Niccolò Lapiccola

pittore italiano

Niccolò Lapiccola[1] o La Piccola, detto anche Nicola (Crotone, 7 febbraio 1727[2]Roma, 3 febbraio 1790[2]) è stato un pittore italiano, esponente di spicco della pittura barocca. Vissuto gran parte della sua vita a Roma, fu anche pittore dei Sacri Palazzi apostolici e sottocustode dei Musei Capitolini[3]. Fu molto ricercato dalle famiglie appartenenti all'alta borghesia romana di quel tempo come i Chigi e i Borghese (entrambe di origini senesi), oltre che gli Albani[3].

Ritratto di Nicola La Piccola, ignoto autore romano, conservato presso Palazzo Carpegna a Roma, sede dell'Accademia nazionale di San Luca.

Biografia modifica

Figlio di Leonardo e di Maddalena Dati, fu allievo del celebre pittore Francesco Mancini nel 1750 e divenne membro onorario dell'Accademia di San Luca a Roma nel 1766; fornì inoltre i disegni per i mosaici di una delle cappelle della Basilica di San Pietro nella città capitolina. I suoi allievi più illustri furono Stefano Tofanelli e Bernardino Nocchi.

Alfonso Frangipane ha scritto[senza fonte] che "la sua pittura, provenendo dal Mancini, piega al manierato: non ha gli accenti personali, specie coloristici, dei Corvi, Benefial, Cades e degli altri pittori romani del tempo. Più che il dolore, egli ebbe senso spiccato ed ammirevole per il chiaroscuro, ma, negli ultimi anni, divenne torbido e crudo".

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ Si pronuncia Lapìccola.
  2. ^ a b Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Nuove considerazioni su Nicola La Piccola, su academia.edu. URL consultato il 29 aprile 2019.
  3. ^ a b Antonio Cerminara, «Un po' di Crotone in una magnifica basilica romana», da Il Crotonese, edizione n°. 73 del 20 luglio 2018, p. 2.
  4. ^ Pala d’altare, su collegioborromeo.eu.
  5. ^ Francesco di Paola Bertucci, pp. 60, 61 e 62.
  6. ^ a b Pagina 132, Daniela Vasta, "La pittura sacra in Italia nell'Ottocento: Dal Neoclassicismo al Simbolismo" [1], Gangemi Editore.
  7. ^ Francesco di Paola Bertucci, pp. 65.

Bibliografia modifica

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