Montecorvino Rovella

comune italiano

Montecorvino Rovella (Ruella in napoletano[4]) è un comune italiano di 12 252 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Montecorvino Rovella
comune
Montecorvino Rovella – Stemma
Montecorvino Rovella – Bandiera
Montecorvino Rovella – Veduta
Montecorvino Rovella – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoMartino D'Onofrio (lista civica "Insieme per cambiare") dal 10-6-2018 (2º mandato dal 12-5-2023)
Territorio
Coordinate40°42′N 14°59′E / 40.7°N 14.983333°E40.7; 14.983333 (Montecorvino Rovella)
Altitudine295 m s.l.m.
Superficie42,16 km²
Abitanti12 252[1] (31-10-2023)
Densità290,61 ab./km²
Frazionivedi sezione
Comuni confinantiAcerno, Battipaglia, Bellizzi, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Olevano sul Tusciano
Altre informazioni
Cod. postale84096, 84090
Prefisso089
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065073
Cod. catastaleF481
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 536 GG[3]
Nome abitantimontecorvinesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montecorvino Rovella
Montecorvino Rovella
Montecorvino Rovella – Mappa
Montecorvino Rovella – Mappa
Posizione del comune di Montecorvino Rovella all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il territorio comunale ha una superficie di 42 km² comprendente una zona montuosa e collinare dei monti Picentini. Il capoluogo, Rovella, è situato a 295 m s.l.m. alle pendici dell'omonima collina.

Storia modifica

Il termine Corvinus è appellativo della gens Valeria (antica famiglia romana della Magna Grecia) e dei loro possedimenti.[5] Nel 269 a.C. i Romani, alla cui testa vi era il console Sempronio Sofo, sconfissero i Piceni, di un'antica regione sull'Adriatico, e li trapiantarono con forza in Campania tra il confine meridionale della lega nocerina, e il confine settentrionale della lega lucana, occupando il territorio posto tra i fiumi Sele e Sarno.

Fu costruita una città a cui venne dato il nome di Picenza (Picentia) e Picentini ne furono chiamati gli abitanti per distinguerli dai Piceni rimasti sull'Adriatico. Più volte i picentini si ribellarono al giogo dei romani e Picentia venne rasa al suolo per ben due volte, finché i romani fecero obbligo ai Picentini di non ricostruire più la città, ma soltanto piccoli nuclei sparsi sul territorio.

Nacque Montecorvino, il cui nome secondo l'ipotesi, condivisa dagli storici, deriva dalla presenza dei corvi sulle alture del monte Nebulano che sovrasta il paese, oppure dal termine etrusco koràk letteralmente che è nero, ad indicare l'origine vulcanica del territorio, mentre il termine Rovella deriva dall'aggettivo Ribellus (ribelle) ad indicare gli abitanti di Picenza che si ribellarono all'autorità di Roma.

Rovella deriva da Rue elle (via corta): in campano infatti il paese viene chiamato Ruell.

Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al distretto di Salerno del regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia, è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al circondario di Salerno.

Il 25 gennaio 1820 con decreto reale 1876 Montecorvino venne diviso in due dipartimenti: Rovella e Pugliano.

Con Regio Decreto n.623 del 28 marzo 1929, venne disposta la cessione di parte del territorio comunale che, insieme a parte del comune di Eboli, divenne il comune di Battipaglia.

Il 24 aprile 1988, un referendum popolare sancì il distacco della frazione di Bellizzi, che divenne ufficialmente comune autonomo il 2 gennaio 1990.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 aprile 2015.[6]

«Stemma di azzurro, a tre colli all'italiana uniti fondati in punta, di rosso, il colle centrale più alto e più largo sostenente il corvo di nero, allumato di rosso, imbeccato e membrato d'oro; il tutto alla bordatura in filetto, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture civili modifica

  • Palazzo Pizzuti centro abitato
  • Palazzo Pico / Budetta
  • Palazzo Maiorini
  • Palazzo Arminio / D'Arminio
  • Palazzo Pizzuti frazione Nuvola
  • Palazzo Giudicemattei
  • Palazzo Bassi Capoluogo
  • Palazzo Bassi frazione Ferrari
  • Palazzo Bassi Frazione San Martino
  • Conservatorio di Santa Sofia 1719

Architetture militari modifica

  • Castello Nebulano, ruderi - Costruito in epoca longobarda tra il VI e il X secolo, assediato nel corso delle guerre di successione normanne (1122)[7], fu abbandonato definitivamente nel 1500[8].

