]

La proposta di redigere il manifesto venne fatta a Croce da Giovanni Amendola che, il 20 aprile 1925, scrisse:

«Caro Croce, avete letto il manifesto fascista agli intellettuali stranieri? ... oggi ho incontrato varie persone le quali pensano che, dopo l'indirizzo fascista, noi abbiamo il diritto di parlare e il dovere di rispondere. Che ne pensate voi? Sareste disposto a firmare un documento di risposta che potesse avere la vostra approvazione? E, in caso, vi sentireste di scriverlo voi?"; rispose Croce il giorno dopo: "Mio caro Amendola ... l'idea mi pare opportuna. Abbozzerò oggi stesso una risposta, che a mio parere dovrebbe essere breve, per non far dell'accademia e non annoiare la gente".[5]»

Firmatari modifica

I quaranta firmatari de La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile, pubblicata il 1º maggio su "Il Popolo" furono:

Successivamente "Il Mondo" pubblicò il 10 e il 22 maggio altri due più consistenti elenchi di firmatari, tra i quali si ricordano:

Il testo del manifesto modifica

Note modifica

  1. ^ Salvatore Guglielmino, Hermann Grosser, Il sistema letterario. Guida alla storia letteraria e all'analisi testuale: Novecento; cit. p. 347, Casa Editrice G. Principato S.p.A., 1989.
  2. ^ Salvatore Guglielmino, Hermann Grosser, op. cit. p. 350.
  3. ^ Il Popolo del 1925 col manifesto antifascista: ritrovata l'unica copia, su ultimavoce.it. URL consultato il 22 gennaio 2018.
  4. ^ Lina Anzalone, Storia di Rastignac: un calabrese protagonista e testimone del suo tempo, Rubbettino Editore, 2005, p. 19
  5. ^ Carteggio Croce-Amendola, Napoli, Istituto italiano per gli studi storici, 1982
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai Il firmamento: appelli e dichiarazioni collettive, Harvard University, pag. 737
  7. ^ a b c d e f Marco Lucchetti, 101 storie su Mussolini che non ti hanno mai raccontato, Newton Compton Editori, 2012, capitolo 36
  8. ^ Manifesto degli intellettuali fascisti e Manifesto degli intellettuali antifascisti, maat.it
  9. ^ Successivamente insignito del "Premio Mussolini" dell'Accademia d'Italia del 1936 nella categoria "Lettere"
  10. ^ Professore di scienza delle finanze nell'università di Pisa. Vedi
  11. ^ Professore di introduzione alle scienze giuridiche e istituzioni di diritto civile all'università di Napoli. Vedi [1]
  12. ^ Luigi Einaudi su Dizionario di economia e finanza Treccani
  13. ^ Piero Treves, «Ferrero, Guglielmo» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 47, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.
  14. ^ Professore di storia della medicina all'università di Milano. Vedi
  15. ^ a b c d Fu uno dei soli quattro originari firmatari della Replica a rifiutarsi di prestare il Giuramento di fedeltà al fascismo nel 1931, vendo per questo allontanato dall'insegnamento.
  16. ^ Nominato nell'Accademia d'Italia dal 1928
  17. ^ Ordinario di geografia all'Accademia scientifica letteraria di Milano. Vedi [2]
  18. ^ La sottomissione dei chierici
  19. ^ Professore di storia greca e romana nell'università di Bologna. Vedi
  20. ^ Professore di filosofia morale all'università di Bologna
  21. ^ a b c d e f g h i j Giorgio Ottaviani, Enriques e Severi, la matematica italiana durante il fascismo, http://web.math.unifi.it/users/ottaviani/enriseveri2.pdf
  22. ^ Professore di filosofia teoretica nell'università di Pavia. Vedi
  23. ^ Mauro Forno, La stampa nel ventennio: strutture e trasformazioni nello stato totalitario, Rubbettino editore, 2005, p. 80, ISBN 9788849812275
  24. ^ ANPI - Antonio Banfi
  25. ^ ANPI - Biografie: Piero Calamandrei
  26. ^ Stefano Giornetti, «Casella, Mario» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 21, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1978.
  27. ^ Manifesto ANPI Università di Pavia
  28. ^ Alessandro Casati; Giuseppe Prezzolini, Carteggio, Ed. di Storia e Letteratura, 1990, I, p. 27.
  29. ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/plinio-fraccaro_%28Dizionario-Biografico%29
  30. ^ Maurizio Griffo, «Gentile, Panfilo» in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
  31. ^ Giuseppe Levi a Torino: una storia di metodo e di Nobel
  32. ^ Cultura: Evola e le riviste "antifasciste"
  33. ^ Eugenio Montale su Enciclopedia Treccani
  34. ^ Accademie e scuole: istituzioni, luoghi, personaggi, immagini della cultura e del potere (a cura di Daniela Novarese), Giuffré 2011, pag. 251
  35. ^ Carteggio Croce-Tilgher, ibs.it
  36. ^ citato in: Emilio Raffaele Papa, Storia di due manifesti: il fascismo e la cultura italiana, Milano, Feltrinelli, 1958
  37. ^ Testo consultabile del Manifesto

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica