Maria Rita Lorenzetti

politica italiana

Maria Rita Lorenzetti (Foligno, 16 marzo 1953) è una politica italiana, presidente della Regione Umbria dal 15 maggio 2000 al 16 aprile 2010.

Maria Rita Lorenzetti

Presidente della Regione Umbria
Durata mandato15 maggio 2000 –
16 aprile 2010
PredecessoreBruno Bracalente
SuccessoreCatiuscia Marini

Sindaco di Foligno
Durata mandato10 aprile 1984 –
9 agosto 1985
PredecessoreGiorgio Raggi
SuccessoreRolando Stefanetti

Presidente della 8ª Commissione Ambiente della Camera dei deputati
Durata mandato4 giugno 1996 –
15 maggio 2000
PredecessoreFrancesco Formenti
SuccessoreSauro Turroni

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato2 luglio 1987 –
15 maggio 2000
LegislaturaX, XI, XII, XIII
Gruppo
parlamentare
X-XI: PCI
XI-XIII: PDS
XIII: DS-L'Ulivo
CoalizioneProgressisti (XII)
L'Ulivo (XIII)
CircoscrizioneX-XI: Perugia
XII-XIII: Umbria
CollegioXII-XIII: Foligno
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
Precedenti:
PCI (1975-1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in filosofia
UniversitàUniversità degli Studi di Perugia
ProfessioneImpiegata pubblica

Già sindaco di Foligno dal 1984 al 1985, dal 1987 al 2000 è stata parlamentare alla Camera dei Deputati. Dal 2010[1] al 2013[2] è stata inoltre presidente di Italferr, azienda partecipata del gruppo Ferrovie dello Stato attiva nell'ambito dell'ingegneria dei trasporti.

Biografia modifica

Dipendente della Provincia di Perugia[3], si è laureata in filosofia[4] presso l'Università degli Studi di Perugia[3].

È sposata ed ha un figlio[5].

Attività politico-istituzionale modifica

Lorenzetti ha iniziato la sua attività politico-istituzionale all'interno di gruppi cattolici di base[5]. Nel 1975 è stata assessore ai servizi sociali[5] e, dal 1984 al 1985, sindaco del comune di Foligno[5].

Considerata politicamente vicina a Massimo D'Alema[6], dal 1987 al 2000 Lorenzetti è stata parlamentare alla Camera dei Deputati. Nella XII legislatura ha ricoperto anche l'incarico di presidente della commissione parlamentare Ambiente e Lavori pubblici; in tale veste ha contribuito all'approvazione di alcune leggi, tra cui la “Merloni ter” in materia di lavori pubblici[5].

Nel 2000 si è candidata come presidente della regione Umbria. Sostenuta dalla coalizione de L'Ulivo, è stata eletta con il 56,4% dei voti[3]; cinque anni dopo si è ricandidata per un secondo mandato, venendo riconfermata con il 63,1% delle preferenze[3].

Lorenzetti è stata tra le prime donne sindaco d'Italia[3]ed il primo, e per cinque anni l'unico, presidente di regione donna eletta direttamente[senza fonte].

Dal 5 agosto 2010[1] al 17 settembre 2013[2] è stata presidente di Italferr, società del gruppo Ferrovie dello Stato che opera nel settore dell'ingegneria dei trasporti ferroviari e dell'alta velocità.

Procedimenti giudiziari modifica

Assoluzione nell'inchiesta sul passante ferroviario fiorentino (2013-2022) modifica

Il 16 settembre 2013 Lorenzetti, dopo aver subito a gennaio dello stesso anno una perquisizione nella propria abitazione e nel proprio ufficio, fu sottoposta ad arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della Procura di Firenze sul passante ferroviario fiorentino del treno ad alta velocità ed accusata di associazione per delinquere, abuso di ufficio, corruzione e traffico illecito di rifiuti[7][8]. La misura fu revocata il 30 settembre dopo le sue dimissioni da Italferr[9]; a ottobre 2014 fu quindi rinviata a giudizio[10].

Il 2 dicembre 2022 viene disposto il non luogo a procedere con formula "il fatto non sussiste" riguardo ad una delle accuse di corruzione nei suoi confronti[11]; Lorenzetti era già stata prosciolta a Firenze per le ipotesi di reato ambientali e a Roma per associazione per delinquere e corruzione.[11]

Condanna a 8 mesi per falso ideologico (2014-2017) modifica

Il 18 novembre 2014 Lorenzetti è stata condannata a otto mesi di reclusione (con pena sospesa perché incensurata) dal Tribunale di Perugia per il reato di falso ideologico in merito ad una delibera di giunta del marzo 2010 con la quale si autorizzavano alcune aziende sanitarie locali umbre all'assunzione di personale[12]; contestualmente ha annunciato la sua intenzione di appellare la sentenza. Il provvedimento viene quindi confermato prima dalla Corte d'appello di Perugia il 15 marzo 2016[13] e poi dalla Corte di Cassazione, che lo ha dichiarato definitivo il 28 settembre 2017[14].

Note modifica

  1. ^ a b Maria Rita Lorenzetti nuovo presidente Italferr, ANSA, 5 agosto 2010. URL consultato il 16 settembre 2013.
  2. ^ a b Lorenzetti dimessa presidente Italferr, ANSA, 17 settembre 2013. URL consultato il 17 settembre 2013.
  3. ^ a b c d e Regione Umbria - Consiglio regionale - Contatta il Consigliere, su www.crumbria.it. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  4. ^ Scheda biografica di Maria Rita Lorenzetti, su www.regioni.it. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  5. ^ a b c d e Scheda biografica di Maria Rita Lorenzetti, su www.regioni.it. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  6. ^ Maria Rita Lorenzetti, la zarina di D'Alema, Panorama, 16 settembre 2013. URL consultato il 16 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2013).
  7. ^ La Presidente di Italferr ai domiciliari, Corriere della Sera, 16 settembre 2013. URL consultato il 16 settembre 2013.
  8. ^ Lorenzetti: «Quell'architetto della regione Toscana è uno str...», Il Messaggero, 17 settembre 2013. URL consultato il 17 settembre 2013.
  9. ^ Inchiesta Tav, Lorenzetti ritorno alla libertà, in La Nazione, 30 settembre 2013.
  10. ^ Francesca Marruco, Inchiesta Tav, la procura di Firenze ha chiuso le indagini per Maria Rita Lorenzetti e altri 32, in Umbria 24, 21 ottobre 2014. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  11. ^ a b Ex presidente Italferr Lorenzetti prosciolta da tutte accuse - Umbria, su Agenzia ANSA, 2 dicembre 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  12. ^ Sanitopoli Umbria, ex presidente Lorenzetti condannata a 8 mesi, Il Fatto Quotidiano, 18 novembre 2014. URL consultato il 18 novembre 2014.
  13. ^ Sanitopoli Umbria, confermata condanna per ex presidente Lorenzetti, su Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2016. URL consultato il 7 gennaio 2017.
  14. ^ Enzo Beretta, Sanitopoli, condanna definitiva per Maria Rita Lorenzetti. Lei: «Enorme ingiustizia», su Umbria24.it, 28 settembre 2017. URL consultato il 24 aprile 2019.

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