Ottone (Italia)

comune italiano

Ottone (Utùn in ligure, Utòn in dialetto piacentino e dialetto bobbiese[4]) è un comune italiano di 429 abitanti[1] della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.

Ottone
comune
Ottone – Stemma
Ottone – Bandiera
Ottone – Veduta
Ottone – Veduta
Panorama di Ottone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Amministrazione
SindacoFederico Beccia (lista civica di centro-destra Ottone libera) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate44°37′N 9°20′E / 44.616667°N 9.333333°E44.616667; 9.333333 (Ottone)
Altitudine510 m s.l.m.
Superficie98,96 km²
Abitanti429[1] (30-4-2023)
Densità4,34 ab./km²
FrazioniArtana, Barchi, Belnome, Bertassi, Bertone, Bogli, Campi, Cattribiasca, Croce, Fabbrica, Frassi, Gramizzola, La Cà, Losso, Moglia, Monfagiano, Orezzoli là, Orezzoli qua, Ottone Soprano, Pizzonero, Rettagliata, Rocca Corvi, Santa Maria, Semensi, Suzzi, Tartago, Toveraia, Traschio, Truzzi, Valsigiara
Comuni confinantiCabella Ligure (AL), Carrega Ligure (AL), Cerignale, Zerba, Ferriere, Gorreto (GE), Rezzoaglio (GE), Rovegno (GE)
Altre informazioni
Cod. postale29026
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT033030
Cod. catastaleG195
TargaPC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 737 GG[3]
Nome abitantiottonesi
Patronosan Marziano
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ottone
Ottone
Ottone – Mappa
Ottone – Mappa
Posizione del comune di Ottone nella provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

È situato nella media val Trebbia, sull'Appennino ligure (di cui fa parte l'Appennino piacentino), lungo la strada statale 45 di Val Trebbia, a circa 70 km da Piacenza e a circa 60 km da Genova, cosa che lo rende il comune emiliano più vicino al capoluogo ligure, oltre ad essere il più occidentale della regione. È inoltre, con il confinante comune di Zerba, uno dei due comuni emiliani a confinare con il Piemonte.

Il territorio comunale oltre la cittadina si estende parte nell'alta val Trebbia e parte nella val Boreca dove consta di numerose frazioni sparse ed alcune molto popolate specie nei fine settimana e nel periodo estivo.

Il paesaggio della val Trebbia e del territorio comunale è coltivato fino alle altitudini in cui i boschi ricoprono fittamente le pendici dei monti. Il fiume Trebbia scorre attraverso la valle con numerosi meandri. Ad arricchire la acque del Trebbia concorre soprattutto l'affluente Aveto, lungo il suo corso, che attira ogni estate numerosi bagnanti, è possibile praticare canoa, nuoto, pesca e altri sport.

Storia modifica

 
Scorcio del centro storico di Ottone

Già insediamento celtico e poi romano.

In epoca romana la zona fa parte del pago Moninas[5] posto fra ii municipi di Velleia e Libarna. Il pago confinava a nord ed est, con il pago Bagienno (Bobbio), a sud con il pago Martius (Rovegno) e ad ovest fra lo spartiacque dai monti Lesima e Chiappo, direttamente con il municipio di Libarna. L'ottonese come l'alta Val Trebbia erano inserite nella Regio IX Liguria.

Il territorio entro poi in epoca longobarda nei possedimenti dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, fondata da san Colombano nel 614.[6] La prima fondazione in Ottone si ebbe con l'Oracolo di San Bartolomeo ed i territori di Ottone Soprano, Croce e Fabbrica e i possedimenti di Losso, S. Agostino, Traschio, Ca', Rettagliata, Frassi, Gramizzola e Toveraia (Tebolaria), Orezzoli ed i xenodochia e ospitali dei Monti Dego e Oramara (Alpe Longa) passo del Cifalco verso la Scoffera di Torriglia, Moglia, Santa Maria e Cà Fredda, Artana (Atroana), Belnome, Bertassi, Bertone, Pizzonero, Bogli, Tartago, Campi, Cattribiasca (Castrum Ca Trebbiasca)[7][8][9].

Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero verso il X secolo costituì i feudi imperiali, all'interno della Marca Obertenga, con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, assegnò Ottone, con molti dei territori limitrofi, alla famiglia dei Malaspina che vi eressero un castello successivamente divenne centro pievano ed il castello della Marca Obertenga, il feudo divenuto marchesato con il titolo di Croce di val Trebbia[10], passò successivamente ai Fieschi ed ai Doria come contado o Feudo di Montagna, unendo al feudo di Croce anche i feudi di Cariseto e Casanova.

Il contado di Ottone[11], dipendente poi dal Marchesato di Torriglia, è documentato ancora come autonomo fra il 1548 e il 1797 sotto i Doria come Principato di Torriglia, separato dagli altri feudi definiti come Stati o Feudi di Montagna come Torriglia, Carrega Ligure, Garbagna e S. Stefano d'Aveto. I confini sono posti a sud-est con S. Stefano d'Aveto, a sud con Torriglia, Campi e la signoria di Fontanarossa di Gorreto, a sud-ovest con Carrega Ligure, a est in Val Nure con il Ducato di Parma e Piacenza e col piccolo feudo di Orezzoli, a ovest con il Marchesato di Pregòla e a nord con il Ducato di Milano. Le comunità del contado sono composte: Rovegno e Loco, Pietra Nera e Foppiano, Cariseto con Selva, Lisore e Rovereto, Casanova, Ponte e Carisasca con Traschio, Lozo [e Pratolongo], Gramizzola con Croce e Garbarino, Gorreto (fino al 1640), Il borgo di Ottone [Ottone, Frassi e Fabbrica (passati ai Doria dopo il 1652), e Cà], Ottone Soprano e Monfagiano, Oneto e Santa Maria con Abrà, Serra e Castello, Cerignale e Zerba.

Con la nuova dominazione francese napoleonica, vi fu l'abolizione dei feudi imperiali, il contado di Ottone dal 2 dicembre 1797, rientrò nel Dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, fa parte del II cantone della Giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 del IV cantone della Trebbia nella Giurisdizione dell'Entella. Dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Genova aggregandolo alla giurisdizione di Bobbio.

Nel 1815 Ottone come capo mandamento fu inglobato nel Regno di Sardegna, sotto la provincia di Bobbio, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814. Nel 1848 come parte della provincia di Bobbio passa dalla Liguria al Piemonte, nel 1859 entrò a far parte nel circondario di Bobbio della provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923, smembrato il Circondario, passa alla provincia di Piacenza e quindi all'Emilia-Romagna[12].

Pietro Toscanini, bisnonno di Arturo Toscanini, nacque nel piccolo e pittoresco borgo di Bogli di Ottone il 19 maggio 1769.[13]

Le alluvioni del Trebbia e l'alluvione del 2015 modifica

Il 17 luglio del 1908[14] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto. Nel comune di Ottone venne distrutto il ponte sulla strada statale a Rocca Corvi, danneggiò il mulino dei Principi e distrusse il ponte che collega il borgo con la campagna e gli abitati della riva opposta; ampie distruzioni nelle campagne con la perdita di gran parte dei raccolti e piante divelte e sradicate dalla corrente. La piena distrusse cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti vi furono anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[15][16].

Nella notte fra il 14 e il 15 settembre 2015 una parte della provincia di Piacenza fu devastata dalle esondazioni improvvise del Nure dell'Aveto e del Trebbia, dovute al maltempo e ad ammassi di detriti, che causarono danni ingenti, il crollo del Ponte di Barberino sul Trebbia e la morte di tre persone. Le località più colpite furono Roncaglia, Ponte dell'Olio, Bettola, Farini, Ferriere, Rivergaro, Bobbio, Corte Brugnatella e Ottone.

