Partito Comunista della Federazione Russa

partito politico russo

Il Partito Comunista della Federazione Russa (in russo Коммунистическая партия Российской Федерации, КПРФ?, Kommunističeskaja partija Rossijskoj Federacii, KPRF) è un partito politico russo di orientamento marxista-leninista[5].

Partito Comunista della Federazione Russa
(RU) Коммунистическая партия Российской Федерации
PresidenteGennadij Zjuganov[1]
VicepresidenteIvan Melnikov[2], Yuri Afonin[3]
StatoBandiera della Russia Russia
SedeMosca
Fondazione14 febbraio 1993
IdeologiaComunismo[4][5]
Marxismo-leninismo[5]
Patriottismo socialista sovietico[6][7]
CollocazioneSinistra[4][10]/Estrema sinistra[11][12][13]
Affiliazione internazionaleUPC-PCUS[8]
Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai[9]
Seggi Duma
57 / 450
(2021)
Seggi Consiglio federale
4 / 200
(2021)
Seggi Parlamenti regionali
449 / 3 928
(2021)
TestataPravda (dal 1997)
Organizzazione giovanileKomsomol
Iscritti160.000[14] (2023)
Colori     Rosso
SloganRussia! Lavoro! Democrazia! Socialismo!
Sito webwww.kprf.ru/
Bandiera del partito

Il partito fa costante richiamo al patriottismo sovietico e al comunismo[7].

Alle elezioni parlamentari in Russia del 2021, il partito ottiene il 20% dei voti, non riconoscendo i risultati.[15]

Storia modifica

 
Manifestazione del KPRF il 1º maggio 2009[senza fonte]

Il KPRF è stato fondato il 14 febbraio 1993 al Secondo Congresso Straordinario dei Comunisti Russi, dove si è dichiarato il successore del Partito Comunista della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (CPRSFSR)[16]. Si formò attraverso la fusione di gruppi successori al Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS), tra cui il Partito Socialista dei Lavoratori di Roy Medvedev (di orientamento socialista di sinistra), l'Unione dei Comunisti di Alexei Prigarin; e gran parte dei membri del Partito Comunista Operaio Russo (anche se il leader del partito Viktor Anpilov rifiutò il nuovo partito). Il KPRF divenne rapidamente il più grande partito in Russia[senza fonte], con 500.000 membri subito dopo la sua fondazione[17], più del doppio di tutti gli altri partiti associati messi insieme.[senza fonte]

 
XIII Congresso del Partito Comunista della Federazione Russa nel 2008.

Nel 1993 il KPRF affrontò anche la sua prima prova elettorale, le elezioni legislative, ottenendo il 12,40% dei suffragi (terzo partito), pari a 42 seggi. Nel 1995 il rinnovo della Duma fece segnare un exploit storico per il KPRF: primo classificato (con più del doppio dei voti ottenuti dal secondo partito), il 22,30% dei voti e il 34,9% dei seggi (157).

L'anno seguente, alle elezioni presidenziali, il KPRF appoggiò la candidatura di Gennadij Zjuganov, votato da 24.211.686 elettori (32,03%) al primo turno, a poca distanza dal presidente uscente Boris El'cin, ma da questi battuto al ballottaggio (53,82% contro 40,31%), secondo alcune fonti a causa di brogli elettorali.[18][19] Le elezioni parlamentari in Russia del 1999 fecero segnare il picco massimo del KPRF, confermatosi primo partito col 24,29% dei voti (ma 113 seggi in virtù della mutata legge elettorale). Tuttavia l'anno seguente Gennadij Zjuganov non riuscì a portare al ballottaggio delle elezioni presidenziali il suo nuovo rivale, Vladimir Putin. Il presidente del KPRF ottenne infatti 21.928.468 voti, pari al 29.48%.

La popolarità di Putin e la nascita di un nuovo partito "del potere", Edinaja Rossija ("Russia Unita"), hanno interrotto la sorprendente cavalcata in avanti del KPRF, avviandolo anzi verso un rapido declino: alle elezioni legislative del 2003 il KPRF ha perduto la prima posizione, ma cosa ben più grave solo 7.647.820 elettori (il 12,61%) hanno scelto di votarlo. Tendenza negativa confermata l'anno successivo dalla elezioni presidenziali, in occasione delle quali il KPRF aveva deciso di puntare sul candidato del Partito Agrario di Russia Nikolaj Charitonov, votato da 9.513.313 elettori (il 13,69%). Il calo dei consensi è stato tuttavia interpretato dal KPRF come effetto della repressione governativa: Gennadij Zjuganov, presidente del partito, ha definito le elezioni parlamentari in Russia del 2003 uno "spettacolo rivoltante"[senza fonte].

