Margaret Rutherford

attrice britannica

Dame Margaret Rutherford (Londra, 11 maggio 1892Chalfont St. Peter, 22 maggio 1972) è stata un'attrice britannica.

Margaret Rutherford nel film Quel bandito sono io (1950)
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 1964

Vinse il premio Oscar alla miglior attrice non protagonista nel 1964 per International Hotel. È nota soprattutto per aver interpretato sullo schermo Miss Marple, il personaggio nato dalla penna di Agatha Christie.

Biografia modifica

Nata in un sobborgo a sud di Londra, Margaret Taylor Rutherford era l'unica figlia di William Rutherford Benn e della sua seconda moglie Florence Nicholson. Prima della sua nascita, il padre aveva sofferto di gravi problemi mentali che lo avevano condotto ad uccidere suo padre, un reverendo, motivo per cui venne internato per diversi anni in un manicomio criminale.

La piccola Margaret venne portata in India, ma fece ritorno in Gran Bretagna all'età di tre anni, per vivere con la zia, Bessie Nicholson, dopo che sua madre era morta suicida. Educata alla Wimbledon High School e al RADA, fece il suo debutto teatrale all'Old Vic nel 1925, dopo essersi dedicata all'insegnamento di dizione.

La Rutherford sfruttò la sua caratteristica fisicità e il suo spirito arguto e garrulo per affermarsi come attrice brillante, in commedie come L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, messa in scena al Globe Theatre nel 1939, e Spirito allegro di Noël Coward (nel ruolo della maldestra veggente, Madame Arcati), diretta dallo stesso autore nel 1941 al Piccadilly Theatre di Londra.

«Non avrei mai pensato di recitare per far ridere. Non pensavo che la platea mi ritenesse così divertente», avrebbe scritto nella propria autobiografia, pubblicata postuma nel 1972.

Pur essendo stata impiegata nel cinema sin dal 1936, divenne popolare sul grande schermo in tarda età, nei primi anni sessanta, quando interpretò il personaggio di Miss Marple in quattro film di produzione britannica ispirati ai gialli di Agatha Christie, e tutti diretti da George Pollock: Assassinio sul treno (1961), tratto da Istantanea di un delitto, Assassinio al galoppatoio (1963), tratto da Dopo le esequie (romanzo in cui il protagonista è Hercule Poirot), Assassinio sul palcoscenico (1964), tratto da Fermate il boia (romanzo in cui il protagonista è Hercule Poirot) e Assassinio a bordo (1964), tratto da un soggetto originale.

La sua interpretazione energica e spiritosa di Miss Marple ottenne un grande successo e le rinnovò l'affetto del pubblico anche a livello internazionale. In quel periodo vinse il premio Oscar alla miglior attrice non protagonista e il Golden Globe per la sua partecipazione al film International Hotel (1963) di Anthony Asquith, nel ruolo di una duchessa smemorata, al fianco dei protagonisti Elizabeth Taylor e Richard Burton. In seguito recitò nelle pellicole Falstaff (1966) di Orson Welles e La contessa di Hong Kong (1967) di Charles Chaplin. Il suo ultimo film, girato in Italia, fu Arabella (1967) di Mauro Bolognini, ove interpretava la nonna di Virna Lisi.

Venne nominata Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel 1961 ed elevata al grado di Dama di Commenda (DBE) nel 1967.

Vita privata modifica

Nel 1945 sposò il collega Stringer Davis che, oltre a prendere parte alla celebre serie dei film con Miss Marple nei primi anni sessanta e, benché non accreditato, al film Arabella (1967), le rimase sempre accanto sostenendola soprattutto nei suoi periodi di depressione. Negli ultimi anni l'attrice fu afflitta dalla malattia di Alzheimer. Morì nel 1972 ad 80 anni di età, nella sua casa, nella contea di Buckinghamshire.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Riconoscimenti modifica

Doppiatrici italiane modifica

  • Lola Braccini in Assassinio sul treno, International Hotel, Assassinio al galoppatoio, Assassinio sul palcoscenico, Assassinio a bordo, Poirot e il caso Amanda
  • Lydia Simoneschi in Mani sulla luna, Falstaff, La contessa di Hong Kong
  • Giovanna Scotto in Quel bandito sono io, L'importanza di chiamarsi Ernesto
  • Wanda Tettoni in Un generale e mezzo

Onorificenze modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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