Architetture religiose modifica

  • Chiesa di Maria SS. delle Grazie 1487 - Piazza Budetta - Riaperta al pubblico il 9 febbraio 2019 - Gioiello d'arte
  • Chiesa di Sant'Eustachio. Alla terza domenica di agosto, in questa chiesa si festeggia il ricordo dell'apparizione della Madonna dell'Eterno. Qui è custodita una copia della statua della madonna; l'originale è situata nel santuario omonimo.
  • Santuario della Madonna dell'Eterno
  • Chiesa di San Lazzaro
  • Chiesa di San Bernardino da Siena
  • Chiesa dei Santi Apostoli San Pietro e San Paolo (patroni di Montecorvino Rovella)
  • Chiesa di Santa Maria della Pace, costruita per sancire la pace tra le due famiglie più importanti della storia di Montecorvino: i D'Arminio e i Damolidei
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli
  • Chiesa del Santissimo Rosario e San Rocco
  • Chiesa dell'Addolorata
  • Chiesa dello Spirito Santo
  • Chiesa di San Filippo
  • Chiesa longobarda di Sant'Ambrogio[9]
  • Chiesa del Santissimo Salvatore e Sant'Andrea Apostolo. Situata nella frazione Gauro, è l'edificio religioso più antico del comune. La parrocchia ha festeggiato l'800º anniversario nel novembre del 2010: la più antica testimonianza, infatti, della sua esistenza risale al 4 ottobre 1210. La domenica successiva al 6 agosto si commemora la Trasfigurazione del Cristo sul Tabor, antichissima consuetudine risalente alla seconda metà del Quattrocento, documentata già nel secolo XVI[10].
  • Chiesa Immacolata Concezione di Maria Vergine nella frazione Macchia, inaugurata il 29 agosto 2010
  • Varie cappelle votive della Madonna Odigitria.

Altro modifica

Radio modifica

  • Radio Arcobaleno

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2020, a Montecorvino Rovella risultavano residenti 623 cittadini stranieri (il 5,1% della popolazione complessiva)[12]. Le comunità più rappresentate sono:

Religione modifica

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[13]; il comune appartiene alla forania di Montecorvino Pugliano-Montecorvino Rovella-Pontecagnano-Acerno dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno ed è suddiviso in cinque parrocchie. È inoltre presente una comunità evangelica[14]

Cultura modifica

Scuole modifica

Nel territorio del comune di Montecorvino Rovella sono presenti la scuola primaria "Maria Pia di Savoia"[15], l'Istituto Comprensivo "R. Trifone"[16], noto per la Wind Orchestra composta dagli alunni della scuola, l'Istituto di Istruzione Superiore "Gian Camillo Glorioso"[17], liceo scientifico e delle scienze umane, con integrazione sportiva.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

In base allo statuto comunale di Montecorvino Rovella[18] le frazioni sono:

  • Chiarelli
  • Cornea
  • Ferrari
  • Gauro
  • Macchia
  • Nuvola
  • Occiano
  • Martorano
  • Marangi
  • Molenadi
  • San Martino
  • Votraci

Fino al 1988 anche Bellizzi, ora Comune a sé, era frazione del comune di Montecorvino Rovella.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

  • Strada Regionale 164 Bellizzi-Montecorvino Rovella-Acerno-Croci di Acerno-confine provincia, principale asse viario che lo collega a Bellizzi, Acerno e alla zona irpina di Montella e Bagnoli Irpino, Laceno.
  • Strada Provinciale 26/b Giffoni Valle Piana-Montecorvino Rovella;
  • Strada Provinciale 28/b Faiano-Montecorvino Pugliano-Montecorvino Rovella;
  • Strada Provinciale 29/b Innesto SR ex SS 164-Salitto-Monticelli di Olevano sul Tusciano;
  • Strada Provinciale 313 Innesto SS 18 (Bivio Pratole)-Innesto SP 323 (S. Vito);
  • Strada Provinciale 324 Innesto SR 164-Macchia-Capaccola;
  • Strada Provinciale 325/a Innesto SR 164-Pianella;
  • Strada Provinciale 325/b Pianella-Innesto SP 428 (Frosina) (strada da completare);
  • Strada Provinciale 326 Innesto SP 26/b-Gauro;
  • Strada Provinciale 327 Innesto SP 26/b-Occiano;
  • Strada Provinciale 340 Innesto SR 164-Santuario Madonna dell'Eterno.
  • Strada Provinciale 428 Macchia Monticelli (Innesto SR 164-Olevano sul Tusciano).

I collegamenti del Trasporto Pubblico Locale sono garantiti dalla SitaSud, attraverso linee extraurbane per Salerno, Battipaglia, Pontecagnano e il Campus Universitario di Fisciano.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 novembre 1987 18 giugno 1990 Alberto Granese Partito Comunista Italiano Sindaco
18 giugno 1990 19 dicembre 1990 Corrado Della Corte Democrazia Cristiana Sindaco
19 dicembre 1990 9 giugno 1993 Vincenzo Fortunato Partito Socialista Italiano Sindaco
9 giugno 1993 24 aprile 1995 Michele Picardi Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 13 marzo 1996 Michele Picardi Lista civica (PPI) Sindaco
27 maggio 1996 23 gennaio 1997 Alfonso Della Corte Alleanza Nazionale Sindaco
27 aprile 1997 14 maggio 2001 Alfonso Della Corte Lista civica (AN) Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Alfonso Della Corte Lista civica (AN) Sindaco
30 maggio 2006 19 giugno 2009 Caio D'Onofrio Uniti per Rovella (IND) Sindaco
30 marzo 2010 19 giugno 2012 Giuseppe D'Aiutolo La Montecorvino che Vogliamo (PDL) Sindaco
26 maggio 2013 10 giugno 2018 Egidio Rossomando Impegno Democratico (PD) Sindaco
10 giugno 2018 in carica Martino D'Onofrio Insieme per Cambiare (PD) Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Il comune fa parte della Comunità montana Monti Picentini.