"Ottone genovese" modifica

Il 13 aprile 2010, durante una riunione in Consiglio Comunale, il sindaco Giovanni Piazza ha chiesto di fare al più presto un referendum per l'annessione alla provincia di Genova. I sindaci dell'alta val Trebbia genovese hanno espresso solidarietà con il sindaco di Ottone[17].

Il 15 ottobre 2010 il sindaco torna sui propri passi dichiarando "Ottone si trova bene in Emilia" e frenando di fatto sull'ipotesi del referendum.[18]

Il 26 luglio 2012 il sindaco annuncia che durante il mese di agosto 2012 verrà proposto ai 600 residenti un referendum per scegliere a quale provincia essere annessi in seguito alla quasi certa soppressione della provincia di Piacenza. Il quesito potrebbe essere sintetizzato così: “Nel caso di soppressione della provincia di Piacenza vorresti che il Comune di Ottone fosse aggregato a: Parma e Reggio Emilia, Alessandria, Genova, Pavia?".[19] Con oltre il 60% vince l'ipotesi Genova, a conferma della ricerca di quell'identità ligure a cui la gente sente di appartenere ma da lungo tempo è perduta.

Simboli modifica

Lo stemma del Comune di Ottone è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 9 marzo 1982.[20]

«Troncato semipartito: il 1° d'oro all'aquila di nero; il 2° d'azzurro a due torri d'argento, murate di nero, merlate alla ghibellina di due; il 3° d'argento, ad una testa di carnagione posta di fianco e coronata d'oro all'antica

Lo stemma presenta un'aquila imperiale, possibile riferimento agli imperatori Sassoni[21], e il profilo coronato dell'imperatore romano Otone che secondo la leggenda qui si accampò nel 69 d.C. diretto a Roma per combattere contro Vitellio, mentre le torri alludono al castello che fu feudo dei Malaspina del ramo detto "dello Spino Secco", poi dei Fieschi di Lavagna, quindi dei Doria di Genova.[22]

Cultura modifica

Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La chiesa parrocchiale di San Marziano ad Ottone
 
Vista della frazione di Losso
 
Vista della frazione di Tartago

Architetture religiose modifica

Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, alta val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio[23].