Il 2 marzo 2008 il KPRF si riprende dalle deludenti prestazioni elettorali precedenti conquistando il 17,72% dei voti alle nuove elezioni presidenziali in Russia del 2008, risultato positivo rafforzato anche nelle elezioni parlamentari del dicembre 2011, dove il KPRF ottiene il 19,20% dei voti, eleggendo 92 rappresentanti alla Duma.

Nel 2012 Egor Ligačëv criticò duramente l'operato di Zjuganov, accusandolo di aver tradito i fondamenti del marxismo-leninismo a favore del nazionalismo borghese, e di essere vicino alle posizioni di populismo di destra del partito di Vladimir Putin.[17]

Nel 2013 il partito vinse le elezioni locali a Novosibirsk (la terza città più grande del Paese). La sua capacità elettorale del partito sembra variare molto in base alla regione analizzata.[20]

Nel 2018, il candidato del PCFR, Valentin Konovalov (allora trentenne), vinse le elezioni in Khakassia, diventandone presidente [21].

Nel 2020, il partito si oppone alla riforma della Costituzione proposta dal governo russo[22].

Nel 2022, il partito si schiera a favore dell'invasione russa dell'Ucraina, giustificandola, fra gli altri motivi, anche rifacendosi alla teoria del complotto sulle armi biologiche ucraine.[23] Alcuni esponenti del partito e del Komsomol hanno invece condannato l'invasione su larga scala dell'Ucraina[24][25], essendo tuttavia in alcuni casi favorevoli al riconoscimento delle repubbliche separatiste di Doneck e Luhansk.[25]

Struttura modifica

Segretario modifica

Organizzazione giovanile modifica

L'organizzazione giovanile del Partito Comunista della Federazione Russa è la Gioventù Comunista Leninista della Federazione Russa, sorta nel 1999.

Adesioni modifica

Confluirono per dar vita al Partito Comunista della Federazione Russa i seguenti partiti:

Scissioni modifica

Risultati elettorali modifica

Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 1993 6.666.402 12,40
42 / 450
Parlamentari 1995 15.432.963 22,30
157 / 450
Parlamentari 1999 16.196.024 24,29
113 / 450
Parlamentari 2003 7.647.820 12,61
52 / 450
Parlamentari 2007 8.046.886 11,57
57 / 450
Parlamentari 2011 12.594.232 19,20
92 / 450
Parlamentari 2016 7.019.752 13,34
42 / 450
Parlamentari 2021[26] 10.660.669 18,93
57 / 450
Elezione Candidato Voti % Esito
Presidenziali 1996 I turno Gennadij Zjuganov 24.211.686 32,03 ❌ Non eletto
II turno 30.104.589 40,31
Presidenziali 2000 I turno Gennadij Zjuganov 21.928.468 29,48 ❌ Non eletto
Presidenziali 2004 I turno Nikolaj Charitonov 9.514.554 13,69 ❌ Non eletto
Presidenziali 2008 I turno Gennadij Zjuganov 13.214.435 17,72 ❌ Non eletto
Presidenziali 2012 I turno Gennadij Zjuganov 12.288.624 17,18 ❌ Non eletto
Presidenziali 2018 I turno Pavel Grudinin 8.879.463 11,77 ❌ Non eletto
Presidenziali 2024 I turno Nikolaj Charitonov 3.757.010 4,31 ❌ Non eletto

Nelle istituzioni modifica

Presidenti della Duma di Stato modifica

 
Tessera del Partito Comunista della Federazione Russa

Iscritti modifica

Stampa modifica

 
Logo ufficiale della Pravda.

L'organo ufficiale del partito è dal 1997 la Pravda.

