Onifai

comune italiano in Sardegna

Onifai (Oniài in sardo[3]) è un comune italiano di 722 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.

Onifai
comune
(IT) Onifai
(SC) Oniài
Onifai – Stemma
Onifai – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoLuca Monne (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°24′28″N 9°39′08″E / 40.407778°N 9.652222°E40.407778; 9.652222 (Onifai)
Altitudine29 m s.l.m.
Superficie43,19 km²
Abitanti722[1] (30-11-2023)
Densità16,72 ab./km²
Comuni confinantiGaltellì, Irgoli, Orosei, Siniscola
Altre informazioni
Cod. postale08020
Prefisso0784
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091059
Cod. catastaleG070
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) onifaesi
(SC) oniaesos
Patronosan Sebastiano Martire
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Onifai
Onifai
Onifai – Mappa
Onifai – Mappa
Posizione del comune di Onifai
all'interno della provincia

di Nuoro

Sito istituzionale

Storia modifica

L'area fu abitata già in epoca prenuragica, nuragica e romana, per la presenza sul territorio di varie testimonianze archeologiche.

Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Gallura e fece parte della curatoria di Orosei. Nel 1296, con la morte dell'ultimo giudice Nino Visconti, il territorio passa sotto il controllo diretto della repubblica di Pisa, e successivamente, nel 1323, sotto il dominio aragonese. In quell'epoca Onifai fu incorporata nella baronia di Orosei, feudo regio, di cui condivise le sorti e la storia fino al riscatto avvenuto nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Dal 1927 al 1946 formò, con le vicine Galtellì, Loculi e Irgoli, un'unica entità comunale di Irgoli di Galtellì.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Onifai sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 2005.[4]

«Stemma troncato semipartito: il primo, di azzurro, alla lettera maiuscola O, d'oro, accompagnata da due grappoli d'uva, di argento, pampinosi di verde, uno a destra, l'altro a sinistra; il secondo, di rosso, alla pecora d'argento, riposante, con la testa rivolta, sostenuta dalla campagna di verde; il terzo, di verde, alle sette spighe di grano, d’oro, impugnate, legate di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera era di 19 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingue e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Onifai è quella nuorese baroniese.

Infrastrutture e trasporti modifica

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Salvatore Succu centro Sindaco [6]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Salvatore Succu liste civiche di centro-sinistra Sindaco [7]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Giovanni Branchitta lista civica Sindaco [8]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Daniela Satgia lista civica "Sos Zovanoso Pro Oniai" Sindaco [9]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Daniela Satgia lista civica "Tottu Parisi Pro Oniai" Sindaco [10]
26 ottobre 2020 in carica Luca Monne lista civica "Uniti e Liberi per Onifai" Sindaco [11]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 454, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Onifai (Nuoro) D.P.R. 03.03.2005 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 23 luglio 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 25/10/2020, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 14 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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