Navigator

film del 1986 diretto da Randal Kleiser
Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1988, vedi Navigator - Un'odissea nel tempo.
Disambiguazione – Se stai cercando la figura professionale legata al Reddito di Cittadinanza in Italia, vedi Navigator (Italia).

Navigator (Flight of the Navigator) è un film di fantascienza del 1986, prodotto dalla Disney e diretto da Randal Kleiser, in cui un ragazzino viene rapito a scopo di analisi scientifiche da un'astronave extraterrestre, portato sul pianeta Phaelon e successivamente riportato indietro sulla Terra, il tutto nel giro di poche ore. Tuttavia, per effetto del cosiddetto paradosso dei gemelli (una delle implicazioni della teoria della relatività di Albert Einstein), il ragazzino manca dalla Terra per ben 8 anni.

Navigator
L'astronave aliena
Titolo originaleFlight of the Navigator
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1986
Durata90 min
Generefantascienza, avventura, drammatico, fantastico
RegiaRandal Kleiser
SoggettoMark H. Baker
SceneggiaturaMichael Burton, Matt MacManus
ProduttoreRobert Wald, Dimitri Villard
Produttore esecutivoMark Damon, John W. Hyde, Jonathan Sanger
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaJames Glennon
MontaggioJeff Gourson
Effetti specialiJack Bennett, Joseph Williams, Peter Donen, Craig Boyajian, Jeffrey Kleiser
MusicheAlan Silvestri
ScenografiaWilliam J. Creber, Michael Novotny, Scott Jacobson
CostumiMary Lou Byrd
TruccoPhilip Goldblat
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Trama modifica

Fort Lauderdale, 4 luglio 1978. Il dodicenne David Scott Freeman, mentre rincorre il suo fratellino in un bosco, scivola in un anfratto e sviene. Dopo essersi ripreso, David corre subito a casa, ma scopre con immenso stupore che casa sua è ora abitata da persone a lui sconosciute. Avvisa la polizia e scopre che i suoi genitori, che nel frattempo si erano trasferiti, ne avevano denunciato la scomparsa 8 anni prima. David infatti scopre di non essere più nel 1978 ma nel 1986, ma il suo aspetto è rimasto inspiegabilmente quello di un ragazzino in età pre-adolescenziale.

Nel frattempo, poco lontano la NASA trova un'astronave schiantatasi contro un palo della luce e la nasconde in un hangar per studiarla. Durante un test encefalografico effettuato su David, il cervello di quest'ultimo inizia a comunicare in modo inconscio con il computer che effettua l'esame, mostrando progetti di costruzione dell'astronave trovata dalla NASA. A causa di questa interessante coincidenza, David viene "ospitato" dalla NASA a scopo di ricerca.

Durante il primo esame, effettuato interfacciandosi direttamente al cervello di David, si apprende che il ragazzo è stato trasportato a velocità prossima a quella della luce sul pianeta Phaelon per essere analizzato da alieni, e riportato indietro alla medesima velocità. La teoria della relatività spiega come, sebbene il suo viaggio sia durato poche ore dal suo punto di vista, sulla Terra siano passati 8 anni. La mente di David fornisce anche una dettagliata mappa del sistema stellare in questione.

Dopo pochi giorni, seguendo il suo istinto, David riesce a eludere la sorveglianza e a penetrare nell'hangar dove è custodita la nave spaziale. Parlando con la navetta, dotata di un'austera intelligenza artificiale, il ragazzino scopre di essere stato chiamato in quanto, a seguito di un incidente avvenuto sulla Terra subito dopo averlo rilasciato, la nave necessita delle mappe stellari "caricate" nel cervello di David durante il breve soggiorno su Phaelon.

A questo punto il personale della NASA si accorge della violazione nell'hangar ospitante la nave, e lo occupa militarmente. A seguito di un comando diretto di David, la navetta evade facilmente dall'hangar ove era imprigionata e si allontana dalla base. Iniziano quindi una serie di avventure finalizzate al ritorno di David a casa sua a Fort Lauderdale, in Florida. Durante il viaggio, la nave spaziale Trimaxion (ribattezzata Max) estrae le mappe spaziali dal cervello di David e con esse tratti caratteristici della di lui personalità, che portano la macchina ad assumere un atteggiamento nettamente più umano e, per molti versi, decisamente infantile. Max spiega a David con sarcasmo di essersi scontrato col palo della luce mentre osservava delle margherite.

Giunti a casa di David, trovano ad attenderlo la NASA accompagnata dall'esercito. Improvvisamente David capisce che, in quel continuum spazio-temporale, la sua esistenza è rovinata, essendo destinato a una vita da cavia di laboratorio. Con una frase molto eloquente ("quella è sì la mia famiglia, ma non è la mia casa: la mia casa è rimasta nel 1978"), David risale sulla nave spaziale e chiede a Max (la navetta) se può portarlo indietro nel tempo sino alla sera in cui fu prelevato. Max afferma che è possibile, ma estremamente rischioso. David decide di correre il rischio e, dopo un viaggio effettuato probabilmente a velocità superluminale, il ragazzo si ritrova nel medesimo fosso dove era caduto inseguendo il fratello. Correndo a casa, scopre di essere tornato nel 1978 e di aver ripreso la sua vita esattamente come l'aveva lasciata.

Nell'ultima sequenza, David vede (e sente) Max mentre sfreccia nel cielo stellato sopra di lui.

Produzione modifica

La scena iniziale con la gara dei cani è girata proprio all'Ashley Whippet Invitational World Championship, il campionato mondiale di frisbee per cani.[senza fonte]

Nel cast appare anche una giovane Sarah Jessica Parker, nel ruolo di Carolyn McAdams, inserviente nella base della NASA in cui viene ospitato David.

La colonna sonora è composta da Alan Silvestri.[1]

Curiosità modifica

Quando David arriva ad una stazione di servizio, il commesso locale parla poi con un turista dicendogli, riferendosi a David: "Ha detto che voleva telefonare a casa...". Questo è un chiaro omaggio al film E.T. l'extra-terrestre, girato 4 anni prima.

Note modifica

  1. ^ (EN) The Film Music of Alan Silvestri, Flight of the Navigator (Original Soundtrack Recording) :..., su The Film Music of Alan Silvestri. URL consultato il 15 maggio 2021.

Voci correlate modifica

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