Mauro Del Bue

politico italiano

Mauro Del Bue (Reggio Emilia, 23 aprile 1951) è un politico, giornalista e storico italiano.

Mauro Del Bue

Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Durata mandato23 aprile 2005 –
17 maggio 2006
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreGiovanni Ricevuto
SuccessoreTommaso Casillo
Raffaele Gentile

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato2 luglio 1987 –
14 aprile 1994

Durata mandato28 aprile 2006 –
28 aprile 2008
LegislaturaX, XI, XV
Gruppo
parlamentare
X-XI: Partito Socialista Italiano
XV: DCA-Nuovo PSI, Socialisti e Radicali-RNP
CoalizioneXV: L'Unione
CircoscrizioneX-XI: Parma
XV: Piemonte 2
Incarichi parlamentari
  • Segretario di Presidenza
  • Componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione
  • Componente della Sezione giurisdizionale dell'Ufficio di Presidenza
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI (fino al 1994)
SDI (1998-2001)
NPSI (2001-2007)
PSI (dal 2007)
Titolo di studioLaurea in Lettere e Filosofia
ProfessioneGiornalista

Già deputato del Partito Socialista Italiano e poi per il Nuovo PSI, è stato sottosegretario al Ministero delle infrastrutture nel Governo Berlusconi III. Nel 2007 è stato uno dei principali protagonisti della rinascita del PSI. Dal 2013 al 2022 ha diretto la versione online dell'Avanti! mentre dal 2023 dirige il quotidiano online La Giustizia.

Biografia modifica

Laureato in lettere e filosofia all'Università di Bologna, di professione giornalista è stato segretario della Federazione Giovanile Socialista Italiana di Reggio Emilia nel 1973, consigliere comunale e capogruppo del Partito Socialista Italiano nel 1975, nonché segretario del PSI di Reggio nel 1977. Membro della corrente autonomista fin da ragazzo, dal congresso di Roma del 1976 è componente del Comitato centrale del Psi a nome della FGSI, mentre dal Congresso di Torino del 1978 è il più giovane membro effettivo del Comitato centrale in rappresentanza della componente del segretario Bettino Craxi.

Nel 1987 è vicesindaco di Reggio Emilia con gli assessorati alla cultura e allo sport. Sempre dal 1987 al 1990 è stato inoltre presidente de I Teatri di Reggio Emilia.

È eletto deputato nel 1987 per le liste del PSI con oltre 13.000 preferenze, fa parte della Commissione Cultura, Scuola e Sport della Camera. Nel 1988 è relatore della riforma degli Enti lirici e nello stesso anno della legge sui mondiali di calcio. Nel dicembre del 1989 entra nella Direzione del PSI con la responsabilità del Dipartimento Ambiente e Territorio e gestisce per il PSI i referendum sulla caccia e i pesticidi. Nel 1990 è protagonista del confronto storico e politico sui delitti del dopoguerra a Reggio Emilia, che vengono ricordati come quelli del Triangolo della morte e difende l'ex parlamentare comunista Otello Montanari e il suo articolo "Chi sa parli".

Nel 1992 è il capolista socialista della circoscrizione e il primo dei deputati eletti con circa 14.500 preferenze, conseguite nel sistema proporzionale a preferenza unica determinato dal referendum del 1991. Nel 1992 è tra i fondatori della componente di Rinnovamento con Claudio Martelli.

Aderisce prima all'Associazione società aperta fondata nel 1997 da Claudio Martelli e poi allo Sdi fondato nel 1998 dal Si di Enrico Boselli, dal Ps di Ugo Intini, dallo Psdi di Gianfranco Schietroma e dalla componente di Martelli. Poi, dopo la morte di Craxi, è tra i fondatori della Lega socialista che confluisce nel 2001 nel Partito Socialista - Nuovo PSI di Gianni De Michelis, all'interno del quale nel 2002 è membro della Segreteria nazionale e nel 2003 viene nominato Vicesegretario nazionale dalla Direzione Nazionale del partito[1].

Alle elezioni provinciali di Reggio nell'Emilia del 2004 è candidato alla presidenza sostenuto da una lista autonoma detta Socialisti Laici Libertari ottenendo 7.391 voti, pari al 2,51%.

Nel Governo Berlusconi III viene nominato sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture. Si batte, tra l'altro, per ottenere i finanziamenti della stazione Mediopadana dell'Alta velocità. Il suo contributo è determinante per completare il piano finanziario e far partire il cantiere.

