Marvins Room è un brano musicale del cantante canadese Drake, estratto il 22 luglio 2011 come singolo promozionale dal suo secondo album, intitolato Take Care. Il pezzo è stato scritto da Aubrey Graham (lo stesso Drake), Noah Shebib, Adrian Eccleston e Jason Beck ed è stato prodotto da Shebib.

Marvins Room
singolo discografico
ArtistaDrake
Pubblicazione22 luglio 2011
Durata5:48
Album di provenienzaTake Care
GenereAlternative R&B
Downtempo
EtichettaYoung Money, Cash Money, Universal
ProduttoreNoah "40" Shebib
RegistrazioneGiugno 2011
FormatiDownload digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 600 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (3)[3]
(vendite: 3 000 000+)

Il singolo ha raggiunto la ventunesima posizione della classifica statunitense e si è aggiudicato il disco d'oro per aver venduto oltre 500 000 copie. Della canzone è stato anche realizzato un video musicale, che è stato caricato sull'account dell'etichetta discografica Cash Money Records il 28 giugno 2011. Mentre la canzone in sé ha una durata di quasi sei minuti, la versione presentata nel video dura circa la metà.

Il brano è considerato dalla critica uno dei migliori del rapper.[4][5][6]

Classifiche modifica

Classifica (2011) Posizione
massima
Stati Uniti[7] 21

Note modifica

  1. ^ (DA) Marvins Room, su IFPI Danmark. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Marvins Room, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Drake - Marvins Room – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  4. ^ http://popcrush.com/drake-marvins-room/
  5. ^ http://www.npr.org/sections/therecord/2011/06/17/137245761/in-modern-rap-echoes-of-marvin-gayes-deep-damaged-soul
  6. ^ Copia archiviata, su rollingstone.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2017).
  7. ^ (EN) Drake Album & Song Chart History, su billboard.com. URL consultato il 9 dicembre 2011.

Collegamenti esterni modifica

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