Patrizia Toia

politica italiana

Patrizia Toia (Pogliano Milanese, 17 marzo 1950) è una politica italiana, dal 20 luglio 2004 europarlamentare, ricoprendo diversi incarichi.

Patrizia Toia
Patrizia Toia nel 2014

Vicepresidente del Gruppo dei Socialisti & Democratici
Durata mandato6 ottobre 2009 –
30 iugno 2014
Capo del governoMartin Schulz
Hannes Swoboda
PredecessoreCarica creata
SuccessoreRoberto Gualtieri

Ministro per i rapporti con il Parlamento
Durata mandato26 aprile 2000 –
11 giugno 2001
Capo del governoGiuliano Amato
PredecessoreAgazio Loiero
SuccessoreCarlo Giovanardi

Ministro per le politiche comunitarie
Durata mandato22 dicembre 1999 –
26 aprile 2000
Capo del governoMassimo D'Alema
PredecessoreEnrico Letta
SuccessoreGianni Francesco Mattioli

Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri
Durata mandato22 maggio 1996 –
22 dicembre 1999
Capo del governoRomano Prodi
Massimo D'Alema
PredecessoreLudovico Incisa di Camerana
SuccessoreAniello Palumbo

Europarlamentare
In carica
Inizio mandato20 luglio 2004
LegislaturaVI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
VI: ALDE
VII-IX: S&D
CircoscrizioneItalia nord-occidentale
Incarichi parlamentari
VII-IX legislatura:
Sito istituzionale

Senatrice della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
19 luglio 2004
LegislaturaXIII, XIV
Gruppo
parlamentare
XIII: PPI
XIV: DL-L'Ulivo
CoalizioneXIII-XIV: L'Ulivo
CircoscrizioneLombardia
CollegioXIII: 12 - Cinisello Balsamo
Incarichi parlamentari
XIV legislatura:
Sito istituzionale

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato29 giugno 1995 –
8 maggio 1996
LegislaturaXII
Gruppo
parlamentare
Partito Popolare Italiano
CoalizionePatto per l'Italia
CircoscrizioneLombardia 1
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
DC (fino al 1994)
PPI (1994-2002)
DL (2002-2007)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Milano
ProfessioneDirigente della Pubblica Amministrazione

Biografia modifica

Nata a Pogliano Milanese (Milano), si è diplomata al liceo classico di Legnano e laureata in scienze politiche all'Università Statale di Milano, per poi specializzarsi in "Pianificazione Strategica" all'Università commerciale Luigi Bocconi, e in seguito lavora come dirigente del "Servizio Programmazione" della Regione Lombardia.

Carriera politica modifica

Intraprende la carriera politica nella Democrazia Cristiana, assumendo le cariche di consigliera comunale di Vanzago (Milano), consigliere e assessore regionale della Lombardia, con incarichi di giunta in diversi periodi: al Coordinamento per i Servizi Sociali, alla Sanità, al Bilancio. Coinvolta nel 1995 in un'inchiesta sulla spartizione politica delle ASL lombarde, fu prosciolta per l'intervenuta abolizione del reato di abuso d'ufficio non patrimoniale.

Parlamentare del PPI e della Margherita modifica

Tra il 1995 e il 1996 è stata deputata alla Camera per il Partito Popolare Italiano.

Alle elezioni politiche del 1996 viene candidata al Senato della Repubblica nel collegio elettorale di Cinisello Balsamo, sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra L'Ulivo in quota PPI, risultando eletta senatrice con il 43,77% dei voti e sconfiggendo i candidati del Polo per le Libertà Enrico Rizzi (34,99%), della Lega Nord Guido Tronconi (15,17%), della Lista Pannella-Sgarbi Roberto Miglio (2,16%) e del Movimento Sociale Fiamma Tricolore Giuseppe Taticchi (1,29%)[1]. Nel corso della XIII legislatura ha fatto parte della 6ª Commissione Finanze e tesoro, venendo sostituita per via degli incarichi di governo che occupava da Nicola Fusillo (1996), da Giovanni Polidoro (1996-1999) e da Gerardo Agostini (1999-2001).