Alle elezioni politiche del 2006 viene candidato all'interno della lista Democrazia Cristiana-Partito Socialista ed eletto deputato nella circoscrizione Piemonte 2. È segretario e membro della Presidenza della Camera e viene nominato nella sezione giurisdizionale della stessa. Presenta la prima proposta di legge sugli stadi e palazzi dello sport che verrà poi approvata nella Legislatura seguente. È anche presentatore della proposta di modifica organica della legge finanziaria.

Nel 2007, allestito un doppio congresso del Nuovo PSI, la maggioranza aderisce alla Costituente socialista ed elegge Del Bue segretario e De Michelis presidente, mentre la minoranza sceglie l'adesione al PdL.

Nel 2009, a seguito delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, viene nominato Assessore allo Sport del Comune di Reggio Emilia dal sindaco Graziano Delrio. Nel maggio 2013 gli vengono affidate anche le deleghe per l'Ambiente[2].

Dal 2013 al 2022 è stato direttore dell'Avanti!, quotidiano online del Partito Socialista Italiano.

Scrive nel frattempo 20 libri di storia politica, di sport e di filosofia. Progetta e realizza cicli di trasmissioni televisive sull'opera lirica, sui teatri, sui musei, sui palazzi storici, sull'ambiente. Ha frequentato il Conservatorio musicale, ha scritto decine di recensioni di opere liriche e due cd di canzoni. Dirige anche un giornale sportivo locale.

Dal 2023 è direttore del quotidiano online La Giustizia, rifondato in versione unicamente online dopo essere stato acquistato dall'Associazione Socialista Liberale.[3]

Opere modifica

  • Il Partito socialista a Reggio Emilia. Problemi e avvenimenti dalla ricostruzione alla scissione, Venezia 1981.
  • Alberto Simonini, storia socialista di un italiano, Reggio Emilia 1985.
  • Dal frontismo al riformismo. Il Psi tra Roma e Reggio Emilia, Bologna 1987.
  • Storia di delitti e passioni, dal triangolo rosso alle bierre, Reggio E. 1995.
  • Novecento, il libro del secolo, Montecchio 2001 e ried. 2004.
  • L'apostolo e il ferroviere. Vite parallele di Camillo Prampolini e Giuseppe Menada, Montecchio 2006.
  • Una storia Reggiana, vol 1, Montecchio 2004.
  • Una storia Reggiana, vol 2, Montecchio 2007.
  • Una storia Reggiana, vol 3, Montecchio 2008.
  • Il poker del pugile, la vera storia di Gino Bondavalli, Montecchio 2006.
  • La storia del socialismo reggiano, vol 1, Montecchio 2010.
  • La storia del socialismo reggiano, vol 2, Montecchio 2011.
  • La storia del socialismo reggiano, vol 3, Montecchio 2012.
  • Filosomia, la storia della filosofia secondo me, Sassoscritto, Firenze, 2012.
  • Il primo cooperatore. Contardo Vinsani, il socialista utopistico, Casalgrande 2016.
  • Idee in Avanti. Tre anni di direzione del quotidiano socialista, Roma 2016.
  • L’unità...storia di divisioni, scissioni, espulsioni e sconfitte della sinistra italiana, Reggio Calabria 2018.
  • Una storia Reggiana, vol. 4, Reggio Emilia 2019.
  • La scissione comunista e le ragioni di Turati, Reggio Calabria 2021.
  • L'impronta. I parlamentari socialisti dal 1983 al 2022, Correggio 2022.

È anche compositore, iscritto alla Siae ed ha curato diversi documentari televisivi, uno dei quali per la Presidenza del Consiglio sulla storia d'Italia. Ha collaborato attivamente con i quotidiani l'Avanti! e Il Giornale di Reggio, con i periodici Critica Sociale e Mondoperaio, e ha diretto La Giustizia, giornale fondato da Camillo Prampolini nel 1886, dal 1989 al 1994.

Note modifica

  1. ^ Del Bue ai vertici del Nuovo Psi, in Telereggio, 25 luglio 2003. URL consultato il 7 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
  2. ^ Reggio Emilia, Mauro Del Bue è il nuovo assessore all’Ambiente: «Passione e impegno per il nuovo incarico», in Avanti! online, 2 maggio 2013. URL consultato il 7 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2014).
  3. ^ Perché La Giustizia, su lagiustizia.net. URL consultato il 6 febbraio 2023.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN117282790 · ISNI (EN0000 0000 8328 2664 · SBN SBLV167208 · LCCN (ENn84158741 · GND (DE1180658620 · WorldCat Identities (ENlccn-n84158741