  • Chiesa parrocchiale di San Marziano di Ottone. La parrocchia venne eretta nel X secolo, mentre l'attuale chiesa, sorta probabilmente sulla chiesetta primitiva, risale ad un periodo collocabile tra la fine del XVII sec. e l'inizio del XVIII sec.[24]
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Marziano (Ottone).
  • Chiesa di San Bartolomeo del IX secolo, situata nei pressi del cimitero di Ottone, in una posizione che domina la vallata. Era la sede di un'antica antica cella monastica bobbiese e sede della primitiva pieve. Oggi è alle dipendenze della chiesa di San Marziano.[25]
  • Oratorio di San Rocco di Ottone, alle dipendenze della chiesa di San Marziano.[26]
  • Chiesa di Santa Maria Assunta, nella frazione di Artana, alle dipendenze della parrocchia di Bogli.
  • Oratorio di Sant'Antonio da Padova, nella frazione di Artana, alle dipendenze della parrocchia di Bogli.
  • Cappelletta del Miracolo di Artana (privata), posta appena sopra il paese di Artana, lungo il sentiero verso Pej.
  • Chiesa parrocchiale Cuore Immacolato di Maria di Monte Alfeo, nella frazione di Barchi. Parrocchia già curazia autonoma eretta nel 1780 con la prima dedicazione a Sant'Andrea apostolo.
  • Oratorio di San Fermo, nella frazione di Belnome, alle dipendenze della parrocchia di Bogli.
  • Oratorio della Beata Vergine Addolorata e Immacolata, nella frazione di Bertone, alle dipendenze della parrocchia di Barchi.
  • Oratorio della Beata Vergine del Carmine, nella frazione di Bertassi, alle dipendenze della parrocchia di Barchi.
  • Chiesa parrocchiale di San Marziano, nella frazione di Bogli.
  • Oratorio Renati (privato), nella frazione Bogli.
  • Cappella di San Rocco di Bogli, posta appena fuori dal paese, sul sentiero Cai 121 verso Artana.
  • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, nella frazione di Campi. Parrocchia eretta nel XVI secolo.
  • Oratorio della Beata Vergine Immacolata, nella frazione di Cognolo, alle dipendenze della Parrocchia di Gramizzola.
  • Oratorio di San Rocco, nella frazione di Croce, alle dipendenze della parrocchia di Gramizzola.
  • Chiesa parrocchiale di San Martino, nella frazione di Fabbrica. Parrocchia eretta nel 1670.
  • Chiesa parrocchiale di San Martino, nella frazione di Gramizzola. Parrocchia rieretta nel 1926. Il nome di Gramizzola è accennato in un diploma dell'Imperatore Ottone I e fu già parrocchia in antichità. Dopo la peste del 1525, essendo diminuita la popolazione, venne incorporata alla parrocchia di Ottone. Il vescovo di Bobbio Sant'Antonio Gianelli, nel 1839, eresse la chiesa di Gramizzola al titolo di Vicecura, mentre venne ricostituita la parrocchia nel 1926.[27]
  • Oratorio di San Nicola da Tolentino, nella frazione di Losso, alle dipendenze della parrocchia di Traschio.
  • Oratorio di Nostra Signora di Lourdes, alla vetta del Monte Dego a 1.427 m., alle dipendenze della parrocchia di Fabbrica.
  • Chiesa parrocchiale di San Pietro, nella frazione di Orezzoli.
  • Oratorio di Nostra Signora di Montallegro, nella frazione Orezzoli Là, alle dipendenze della parrocchia di Orezzoli.
  • Chiesa parrocchiale di San Colombano, nella frazione di Ottone Soprano, dedicata al santo missionario irlandese, sorta sui resti di un antico edificio fondato dai monaci di Bobbio.
  • Oratorio di San Bernardo, nella frazione di Pizzonero, alle dipendenze della parrocchia di Bogli.
  • Oratorio di San Ferdinando, nella frazione di Rettagliata, alle dipendenze della parrocchia di Gramizzola.
  • Oratorio della Beata Vergine dell'Aiuto, nella frazione Semensi, alle dipendenze della parrocchia di Ottone Soprano.
  • Oratorio di San Giovanni Battista, nella frazione di Suzzi, alle dipendenze della parrocchia di Bogli.
  • Oratorio di San Giovanni Battista, nella frazione di Tartago, alle dipendenze della parrocchia di Bogli.
  • Cappella della Madonna dell'Aiuto, sulla strada per Toveraia, alle dipendenze della parrocchia di Ottone.
  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, nella frazione di Traschio. Parrocchia eretta nel 1952 dopo lo smembramento da Ottone.
  • Oratorio di Santa Maria Regina, nella frazione di Truzzi, alle dipendenze della parrocchia di Campi.
  • Oratorio di Nostra Signora della Guardia, nella frazione di Valsigiara, alle dipendenze della parrocchia di Ottone.

