Nicolò Gallo

politico italiano
Disambiguazione – Se stai cercando il critico letterario, vedi Niccolò Gallo.

Nicolò Gallo (Agrigento, 10 agosto 1849Roma, 7 marzo 1907) è stato un politico italiano della Sinistra storica.

Nicolò Gallo

Presidente della Camera dei deputati
Durata mandato16 giugno 1900 –
24 giugno 1900
PredecessoreGiuseppe Colombo
SuccessoreTommaso Villa

Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia
Durata mandato14 dicembre 1897 –
1º giugno 1898
PredecessoreGiovanni Codronchi
SuccessoreLuigi Cremona

Durata mandato24 giugno 1900 –
15 febbraio 1901
PredecessoreGuido Baccelli
SuccessoreNunzio Nasi

Ministro di grazia e giustizia del Regno d'Italia
Durata mandato29 maggio 1906 –
4 marzo 1907
PredecessoreGiuseppe Colombo
SuccessoreTommaso Villa

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXV, XVI, XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoSinistra Storica
Titolo di studiolaurea

Fu Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia e Ministro di grazia e giustizia; per breve tempo fu anche Presidente della Camera dei deputati del Regno d'Italia.

Biografia modifica

Nasce a Girgenti (Agrigento) il 15 agosto 1849, dai coniugi dottor Gregorio e Maria Restivo. Frequentò il locale Seminario, ma poi passò al Regio Liceo, che intanto era stato istituito. Studiò legge a Palermo, laureandosi a pieni voti. Subito dopo esercitò la professione di avvocato a Girgenti e a Palermo. Nel 1867 iniziò la sua carriera politica come consigliere comunale di Girgenti e rimase in consiglio comunale per diversi anni, occupando anche la carica di assessore.

Qualche anno dopo venne eletto consigliere provinciale nel collegio di Bivona e poi di Girgenti e per 14 anni ricoprì la carica di presidente di tale consiglio.

Avvocato, docente di Estetica all'Università di Roma. Eletto per la prima volta alla Camera nella XV legislatura, rappresentò ininterrottamente i suoi elettori in tutte le successive legislature sino al 1907. Nel 1892 risultò contemporaneamente eletto deputato nei collegi di Sciacca e di Bivona ed optò per quest'ultimo collegio, in cui continuò a presentarsi sino fino all'elezione del 1897. Nelle politiche del 1900 fu eletto deputato nel collegio di Foligno, in Umbria, ed in ultimo (dopo il ritiro del barone agrigentino Contarini) fu di nuovo eletto deputato nel collegio di Girgenti.

Amico e seguace di Zanardelli, entra nel governo di Antonio di Rudinì come Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia (dal dicembre 1897 al giugno 1898), lasciando la presidenza della Giunta delle elezioni che aveva ricoperto alla Camera. Riassumerà la guida del dicastero dal giugno 1900 al febbraio 1901 nel gabinetto Saracco. Sarà Ministro di grazia e giustizia nel gabinetto Giolitti. Si occupò di letteratura componendo liriche, tragedie e saggi critici. Da giovane scrisse poesie patriottiche e produzioni teatrali drammatiche, tra cui Cola di Rienz.

I suoi studi di etica sociale ebbero un discreto successo nel mondo accademico, in particolare molto apprezzati furono i saggi "La genesi dell'idea di diritto" e "La pena di morte".

Fu deputato del circondario di Bivona. Il 4 dicembre 1893 il consiglio comunale di Bivona deliberò di dargli la cittadinanza bivonese e di intitolargli una delle piazze principali del paese[1].

Note modifica

  1. ^ Archivio Comunale di Bivona: deliberazione del Consiglio Comunale di Bivona del 4 dicembre 1893.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN59101248 · ISNI (EN0000 0000 0007 3059 · SBN CFIV033297 · BNF (FRcb12043745w (data) · WorldCat Identities (ENviaf-59101248