Mirko Cvetković

economista e politico serbo

Mirko Cvetković (in serbo Мирко Цветковић?; Zaječar, 16 agosto 1950) è un economista e politico serbo. È stato Primo Ministro della Serbia dal 7 luglio 2008 al 27 luglio 2012.

Mirko Cvetković
Мирко Цветковић

Primo ministro della Serbia
Durata mandato7 luglio 2008 –
27 luglio 2012
PredecessoreVojislav Koštunica
SuccessoreIvica Dačić

Ministro delle Finanze
Durata mandato14 marzo 2011 –
27 luglio 2012
PredecessoreDiana Dragutinović
SuccessoreMlađan Dinkić

Durata mandato15 maggio 2007 –
7 luglio 2008
PredecessoreMlađan Dinkić
SuccessoreDiana Dragutinović

Dati generali
Partito politicoIndipendente
(sostenuto dalla ZES)
UniversitàUniversità di Belgrado
FirmaFirma di Mirko Cvetković Мирко Цветковић

Biografia modifica

Cvetković si laureò in economia presso l'Università degli Studi di Belgrado. Lavorò presso l'Istituto Minerario e per l'Istituto nazionale serbo di economia, e fu consulente economico per la società di consulenza "CES Mecon" e per la Banca Mondiale.

Nel 2001 Cvetković è stato nominato viceministro per l'Economia della Repubblica Federale di Jugoslavia, nel governo di Zoran Đinđić. Svolse l'incarico fino al 2003, quando fu nominato direttore della Agenzia per la privatizzazione della Confederazione di Serbia e Montenegro. Il 15 maggio del 2007 fu nominato ministro delle finanze.

Primo Ministro della Serbia modifica

L'8 luglio 2008 il presidente serbo Boris Tadić nominò Cvetković capo del governo. Il governo era formato da una coalizione tra il Partito Democratico e il Partito Socialista ed ottenne 127 voti di fiducia[1].

Uno dei principali impegni del governo di Cvetković era quello di non riconoscere in ogni caso l'indipendenza del Kosovo. Inoltre, il governo puntava a fare ottenere alla Serbia lo status di paese candidato all'adesione all'Unione europea.

Cvetković parla la lingua inglese. È sposato e ha due figli.

Note modifica

  1. ^ Danijela Nenadić, Serbia: nuovo governo [collegamento interrotto], su osservatoriobalcani.org, Osservatorio Balcani e Caucaso, 9 luglio 2008. URL consultato il 18 novembre 2012.

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