Architetture storiche e civili modifica

  • Piazza della Vittoria, in origine chiamata piazza del Montone o del Mercato, sorse nel 1853 dallo sbancamento di una montagnola.
  • Palazzo Doria, di origini tardo medioevali, rimaneggiato nel XVI secolo, con finestre ad ampia strombatura e un caratteristico pozzo.
  • Palazzo Carboni (di proprietà privata), edificato dall'omonima famiglia nobiliare il cui stemma araldico è collocato sopra l'ingresso, facciata intonacata di rosso mattone e grigio bugnato.
  • Palazzo Balzarini.
  • Palazzo Municipale, ubicato in piazza del Municipio.[28] Adiacente vi è Piazza della Fontana.
  • Museo di arte sacra, inaugurato nell'aprile 2001, conserva oggetti ecclesiastici provenienti dalle chiese del territorio di Ottone: argenterie, mobili, pregevoli stoffe e quadri di scuola genovese e toscana.
  • Castello Malaspina (di proprietà privata), costruito dai Malaspina nel 1164, acquistato da Gian Luigi Fieschi nel XVI secolo e poi passato ai Doria che lo possedettero fino al 1797, quando fu trasformato in carcere.
  • Mulino dei Principi (di proprietà privata), del XIV secolo, ampliato tra il XVII e XIX secolo. Appartenuto ai Doria, con due ruote per la macinazione dei cereali e castagne.
  • Antico lavatoio di Artana, con fonte a struttura ad archi, situata appena fuori dal paese lungo il sentiero che da Artana scende a Bogli.
  • Lavatoio-fontana di Belnome, con fonte a struttura ad archi.
  • Fonte salata di Belnome, situata lungo il sentiero Cai 121 che collega Belnome a Tartago.
  • Casa Toscanini, di Bogli, palazzo della famiglia Toscanini della famiglia del direttore di orchestra Arturo Toscanini.
  • Trogoli di Bogli, fontana-lavatoio a più vasche in pietra.
  • Ruderi del castello di Bogli in zona Castello di Bogli, del XIII secolo, appartenuto ai Malaspina e nel 1665 ai Doria.
  • Ruderi del castello della Rocca di Ca' Trebbiasca di Catribiasca, documentato nel 1157 appartenne ai Malaspina e distrutto nel 1404.
  • Ruderi del castello e della torre dei Malaspina di Campi, costruito nel 1197 dai Malaspina di Pregola, nel 1595 subentrarono i Centurione Scotto, signori di Gorreto.
  • Ruderi del castello di Croce, documentato nel 1157 assieme a quello di Catribiasca, controllava l'antico Caminus Genue con un punto di pedaggio. Infeudato nel 1164 da Federico Barbarossa ai Malaspina, passato ai Fieschi e in seguitgo ai Doria fino al 1750.
  • Resti del castello di Orezzoli, antichissimo marchesato dei Malaspina, feudo e castello vennero confermati nel 1164 al marchese Obizzo Malaspina da Federico I Barbarossa.
  • Resti del castello di Rebroio, posto nell'omonima località ora abbandonata vicino alla località di Campi. Apparteneva ai Malaspina fino al 1300, un secolo dopo era già in rovina.
  • Resti della torre di Semensi dei Malaspina.
  • resti del Mulino di Suzzi, sul torrente Boreca, nei pressi la cascata.
  • Trogoli di Suzzi, antica fontana-lavatoio con struttura ad archi.
  • Resti del Castelluccio di Tartago, fortificazione sul colle appena sopra il Mulino vicino al ponte sul Boreca.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

 
Il municipio

Situazione del movimento anagrafico del 2009:

  • Residenti 01-01-2009: 623
  • Nati: 1
  • Morti: 13 persone (3 maschi e 10 femmine)
  • Emigrati: 20
  • Immigrati: 10
  • Residenti 31-12-2009: 601 (-22).
  • Fonte: Demo Istat

Abitanti censiti[29]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 1º gennaio 2023[30] i cittadini stranieri residenti ad Ottone sono 46, pari al 10,65% della popolazione comunale.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

In val Trebbia:

  • Barchi: 830 m.
  • Bertassi: 840 m.
  • Bertone: 1.068 m.
  • Campi: 750 m.
  • Cattribiasca: 550 m.
  • Croce: 498 m.
  • Fabbrica: 877 m.
  • Frassi: 830 m.
  • Gramizzola: 645 m.
  • La Cà: 515 m.
  • Losso: 522 m.
  • Moglia: 720 m.
  • Monfagiano: 880 m.
  • Orezzoli là
  • Orezzoli qua
  • Ottone Soprano: 760 m.
  • Rettagliata: 530 m.
  • Santa Maria: 879 m.
  • Semensi: 850 m.
  • Toveraia: 500 m.
  • Traschio: 469 m.
  • Truzzi: 588 m.
  • Valsigiara: 500 m.

