Montepagano

frazione del comune italiano di Roseto degli Abruzzi

Montepagano è una frazione di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. Centro abitato più antico del territorio comunale, è il luogo in cui si è sviluppata la storia e l'urbanizzazione dell'attuale comune.

Montepagano
frazione
Montepagano – Veduta
Montepagano – Veduta
Scorcio di Montepagano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Teramo
Comune Roseto degli Abruzzi
Territorio
Coordinate42°40′36.55″N 13°59′22.78″E / 42.67682°N 13.98966°E42.67682; 13.98966 (Montepagano)
Altitudine295 m s.l.m.
Abitanti647
Altre informazioni
Cod. postale64020
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiPaganesi
Patronosant'Antimo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montepagano
Montepagano

Il paese sorge sulla collina che fronteggia il capoluogo, da cui dista circa 6 km, ed è considerato anche centro storico e panoramico dello stesso.

Storia modifica

Le radici di Montepagano hanno origine nel Medioevo. Risalgono intorno all'XI secolo d.C. i primi insediamenti, dovuti per lo più per paura di una possibile invasione dei turchi . Il nome, di origine latina, deriva dalla fusione di due parole: "mons-montis" e "pagus" e significa "villaggio sul monte". Dopo essere caduta prima sotto mano normanna, dal XIII secolo passò allo Stato Pontificio.

 
Chiesa dell'Annunziata.

Restò feudo fedele alla Chiesa di Roma fino a quando subì l'invasione da parte dei Francesi nel 1798, che provocò non pochi danni. Nel 1857 il Clero della Chiesa Ricettizia prevedendo lo sviluppo della costa sottostante diede in affitto a 12 coloni 12 lotti di terreno. Tale area corrisponde alla attuale zona centrale di Roseto che va dalla Villa Comunale a sud fino al bivio per Montepagano a Nord. Da questo evento deriva il nome che gli abitanti di Montepagano (li paga-n-sc) danno ai Rosetani e cioè "cotaroli". Infatti la parola "lotto" in latino (lingua ufficiale ancora usata dalla chiesa in quei tempi) si scrive "quota" e si legge "cota", da cui cotaroli. Nella sagrestia della chiesa della SS Annunziata di Montepagano è presente un'epigrafe che ricorda tale documento.

Questo borgo è stato sede del Comune dall'Unità d'Italia fino al 1927, anno in cui Benito Mussolini con un decreto regio firmato dal re Vittorio Emanuele III spostò il Comune Capoluogo a Rosburgo, ridenominandola però Roseto degli Abruzzi.

Arte e cultura modifica

 
Scorcio della porta gotica.
 
Scorcio della torre campanaria di Sant'Antimo (la chiesa è stata demolita), uno dei monumenti rappresentativi di Montepagano.

Montepagano è la frazione più nota, antica e nobile, sia per la storia che per la ricchezza dei monumenti che possiede. Il Castello di Montepagano è uno di questi; si tratta di un arroccato castello che sorge sulla bruna collina di Roseto e conserva ancora oggi opere d'arte e monumenti del passato, davvero importanti ed illustri.

Il castello oggi è scomparso, tuttavia si conservano ancora elementi fortificati presso la parte a mare del viale Umberto I e via Santo Spirito.

Pur essendo un paese di piccole dimensioni, Montepagano possiede una storia antica ed importante che si snoda tra le sue vie, tra i suoi ricordi e tra le sue piazzette. Ha rilevanti monumenti come la Porta da Borea con l'arco ad ogiva, resto dell'imponente cinta di mura medievale; ha inoltre diverse chiese, tra cui la più importante è sicuramente la Santissima Annunziata, ultimata nel 1602 e tuttora sede delle più importanti funzioni religiose paganesi.

Chiesa madre della Santissima Annunziata modifica

Posta nel cuore del paese, in via della Misericordia, risale al XVII secolo sopra una chiesa preesistente, il portale è datato 1611, la facciata in laterizio è molto semplice a terminazione piana con leggera curvatura al centro. Oltre al portale architravato c'è un finestrone centrale. L'impianto longitudinale è rettangolare, con cupola all'altezza del presbiterio, e campanile a vela.

L'interno è a navata unica con 4 cappelle laterali a nicchia, l'ultima a sinistra funge da ingresso laterale. La cupola è ottagonale, leggermente schiacciata, l'abside è semicircolare. Di pregio sono le tele settecentesche, l'altare maggiore ha un tabernacolo ligneo di scuola marchigiana con la Madonna tra angeli e santi. Nel luogo di un'originaria tela, c'è un Crocifisso ottocentesco.

Delle tele del Seicento mostrano una Madonna col Bambino tra santi (1660) e la Madonna tra san Leonardo e san Bartolomeo (1614). Si ricorda anche un armadio per gli olii sacri com sportelli decorati da immagini del gruppo dell'Annunciazione, oltre a ciò delle statue di santi del XIV secolo.

Torre campanaria di Sant'Antimo modifica

Però il monumento simbolo è di sicuro il Campanile. Esso è alto 40 m e si erge sulla Piazza Centrale lungo viale Umberto I. Ha un basamento quadrato, è in stile romanico nella parte inferiore e in stile barocco nella parte superiore. Stranamente a Montepagano il campanile è posto a distanza notevole dalla chiesa. Questo deriva dal fatto che la chiesa patronale (patrono di Montepagano, festeggiato l'11 maggio, è sant'Antimo sacerdote e martire cristiano ai tempi delle persecuzioni romane contro i cristiani e non san Liberatore –o Gesù Liberatore– che con un miracolo scacciò, accecandoli, i Turchi che volevano attaccare il paese), era posta sull'attuale strada di accesso alla piazza di Montepagano (piazza del municipio), a fianco del campanile. Fu abbattuta, grazie alla legge di utilità pubblica di fine '800, essendo stata chiusa già durante l'occupazione francese del 1806-1815 e in pericolo di crollo. Rimase in piedi solo la torre, usata come orologio pubblico comunale.

La chiesa era descritta come un pregiato monumento del XIII-XIV secolo con controsoffittatura in legno laminato in oro del XVII secolo, (andato perso durante i lavori di abbattimento). Fino a qualche anno fa erano ancora visibili, sulla base sud del campanile, alcune tracce di affreschi prima interni alla chiesa abbattuta, che era posta a ridosso del campanile stesso.

Il campanile cinquecentesco conserva molti aspetti delle "torri sorelle" del Duomo di Teramo, del duomo di Atri, della Cattedrale di San Giustino a Chieti, e del campanile di Sant'Agostino a Penne. Ha pianta quadrangolare, in ciottoli di fiume e laterizio, scandito in settori da cornici, con i lati occupati dalle bucature degli archi. La caratteristica che unisce questo campanile e gli altri all'archetipo della torre della cattedrale di Teramo, opera di Antonio da Lodi, sono le cornici riccamente elaborate, e il tiburio sommitale ottagonale, con cammei policromi per lato, e cuspide ottagonale.

Il campanile è stato danneggiato dai terremoti del 2009 e del 2016, pertanto è stato messo in sicurezza, ed è in restauro.

Avvenimenti modifica

Ogni anno, da ormai diverso tempo, durante la prima settimana di Agosto a Montepagano si svolge la famosa Mostra dei Vini, che attira turisti da ogni parte della regione e non solo.

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