È stata sottosegretaria di Stato al Ministero degli affari esteri nei governi Prodi, con delega alle iniziative in materia ambientale, e D'Alema I, con delega ai rapporti con le Nazioni Unite e ai rapporti bilaterali con i paesi dell'America Latina, Asia e dell'Oceania, alle problematiche dei diritti umani e delle libertà fondamentali, alle relazioni culturali all'estero, all'immigrazione e l'emigrazione, agli affari sociali e agli italiani all'estero, divenendo in seguito Ministro senza portafoglio per le politiche comunitarie nel governo D'Alema II e per i rapporti con il Parlamento nel governo Amato II.

È rieletta senatrice nella regione Lombardia nel 2001, ma si dimette nel 2004 per incompatibilità e viene sostituita da Roberto Biscardini.

Nel 2002 aderisce alla Margherita come partito raccogliendo il PPI, Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini e I Democratici di Arturo Parisi, dove diventa coordinatrice provinciale di Milano.

Europarlamentare Uniti nell'Ulivo (ALDE) modifica

Deputata del Parlamento europeo, eletta nel 2004 per la lista di Uniti nell'Ulivo nella circoscrizione nord-ovest, ricevendo 113.000 preferenze. In questa legislatura è stata iscritta al gruppo parlamentare dell'ALDE, di cui è vicepresidente.

È membro della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia; della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali; della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Cile; della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Messico. Ha scritto e portato all'approvazione del Parlamento europeo il 19 febbraio 2009 il suo Rapporto di Iniziativa sull'Economia sociale di mercato per un maggiore riconoscimento culturale e giuridico di tutte le realtà del mondo associativo, delle imprese sociali, delle cooperative, delle fondazioni e delle mutue.

Ai referendum abrogativi del 2005 dichiara di astenersi "per dire no"[2], in conformità con le indicazioni di voto della CEI volte a far fallire il referendum per mancanza di quorum, come poi avvenuto.

Il 23 maggio 2007 fu designata tra i 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico, partito del quale è tuttora esponente. Alle elezioni primarie del 2009 del PD ha sostenuto la candidatura del segretario uscente Dario Franceschini.

Eurodeputata PD (S&D) modifica

Dal 2009 è riconfermata parlamentare europea eletta nelle liste del Partito Democratico e facente parte del Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo (S&D) di cui è vicecapogruppo. Vicepresidente della Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia. Componente della Delegazione all'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE; membro sostituto della Commissione per lo sviluppo e la Delegazione per le relazioni con il Mercosur.

Nel 2013 si astiene nella votazione sul Rapporto Estrela sui diritti sessuali e riproduttivi, con altri 6 europarlamenti PD, in dissenso rispetto alle indicazioni di voto del gruppo parlamentare S&D, facendo così passare una mozione del centro-destra (PPE, ECR, EFD)[3], in quanto "non c'era motivo di votare contro" la mozione del PPE.[4]

Nel 2014 si candida alle elezioni europee ed il 25 maggio risulta di nuovo eletta, con 87.135 preferenze essendo la quarta eletta nella circoscrizione Italia nord-occidentale per il Pd.[5]

Il 22 luglio 2014 viene eletta con 19 voti capodelegazione al Parlamento europeo del PD, che, con 31 eurodeputati, è la maggiore forza politica all'interno del gruppo europeo S&D. Tale scelta ha suscitato qualche dissenso in alcune frange del partito per i suoi pareri contrari alle nozze gay.[6]

Si ricandida alle elezioni europee del 2019 con il PD nella circoscrizione Italia nord-occidentale con 79.795 voti viene eletta in quarta posizione.[7]

Note modifica

  1. ^ Archivio storico elezioni: Collegio X, su Ministero dell'interno.
  2. ^ Europa (PDF), su patriziatoia.info. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  3. ^ Huffington Post, su huffingtonpost.it.
  4. ^ Post di Toia su Facebook, su facebook.com.
  5. ^ Europee 2014, i candidati del Pd nel collegio Nord Ovest, su Today. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  6. ^ Tommaso Cerno, Il PD sceglie l'antigay Patrizia Toia in Europa. E allora perché non riprendere la Binetti', su espresso.repubblica.it, 24 luglio 2014. URL consultato il 2 maggio 2019.
  7. ^ Speciale Elezioni Ue: liste, candidati ed eletti in Italia - repubblica, su elezioni.repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2019.

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