In val Boreca:

  • Artana: 1.138 m.
  • Belnome: 865 m.
  • Bogli: 1.067 m.
  • Pizzonero: 1.034 m.
  • Suzzi: 967 m.
  • Tartago: 708 m.

Le frazioni di Barchi, Bertone e Suzzi e Pizzonero sono raggiungibili solo dal comune di Gorreto (GE), mentre le frazioni di Belnome e Tartago sono raggiungibili solo dal comune di Zerba, e le frazioni Artana e Bogli da Capanne di Cosola frazione di Cabella Ligure (AL).

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Madonnina della Val Trebbia, protettrice della valle e della strada posta sulla statale fra i comuni di Ottone e Cerignale

Strade modifica

Il comune di Ottone è attraversato dalla strada statale 45 di Val Trebbia.

Mobilità urbana modifica

Le autolinee piacentine SETA assicurano inoltre il servizio pubblico di trasporto lungo la val Trebbia dal capoluogo di provincia a Ottone e un servizio pubblico di trasporto interno montano fra Ottone e Cerignale.

Dal comune di Genova un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Ottone e per le altre località del territorio comunale.

Vi è inoltre un servizio svolto da Autoguidovie che collega Ottone con Varzi (PV).

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 luglio 1985 9 giugno 1990 Luigi Devoti Democrazia Cristiana Sindaco [31]
9 giugno 1990 11 aprile 1994 Roberto Filippini Democrazia Cristiana Sindaco [31]
10 giugno 1994 14 dicembre 1994 Giorgio Valla Democrazia Cristiana Sindaco [31]
14 dicembre 1994 24 aprile 1995 Marilena Razza Comm. pref. [31]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giorgio Valla centro Sindaco [31]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giorgio Valla lista civica di centro Sindaco [31]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Mirco Carbone lista civica di centro Sindaco [31]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giovanni Piazza lista civica di centro-sinistra Ottone nel cuore Sindaco [31]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Federico Beccia lista civica di centro-destra Ottone libera Sindaco [31]
27 maggio 2019 in carica Federico Beccia lista civica di centro-destra Ottone libera Sindaco [31]
 
Scorcio di Ottone

Altre informazioni amministrative modifica

Fa parte della nuova Unione Montana Valli Trebbia e Luretta.