Note modifica

  1. ^ (RU) Zyuganov Gennady Andreevich, su kprf.ru. URL consultato il 29 luglio 2023.
  2. ^ Più specificatamente è primo vice-presidente. (RU) Melnikov Ivan Ivanovich, su kprf.ru. URL consultato il 29 luglio 2023.
  3. ^ Più specificatamente è primo vice-presidente. (RU) Afonin Yury Vyacheslavovich, su kprf.ru. URL consultato il 29 luglio 2023.
  4. ^ a b (EN) Andras Bozoki, John Ishiyama, The Communist Successor Parties of Central and Eastern Europe, Routledge, 2002, p. 241, ISBN 9780765609861.
  5. ^ a b c (EN) Wolfram Nordsieck, Russia, su Parties and Elections in Europe, 2016. URL consultato il 20 agosto 2018.
  6. ^ (EN) Andras Bozoki, John Ishiyama, The Communist Successor Parties of Central and Eastern Europe, Routledge, 2002, p. 245, ISBN 9780765609861.
  7. ^ a b (EN) POLITICAL REPORT OF THE CPRF CENTRAL COMMITTEE TO THE 13TH PARTY CONGRESS, su cprf.ru, 29 novembre 2008. URL consultato il 29 luglio 2023.
    «How do we see the essence of the political struggle in the country? In our opinion, the main contradiction is the contradiction between oligarchic capital which has unlawfully grabbed most of the public wealth and the labour of the multinational people of Russia deprived of political and economic power. It has a class and national character. The cleavage runs both between Labour and Capital, and between the interests of the pro-Western “elite” and the country’s national interests. The CPRF believes that its key task is to combine social-class and national-liberation struggle. Such a combination is the key condition for Russia’s transition to socialism.»
  8. ^ (RU) Союз коммунистических партий – КПСС, su kprf.ru. URL consultato il 29 luglio 2023.
  9. ^ (EN) Russia, Communist Party Of The Russian Federation (KPRF), su SolidNet.org, Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai. URL consultato il 23 aprile 2021.
  10. ^ (EN) Russia: Economic and Political Overview, su SCB Trade Portal, Siam Commercial Bank. URL consultato il 29 luglio 2023.
  11. ^ (FR) Qui sont les ultranationalistes russes ?, su europe1.fr, Europe 1, 4 novembre 2013. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  12. ^ (EN) Uwe Klußmann, Far-Left Prepares for Russia's Election: Campaigning Communists Evoke Ghost of Stalin, in Der Spiegel, 18 febbraio 2008. URL consultato il 28 febbraio 2018.
  13. ^ (EN) Martin Mccauley, The Rise and Fall of the Soviet Union, Taylor & Francis, 14 gennaio 2014, p. 513, ISBN 978-1-317-86782-1.
  14. ^ a b (EN) About Us, su cprf.ru. URL consultato il 29 luglio 2023.
  15. ^ (RU) КПРФ собрала митинг на Пушкинской площади против фальсификаций на выборах. На него пришли 200 человек, su meduza.io, 20 settembre 2021. URL consultato il 29 luglio 2023.
  16. ^ (EN) Demokratizatsiya: The Journal of Post-soviet Democratization, vol. 4, Quality Press of the Southern Tier Incorporated, 1996. URL consultato il 15 giugno 2022.
  17. ^ a b (RU) Иван Родин, В КПРФ ОБНАРУЖИЛИСЬ НЕОТРОЦКИСТЫ, su ng.ru, 10 ottobre 2012. URL consultato il 29 luglio 2023.
  18. ^ Giulietto Chiesa, Non Eltsin ma Zjuganov vinse le elezioni del 1996: parola di Medvedev, su marx21.it, 1º marzo 2012. URL consultato il 29 luglio 2023.
  19. ^ Gennadij Andreevich Zjuganov, La mia Russia, Cavriago, Anteo Edizioni, 2015, p. 10-11.
  20. ^ Jacopo Custodi, Russia: il Partito Comunista: opposizione o stampella di Putin?, su eastjournal.net, 16 maggio 2014. URL consultato il 29 luglio 2023.
  21. ^ (EN) Red governor: Communist to lead Russia’s region in Siberia after being only runner on ballots, su rt.com, 21 novembre 2018. URL consultato il 27 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2020).
  22. ^ (EN) The CPRF is for a constitution of justice and rule by the people. Statement of the Presidium of the Central Committee of the CPRF, su cprf.ru, 25 giugno 2020. URL consultato il 23 aprile 2021.
    «Everyone must decide whether to vote for a new edition of the Yeltsin constitution. Our answer is no. We cannot support this document. This was the case in 1993, and this will be the case now.
    [Ognuno dovrà decidere se votare o meno una nuova edizione della Costituzione di El'cin. La nostra risposta è no: non possiamo supportare quell'atto. Fu così nel 1993, ed è così ancora oggi]»
  23. ^ (EN) G.A. Zyuganov, ATTEMPT TO CREATE BIOLOGICAL WEAPONS IN UKRAINE MEANS A DIRECT THREAT TO EUROPE AND ALL HUMANITY., su cprf.ru, 14 marzo 2022. URL consultato il 18 luglio 2023.
  24. ^ (ES) Resolución de la mesa redonda antiguerra de las fuerzas de izquierda rusas, su herramienta.com.ar, 28 febbraio 2022. URL consultato il 29 luglio 2023.
  25. ^ a b (PT) Serguei Monin, Deputados do Partido Comunista da Rússia se posicionam contra guerra na Ucrânia, su brasildefato.com.br, 2 marzo 2022. URL consultato il 29 luglio 2023.
  26. ^ (RU) Выборы депутатов Государственной Думы Федерального Собрания Российской Федерации восьмого созыва, su vybory.izbirkom.ru. URL consultato il 20 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2022).

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN146251554 · LCCN (ENn96046098 · GND (DE1231859-0 · J9U (ENHE987007301025905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n96046098