Ottagono Abbandonato

forte di Venezia

L'Ottagono Abbandonato (originariamente Ottagono Campana) è un'isola della Laguna Veneta e una dei quattro ottagoni. È situato tra l'isola di Poveglia e gli Alberoni e misura 0,25 ha. Appartiene al demanio dello Stato.

Ottagono Abbandonato
Geografia fisica
LocalizzazioneLaguna di Venezia
Coordinate45°21′49″N 12°19′18″E / 45.363611°N 12.321667°E45.363611; 12.321667
Superficie0,0025 km²
Geografia politica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
Città metropolitana  Venezia
Comune Venezia
MunicipalitàLido-Pellestrina (Venezia Litorale)
Demografia
Abitanti0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Laguna di Venezia
Ottagono Abbandonato
Ottagono Abbandonato
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Ottagono Abbandonato
Sistema difensivo della Laguna di Venezia
Ubicazione
StatoBandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
CittàVenezia
Informazioni generali
TipoForte
StileRinascimento veneziano
Materialepietra, laterizio, terrapieno
Condizione attualeabbandono
Proprietario attualeAgenzia del Demanio
Visitabileno
Informazioni militari
UtilizzatoreBandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
Arciducato d'Austria
Regno d'Italia
bandiera Regno Lombardo-Veneto
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Repubblica Italiana
Funzione strategicaSbarramento alle navi nemiche
Associazione Lagunari
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Storia modifica

Inserito nel sistema di fortificazioni che la Repubblica di Venezia realizzò contro la minaccia turca, questo ottagono aveva il compito, assieme all'Ottagono Alberoni e all'Ottagono Poveglia di sbarrare le navi nemiche che riuscivano a penetrare in laguna attraverso il porto di Malamocco.[1]

Scavi e carottaggi condotti dal CNR hanno rinvenuto nei suoi pressi resti di vasellame, anfore e simili risalenti all'età romana. Calcolando che allora il litorale si allargava sino a questa zona, è stato ipotizzato che accanto all'ottagono sorgesse un antico porto citato da Strabone, posto lungo il tratto finale del Medoacus (l'attuale Brenta).

Oggi l'isola è ridotta a metà dall'erosione e il forte è di conseguenza in grave decadenza.

Note modifica

  1. ^ Mauro Scroccaro, I forti di Venezia, Mattioli 1885, 2015, p. 86, ISBN 978-88-6261-407-8.

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