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 463, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ M. Tosi Il Pagus Moninas (Ottonese) nell'assetto territoriale Veleiate-Libarnense ed il tragitto di Annibale verso l'Etruria, Atti del Convegno di Ottone 8 giugno 1991 - Archivum Bobiense n. 18-19, pp. 155-168, Bobbio 1996.
  6. ^ Flavio G. Nuvolone L'influenza del monastero di Bobbio in una porzione dell'Ottonese, Atti del Convegno di Ottone 8 giugno 1991 - Archivum Bobiense n. 18-19, pp. 169-202, Bobbio 1996.
  7. ^ Valeria Polonio Felloni Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia - Tabella I dei possedimenti in Italia, p. 16a.
  8. ^ Eleonora Destefanis, Il monastero di Bobbio in età altomedievale - Carte di distribuzione fig. 44-44a-44b, pp. 67-70.
  9. ^ C. Cipolla e G. Buzzi, Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII , volumi I-II-III, in Fonti per la Storia d'Italia, Tipografia del Senato, Roma, 1918.
  10. ^ P. Castiglioni La condizione giuridico-economica degli abitanti del Feudo d'Ottone, Archivum Bobiense n. 22, pp. 313-336, Bobbio, 2000.
  11. ^ William Henry Kleckner Ottone, giurisdizione degli "Stati di Montagna" dei Doria, Atti del Convegno di Ottone 8 giugno 1991 - Archivum Bobiense n. 18-19, pp. 225-240, Bobbio, 1996.
  12. ^ Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  13. ^ Origini della famiglia di A.Toscanini Archiviato il 19 ottobre 2010 in Internet Archive.
  14. ^ Da La Trebbia del 26 luglio 1908
  15. ^ Da La Trebbia del 25 settembre 1953 Archiviato il 5 agosto 2019 in Internet Archive.
  16. ^ Gigi Pasquali, Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbiese La trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
  17. ^ Il Secolo XIX, edizione di Genova, 14 aprile 2010, p. 27.
  18. ^ Libertà, 15 ottobre 2010, p. 11.
  19. ^ Piacenza 24 (quotidiano online) - 26 luglio Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive.2012
  20. ^ Ufficio araldico - Fascicoli comunali, Ottone, decreto 1982-03-09 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it.
  21. ^ Stemma del Comune di Ottone, su dati.emilia-romagna.it. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  22. ^ Comune di Ottone – (PC), su araldicacivica.it. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  23. ^ ParrocchieMap.it Parrocchie, chiese ed oratori del comune di Ottone
  24. ^ San Marziano - Comune Di Ottone
  25. ^ San Bartolomeo - Comune Di Ottone
  26. ^ San Rocco - Comune Di Ottone
  27. ^ La Diocesi di Bobbio - Guida ufficiale, Bobbio 1961 - Parrocchie della diocesi, Gramizzola pag. 44-45
  28. ^ Piazza Del Municipio - Comune Di Ottone Archiviato il 3 gennaio 2013 in Internet Archive.
  29. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  30. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 1º gennaio 2023, su demo.istat.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  31. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia modifica

 
Il fiume Trebbia presso Ottone
  • A Brian - Da Torriglia a Ottone per la giogaia dei monti, Rivista del CAI. 28, 1909
  • Cesare Bobbi, Storia Ecclesiastica Diocesana di Bobbio - Pievi e Parrocchie della Diocesi - Archivi Storici Bobiensi, Bobbio
  • Leonardo Cafferini - Guida turistica “Piacenza e la sua provincia”, Ottone.
  • Daniele Bertacchi - Monografia di Bobbio (La provincia di Bobbio nel 1858), Comune di Ottone, Ristampa Bobbio 1991
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  • Lotte Zörner - L'ottonese: un dialetto ligure, da Studi linguistici sull'anfizona ligure-padana, Alessandria 1992
  • Vittorio Pasquali - La Provincia di Bobbio Post napoleonica - Descrizione del territorio e dell'economia nell'anno 1814 - (Archivi di Stato di Torino: "Quadro del circondario di Bobbio", mazzo 44), il Contado di Ottone, Ed. Amici di San Colombano, Bobbio 2004
  • W. -H. Kleckner, Ottone, giurisdizione degli "Stati di Montagna" dei Doria, Archivum Bobiense 18-19, Bobbio 1996/97, p. 223-238
  • Piero Castignoli, La condizione giuridico-economica degli abitanti del Feudo d'Ottone (sec. XVII-XVIII), Archivum Bobiense n. 22, Bobbio 2000, p. 313-336
  • Carmen Artocchini La legislazione statutaria dei marchesi Malaspina per i feudi di Val Trebbia (sec. XIV), Archivio Storico per le Province Parmensi, S. IV, 15, 1963, p. 111-169
  • Carmen Artocchini Castelli piacentini - Edizioni TEP Piacenza 1967
  • G. Fiori, I Malaspina. Castelli e feudi nell'Oltrepò Piacentino, Pavese e Tortonese, Piacenza 1995
  • A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
  • Bruno Giontoni, Franca Balletti, I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza, De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)

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