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele.

Per quel che riguarda la gestione dell'irrigazione e del miglioramento fondiario, l'ente competente è il Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele.

Sport modifica

Ha sede nel comune la società ASD Montecorvino Rovella, che dopo una lunga assenza è tornata a calcare i campi di gioco nella stagione 2016/2017. Ha disputato nel primo anno di attività il campionato di terza categoria con buoni risultati, tanto da essere ripescata per la stagione 17/18 nel campionato di Seconda Categoria.

È presente sul territorio anche il G.S. Macchia, squadra attiva dal 1980.

A Montecorvino Rovella ha sede il parco di Callistenia Sergio Di Pasquale.

Impianti sportivi modifica

  • Stadio comunale "Provenza", sito nella frazione Macchia
  • Campi da tennis comunali di Macchia
  • Piscina comunale di Macchia
  • Campo sportivo P. Decoroso

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 414, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Dizionario enciclopedico della lingua latina, Georges, 2002.
  6. ^ Montecorvino Rovella (Salerno) D.P.R. 17.04.2015 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 5 agosto 2022.
  7. ^ Palo, Capacchione
  8. ^ Cenni Storici, su comune.montecorvinorovella.sa.it. URL consultato il 13 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  9. ^ Carrafiello
  10. ^ Cardine, Cerino, D'Alessio
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Dato Istat - Cittadini Stranieri. Popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2020
  13. ^ Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno
  14. ^ ADI - Chiese Cristiane Evangeliche - Assemblee di Dio in Italia, su assembleedidio.org (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
  15. ^ Direzione Didattica Montecorvino Rovella, su ddmontecorvinorovella.edu.it. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).
  16. ^ Istituto Comprensivo Statale "Trifone" - Montecorvino Rovella (SA), su icmrovella.edu.it. URL consultato il 3 settembre 2019.
  17. ^ Istituto Istruzione Superiore Gian Camillo Glorioso Montecorvino Rovella, su istitutoglorioso.edu.it. URL consultato il 3 settembre 2019.
  18. ^ Statuto comunale di Montecorvino Rovella, su comune.montecorvinorovella.sa.it. URL consultato il 2 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2013).

Bibliografia modifica

  • Nunzio Di Rienzo, Ricerche storiche su Montecorvino Rovella, Tipolito Guidotti, 1980.
  • Nunzio Di Rienzo, Una perla di Montecorvino Rovella, la frazione Gauro ed i suoi illustri figli, Tipografia Dragonetti, 1977.
  • Nunzio Di Rienzo, Montecorvino Rovella, Il culto della Madonna dell'Eterno ed itinerari storici, Tipolito Garzilli, 1985.
  • Nunzio Di Rienzo, I cento anni dell'Ordine Francescano Secolare di Montecorvino Rovella, Tipolito Guidotti, 1996.
  • Silvia Paraggio, Montecorvino nell'Ottocento, Geremia Paraggio Editore, 1998.
  • Scarpiello, Vassallo, D'Arminio e Vasso, Toponomastica storica montecorvinese, Grafica Express Battipaglia, 2001.
  • Elio Frescani, Storia di Gauro in età moderna, Arti Grafiche Salerno, 2005.
  • Cardine, Cerino e D'Alessio, La Chiesa di S. Andrea Apostolo in Gauro, Tipolitografia Incisivo, 2006.
  • Scarpiello, Vassallo, D'Arminio e Vasso, Arcipretura di Montecorvino Un millennio cristiano, Grafica Express Battipaglia, 2006.
  • Silvia Paraggio, Montecorvino Lavori pubblici e iniziative private, Multistampa Montecorvino Rovella, 2012.
  • Nunzio Di Rienzo, Montecorvino Rovella Una perla picentina tra storia arte e tradizioni, Monetti editore, 2017.
  • Antonio Palo e Luca Capacchione, Antiquitates Langobardae, Storia e Archeologia del Castrum di Montecorvino nel quadro della Campania medievale e dell'età longobarda e normanna (VI-XII secolo). Linee di diritto longobardo: analisi storico-giuridica del Regnum Langobardorum, Il Saggio Editore, 2021.
  • Tommaso Carrafiello (a cura di), La chiesa di Sant'Ambrogio a Montecorvino Rovella, Montecorvino Rovella, Multistampa, 2021.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN244802618 · SBN BRIL000075
  Portale Campania: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Campania