Patriarchi di Aquileia

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Voce principale: Patriarcato di Aquileia.

Lista dei vescovi, degli arcivescovi e dei patriarchi di Aquileia.

Aquileia, Basilica patriarcale. Esterno.

Cataloghi antichi modifica

Il più antico catalogo dei vescovi di Aquileia è giunto fino a noi in una duplice recensione, un catalogo aquileiese ed un catalogo gradese, che provengono dalla divisione subita dal patriarcato nel VII secolo. Entrambe le recensioni, nella loro versione più antica, risalgono all'XI secolo: quella aquileiese (il Chronicon Aquileiense) è riprodotta in un codice pubblicato per la prima volta dal De Rossi nelle Monumenta ecclesiae aquileiensis (1740); la seconda redazione figura nel Chronicon venetum e nel Chronicum gradense di Giovanni Diacono.

I due cataloghi, che convergono nel numero e nell'ordine dei nomi dei vescovi, ad eccezione di qualche lieve omissione o trasposizione, derivano da fonti più antiche; infatti erano noti già nel IX secolo ed anche a Paolo Diacono nell'VIII secolo. Entrambe le recensioni riportano gli anni, i mesi e i giorni di governo di ciascun vescovo, ma poiché vi è diversità e varietà nelle datazioni, esse non sono, da questo punto di vista, molto attendibili[1]; entrambi i cataloghi indicano come protovescovo sant'Ermagora, mentre il primo vescovo documentato anche da fonti esterne ai cataloghi è Teodoro, che partecipò al primo concilio di Arles del 314.

Circa la cronologia dei prelati aquileiesi, Pio Paschini scrive che «la cronologia stabilita nel Chronicon Aquileiense è errata completamente, perché contrasta coi dati che abbiamo; e quella del Dandolo[2] non si può dire così certa e definita, che gli anni dei vescovi aquileiesi non si possono anticipare o protrarre secondo l'importanza e la gravità delle congetture che si possono fare».[3]

Vescovi di Aquileia (50-371?) modifica

Arcivescovi di Aquileia (371?-558) modifica

Patriarchi di Aquileia (558-1751) modifica

Sdoppiamento della sede patriarcale (606-698) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Scisma tricapitolino.

Patriarchi ortodossi con sede in Grado

  • Candidiano † (606 - 612 deceduto)
  • Epifanio † (612 - 613 deceduto)
  • Cipriano † (613 - 627 deceduto)
  • Primogenio † (630 - circa 648 deceduto)
  • Massimo II † (menzionato nel 649)
  • Stefano II † (670 - ?)
  • Agatone † (menzionato nel 680)
  • Cristoforo † (685 - ?)

Patriarchi scismatici tricapitolini con sede in Aquileia

Dopo la ricomposizione dello scisma tricapitolino (698) modifica

Principi del Principato patriarcale di Aquileia (1077-1420) modifica

Patriarchi sotto la dominazione veneziana (1420-1751) modifica

Il 6 luglio 1751 con la bolla Iniuncta nobis papa Benedetto XIV soppresse il Patriarcato e i territori furono divisi tra le arcidiocesi metropolitane di Gorizia (cui toccarono le terre sotto il dominio asburgico) e Udine (cui fu assegnata la giurisdizione sulle terre sotto il dominio della Serenissima). Il cardinale Dolfin fu nominato primo arcivescovo di Udine, mantenendo il titolo personale di patriarca, mentre Karl Michael von Attems fu nominato primo arcivescovo di Gorizia. Con la morte di Daniele Dolfin il 13 marzo 1762 cessa definitivamente anche il titolo patriarcale.

Note modifica

  1. ^ Lanzoni, op. cit., pp. 875-876.
  2. ^ Nel suo Chronicon venetum, Dandolo continua la storia e la serie dei patriarchi dal punto in cui si era fermato Giovanni Diacono.
  3. ^ Pio Paschini, op. cit., vol. VIII, p. 170.
  4. ^ Questo arcivescovo è assente nella recensione gradese.
  5. ^ Questo arcivescovo è assente nella recensione aquileiese.
  6. ^ Secondo la Cronaca di Andrea Dandolo, prima di Macedonio è inserito un vescovo Lorenzo (o Mauro).
  7. ^ Trasferisce la residenza vescovile a Grado.
  8. ^ Dopo Severo, il Dandolo inserisce un vescovo Marciano, che avrebbe governato tre anni, e conseguentemente pone la data d'inizio dello scisma nel 610; Marciano tuttavia non è menzionato da Paolo Diacono e nemmeno da Cappelletti.
  9. ^ Risiede a Cormons, dove già lo scismatico Fortunato aveva trasferito la sede aquileiese.
  10. ^ Trasferisce la residenza patriarcale a Cividale.
  11. ^ Ricostruì e consacrò la cattedrale di Aquileia il 13 luglio 1031.
  12. ^ Nel 1238 trasferisce la residenza patriarcale a Udine.
  13. ^ Eletto dal Capitolo di Aquileia, ma non confermato dal papa.
  14. ^ Eletto dal Capitolo di Aquileia, ma non confermato da papa Bonifacio VIII.
  15. ^ Dopo la sua morte, vengono eletti dal capitolo Ottone di Ortenburg e Pagano della Torre; ma queste elezioni sono entrambe cassate dalla Santa Sede.
  16. ^ Arcidiacono di Aquileia, nominato Patriarca dal Capitolo, ma non confermato dal Papa.
  17. ^ Nominato dall'antipapa Felice V.

Bibliografia modifica

Catalogo aquileiese
Catalogo gradese

Voci correlate modifica

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